La Volvo V60 Hybrid, recupera energia ed ha il motore a gasolio

Volvo V60 Hybrid, al volante del futuro:
è la prima diesel plug-in del mondo

di Giampiero Bottino
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GAVI - Mettersi al volante di una prima assoluta a livello mondiale è sempre motivo d'interesse, ma anche di grandi aspettative soprattutto se la vettura in questione apre una finestra sul futuro. Curiosità ampiamente soddisfatta lungo le strade che serpeggiano tra le colline del basso Piemonte, praticamente al confine con la Liguria, dove abbiamo avuto l'opportunità di guidare la Volvo V60 Hybrid, primo ibrido diesel di tipo plug-in al mondo.

Passo avanti. Pur con tutte le riserve legate a una presa di contatto forzatamente contenuta in una manciata di chilometri, e senza la possibilità di verificare personalmente quelle che sono le reali discriminanti di questa tecnologia così ricca di promesse - la facilità, l'efficacia e i tempi necessari per ricaricare le batterie agli ioni di litio da una normale presa domestica - dobbiamo dire che le impressioni sono state più che positive.

Su strada. Dal punto di vista dinamico, l'agilità, la tenuta di strada, le accelerazioni importanti e il comportamento generale non hanno evidenziato sostanziali differenze rispetto alla V60 convenzionale, se si eccettua lo spunto che diventa più imperioso quando ai 215 cv del 5 cilindri 2.4 turbodiesel si aggiungono i 68, ma soprattutto i 200 Nm di coppia massima disponibili da subito, portati in dote dell'unità elettrica. Le vere differenze emergono in altri momenti: quando la strumentazione evidenzia livelli di consumo impensabili per una vettura di potenza così generosa, oppure quando il silenzio totale e l'assoluta assenza di vibrazione inducono a pensare che il sistema di avviamento della vettura abbia fatto cilecca.

La tecnologia. Non c'è soltanto la scelta del diesel come motore termico a rendere diversa la V60 Hybrid plug-in. La Volvo ha messo a punto altre soluzioni originali come la funzione «Save» che consente di risparmiare la batteria sfruttando il 100% dell'alimentazione elettrica in un secondo momento, per esempio quando si sa di dover attraversare un centro urbano particolarmente inquinato e magari vincolata da limitazioni severe: i sistemi di bordo verificano che la carica residua sia sufficiente a soddisfare questa necessità, e se del caso il generatore ad alta tensione provvede a un'adeguata ricarica. L'obiettivo è di conservare almeno 20 km di autonomia in modalità puramente elettrica, per consentire a chi guida di utilizzarla quando lo ritiene opportuno. La ricarica completa tramite una normale presa da 230 V richiede da circa 3 a 7,5 ore, a seconda dell'intensità della corrente. Il motore elettrico connesso alle ruote posteriori mette inoltre a disposizione della V60 ibrida la trazione integrale, attivabile dal guidatore premendo il tasto AWD sulla console centrale (scelta che riduce i consumi di carburante) e operativa fino alla velocità di 100 km orari.

Le prestazioni. Il risultato di tutto questo impegno tecnologico è un'elegante e comoda station wagon che prevede tre differenti modalità di guida selezionabili da chi sta al volante: in Pure il solo motore elettrico consente di percorrere fino a 50 km alla velocità massima di 120 km orari con emissioni 0; in Hybrid, la modalità predefinita quando si mette in moto l'auto, i due motori collaborano portando l'autonomia complessiva a 900 km e la velocità massima a 230 km/h, con emissioni di 48 g/km di CO2; infine in Power vengono privilegiate le prestazioni grazie alla potenza di sistema di 285 cv e ai 600 Nm di coppia massima. Disponibile in un unico allestimento che arricchisce il top di gamma Summum con numerosi accessori dedicati, la Volvo V60 plug-in Hybrid è proposta al prezzo di 59.900 euro.

Le dotazioni. Il listino piuttosto salato si giustifica oltre che con il sistema ibrido con un equipaggiamento che comprende tutti i più recenti must tecnologici di casa Volvo. C'è l'Active High Beam Control che riduce automaticamente l'intensità del fascio luminoso quando si incrocia un altro veicolo. La tecnologia Pedestrian & Cyclist Detection rileva anche la presenza dei ciclisti e se del caso attiva la frenata automatico. Mentre nel City Safety evoluto la frenata automatica si attiva fino a 50 km all'ora. Il monitoraggio dell'angolo cieco ora avvisa anche del sopraggiungere di un veicolo da dietro a velocità sostenuta, mentre la funzione Cross Traffic Alert ricorre ai sensori radar posteriori dell'auto per segnalare a chi guida l'eventuale traffico in attraversamento proveniente da uno dei lati dell'auto, durante una retromarcia per uscire da un parcheggio. Mentre l'infomobilità incentrata sul sistema Sensus Connected Touch con display touchscreen da 7 pollici utilizzabile anche con i guanti (anteprima mondiale per un'auto) offre le più ampie possibilità di connessione a internet, sia al guidatore sia ai compagni di viaggio che possono collegarsi alla rete wi-fi di bordo.

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Giovedì 22 Agosto 2013 - Ultimo aggiornamento: 27-09-2013 18:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA