La linea decisamente grintosa della concept LF-CC esposta da Lexus al salone di Parigi

Lexus LF-CC: una coupé ibrida:
ecco come sarà la futura berlina IS

di Nicola Desiderio
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PARIGI - Lexus presenterà al Salone di Parigi la LF-CC, concept di coupe 3 porte a trazione posteriore e propulsione ibrida di dimensioni medie che anticipa la IS di terza generazione attesa per il prossimo anno, ultima delle Lexus a non avere ancora una versione dotata di doppio motore.

Terza generazione in un coupé. La LF-CC ha dimensioni intorno ai 4,6 metri ed è una 2 porte dalla linea molto dinamica, circostanza che suggerirebbe l’arrivo di una inedita variante coupé per la media del marchio di lusso di Toyota, incaricata ancora una volta di mettere i bastoni tra le ruote alle varie Audi A4, BMW Serie 3 e Mercedes Classe C. Molto interessante lo stile che riprende temi già visti e ne sviluppa di nuovi. Per quanto riguarda i primi, viene confermata la grande calandra a clessidra che è ormai il marchio di fabbrica di Lexus, il cui enorme sviluppo il larghezza, sottolineato dalle prese d’aria laterali a forma di tubo e chiuse lateralmente da piccole pinne che accorciano visivamente lo sbalzo anteriore. Sofisticati anche i fari a LED nei quali i tre proiettori separati sono fortemente incassati tra paraurti e cofano e non protetti da alcuna lente. Poco sotto c’è una freccia di Led per luci diurne e gli indicatori di direzione.

L’aerodinamica nelle tasche. Ma sono i fianchi e la coda a offrire gli spunti migliori. Poco davanti alle ruote posteriori infatti ci sono tasche che incanalano l’aria lasciandola uscire in apposite feritoie dietro i gruppi ottici posteriori, una soluzione ripresa dalla ipersportiva LFA e che migliora l’aerodinamica, sia per la scorrevolezza sia per la deportanza. I fari sono fortemente incuneati nella giunzione tra parafango e carrozzeria e hanno una lente percorsa da profili filiformi. Il cofano è fortemente rialzato e sul bordo ha un labbro incorporato mentre l’ultima finezza è la terza luce di stop incorporata nella pinna alla fine del tetto. Per l’interno dobbiamo accontentarci delle parole non avendo ancora immagini a disposizione, ma i giapponesi promettono un’evoluzione dei canoni già visti sulla nuova GS ovvero una parte superiore “visiva” composta da più schermi ad alta definizione e una parte inferiore “operativa” per i comandi. Al posto del mouse proposto sulle ultime Lexus c’è un touchpad, del tutto simile a quello di un laptop portatile e posizionata poco dietro la leva del cambio.

Due cavalli per grammo di CO2. Sotto la carrozzeria verniciata in “Fluid Titanium” LF-CC ha un propulsore ibrido composto da un 4 cilindri di 2,5 litri in posizione longitudinale con distribuzione a doppio albero a camme, iniezione diretta e funzionamento a ciclo Atkinson, come per tutti gli ibridi del gruppo Toyota. Il motore elettrico ha il raffreddamento a liquido ed è collegato all’unità termica e al generatore attraverso il cosiddetto power split device, un ruotismo epicicloidale che funge anche da cambio di velocità a variazione continua di rapporti. La batteria è definita ad alte prestazioni e non è precisato se sia ancora al nickel-metal idruro o agli ioni di litio, ma quel che è più importante è che questo sistema di propulsione dovrebbe garantire emissioni di CO2 al di sotto dei 100 g/km, un valore raggiunto a fatica da alcune utilitarie e appannaggio delle versioni a basse emissioni di auto compatte. Non dichiarate le prestazioni, con un accento invece sull’efficienza: il propulsore infatti eroga 2 cv per ogni grammo di CO2 emessa.

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Martedì 25 Settembre 2012 - Ultimo aggiornamento: 14-06-2017 11:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA