La nuova Peugeot 208

Peugeot 208 e 2008, prova da Leoni. Al volante in anteprima della compatta e del crossover nelle versioni elettriche

di Alberto Sabbatini
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PARIGI - È una delle auto più intriganti in arrivo il prossimo autunno. Anzi sono addirittura due: l’utilitaria da città e il crossover di taglia compatta per chi predilige maggiore versatilità e la guida rialzata. Sono la 208 e la 2008, le nuove versioni delle due Peugeot di maggior successo degli ultimi anni. Ma tra queste novità ne spicca una assoluta: la versione completamente elettrica della utilitaria. È la e-208, la risposta del costruttore francese alle esigenze di mobilità eco-compatibile nelle grandi città. Le abbiamo provate tutte quante in anteprima, compresa l’elettrica, su un circuito di test francese vicino Parigi. Una prova breve ma sufficiente, per la varietà del tracciato, a renderci conto delle caratteristiche di guida e della nuova personalità di queste auto. Quelli che abbiamo guidato erano prototipi in via di sperimentazione sia della 208 che della 2008, e non i modelli definitivi. Ma le caratteristiche e il feeling che le due auto ci hanno restituito al volante sono del tutto simili alle versioni finali. L’unica cosa che invece non sappiamo dirvi sono i prezzi perché ancora da stabilire. Entrambi i modelli sono basati su una nuova meccanica comune progettata per accogliere ad hoc ogni genere di motorizzazione: sia a benzina che diesel, che elettrici.
 

Questa scelta tecnica interessa da vicino anche l’acquirente perché il progetto integrato permetterà di abbassare il prezzo finale dell’auto. Esteriormente la 208 è davvero aggressiva. Da dietro appare ben poggiata sulle ruote e sembra più larga di quanto dichiarino le sue misure (174 cm). In lunghezza supera di ben 8 cm il vecchio modello arrivando a 405 cm. La versione elettrica e-208 è pressoché identica: si riconosce soltanto dalla sigla “e” sul montante posteriore e dalla griglia anteriore chiusa. L’elettrica al momento del lancio sarà anche la 208 più potente; i modelli benzina montano infatti il motore Puretech 3 cilindri turbo 1200 cmc con potenze di 75, 100 oppure 130 cv, mentre il diesel è unicamente il 4 cilindri da 100 cv. Il propulsore elettrico della e-208 invece eroga ben 100 kW, che corrispondono a 136 cavalli. La 2008 ha motori simili, ma di potenza maggiore: la gamma benzina va da 100 a 155 cavalli, i diesel da 100 a 130 cv. L’elettrico da 136 cavalli è lo stesso.
Seduti al volante, la 208 elettrica è quella che ci ha sorpreso di più: è brillante e scattante fin dal primo tocco del pedale del gas (o meglio della corrente...). Il merito non è soltanto del suo compatto motore da 136 cv, ma anche di un peso abbastanza contenuto per un’elettrica, che ne migliora lo scatto. Uno dei limiti delle vetture elettriche, infatti, è dovuto al peso elevato delle batterie (fino a 700/800 kg) che possono condizionare prestazioni e autonomia. Peugeot invece, grazie al progetto modulare apposito per la 208/2008, ha trovato un valido compromesso fra dimensioni, peso e autonomia: la batteria agli ioni di litio non è lunga e larga come l’auto, ma a forma di H: occupa gli spazi liberi nel tunnel centrale e sotto ai sedili. In questo modo non raggiunge dimensioni spropositate e pesa soltanto 360 kg. Possiede una buona capacità complessiva - 50 kWh - che permettono alla e-208 un’autonomia media di 340 km. Più che sufficienti per la vita in città e brevi spostamenti extraurbani.
 

 

Il crossover 2008 monta lo stesso motore elettrico da 100 kW ma l’autonomia, per via del peso maggiore dell’auto lunga 430 cm, scende a 310 km. I tempi di ricarica variano da poco più di mezz’ora presso le colonnine cittadine “fast” a corrente continua fino alle quasi 8 ore con wallbox casalinga. Quello che ci è piaciuto particolarmente è il feeling a bordo. 208 e 2008, dentro sono veramente innovative. Nel design e pure nelle sensazioni a bordo. C’è una plancia avveniristica al centro della quale campeggia un grande display touch da cui si comandano tutte le funzioni dell’auto. Per altre funzioni ci sono eleganti tasti “a pianoforte”, detti così perché sono orizzontali e si azionano dall’alto in basso come una tastiera. Nel posto guida invece, Peugeot resta fedele al suo i-cockpit, nome con cui è definita l’originale combinazione fra il volante di piccolo diametro e la strumentazione dalla grafica orizzontale. Lo scopo è quello di far leggere gli strumenti sopra il volante invece che in mezzo ad esso, come su tutte le altre auto. L’obiettivo è dirigere lo sguardo del guidatore anche oltre il vetro, verso la strada. A tutto vantaggio della sicurezza di guida. A questa originale soluzione Peugeot ha aggiunto su 208 e 2008 un tocco di estro: il display 3D. Un cruscotto tridimensionale dove alcune informazioni più importanti appaiono in primo piano rispetto alle altre sullo sfondo.
 

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Martedì 30 Luglio 2019 - Ultimo aggiornamento: 15:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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