Un'auto elettrica in costruzione

Al premio Auto Europa 2024 l’elettrico avanza spedito. Ecco i segreti delle sette finaliste

di Paolo Artemi
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L’analisi delle sette auto finaliste al Premio Auto Europa 2024 mette in evidenza che l’elettrificazione si trova nei listini di tutti i modelli prescelti: quattro elettriche pure, una elettrica ricaricabile, due mild e full hybrid. Ma non mancano motori a benzina o a gasolio

Il conto alla rovescia per la due giorni milanese organizzata dalla Unione Italiana dei Giornalisti dell’Automobile, la UIGA, corre veloce. Il 23 e 24 di questo mese, infatti, sarà proclamata la Auto Europa 2024 grazie ai voti dei giornalisti specializzati che compongono l’Associazione, della giuria composta da 150 opinion leaders e di una votazione aperta al pubblico tramite la rete internet: basta linkare Premioautoeuropa.it per partecipare al voto. La scelta delle sette finaliste ha permesso di fare il punto su come stanno cambiando le preferenze che portano a decidere quale modello acquistare nella seconda decade del ventunesimo secolo. Una volta le prime quattro leve erano le prestazioni, la bellezza, i consumi, il prezzo.

Ora al primo posto si trova l’elettronica di sicurezza, seguita dallo stile, dal gruppo propulsore e, ovviamente, dal prezzo. E oggi è proprio il gruppo motore a mettere più in ansia gli automobilisti, specialmente chi investe a lungo termine che teme di trovarsi scegliendo i motori a combustione con il cerino in mano. I sette modelli finalisti sono, infatti, assai diversi fra loro ma, dal punto di vista tecnico, c’è un evidente un filo conduttore che li accomuna: la presenza nei diversi sistemi di propulsione della ormai dilagante elettrificazione.

Ci sono esempi di auto Bev, quindi mosse esclusivamente da motori elettrici, come Audi Q8 e-tron che si pone al top della gamma dei Suv elettrici della casa degli anelli con potenze che vanno, a seconda delle versioni, da 340 a 503 cv, batterie di diversa capacità di accumulo e autonomie dichiarate che sfiorano i 500 km e consumano intorno ai 20 kWh per 100 km (minimo 0,56 euro/kWh, massimo 0,95 euro/kWh al 3 ottobre 2023). Va detto però che anche due modelli dal costo decisamente più contenuto di quello delle Suv elettriche di Ingolstad nascono come Bev e solo per alcuni mercati verranno proposte anche con unità endotermiche.

E’ il caso delle cugine finaliste di Auto Europa, il ritorno della Fiat 600e, nella foto sopra il cavo di ricarica Modo 3 (consumo medio in elettrico 15 kWh/100 km), e la Jeep Avenger, foto sotto il cockpit (consumo medio in elettrico tra 15,9 e 15,4 kWh per 100 km). In entrambi i casi, Fiat 600e e Jeep Avenger, sono state progettate per essere innanzitutto modelli a batteria e solo in alcune aree, dove la diffusione delle Bev incontra una serie di difficoltà oggettive, come l’Italia per esempio, otterranno compatti motori a benzina coadiuvati, comunque, da sistemi elettrici ibridi.

Restando in tema di ritorni a seconda di come li si intenda interpretare, anche le Bmw Serie 5 (foto sotto la fase di ricarica della versione i5 Bev) di nuova generazione dispongono di un’offerta di motorizzazioni fra le più complete. Per prima cosa in Europa non si venderanno più sei cilindri a benzina. I motori benzina e diesel della Serie 5 di ottava generazione saranno offerti soltanto su alcuni mercati. In Italia la gamma sarà costituita dal 520i turbo benzina quattro cilindri da 184 cv. Dal 520d quattro cilindri a gasolio da 187 cv. Dall’elettriche i5 eDrive 40 “single motor” da 340 cv che utilizza circa 14 kWh per 100km e M60 “dual motor” da 601 cv che consuma intorno ai 16 kWh per 100 km. All’inizio del 2024 saranno lanciate le due varianti ibride plug-in e in primavera un nuovo sei cilindri in linea a gasolio.

Situazioni di gamma simili, anche se con una varietà leggermente inferiore di opportunità di scelta, per le finaliste che arrivano da oltralpe.

La Renault Austral è disponibile per ora con una proposta di propulsori benzina di compatta cilindrata, da 1.199 a 1.333 cc, da 131 a 199 cv, e in tutti i casi uniti a unità elettriche per sistemi ibridi semplici o full hybrid. E della vastissima competenza del Gruppo Renault nel campo della elettrificazione delle automobili, che ha trasferito sulle sue ibride le esperienze fatte con l’elettrificazione dei motori di Formula 1, si giova anche la più accessibile, in termini di costi, Dacia Jogger Hybrid. Questo modello rappresenta il debutto del marchio Dacia nel mondo delle ibride e si affianca alla city car elettrica Spring. Sotto il cofano di Jogger Hybrid si trovano un motore a benzina 1.6 e due elettrici, uno che garantisce motricità alle ruote e uno più piccolo che funziona da starter generatore ad alto voltaggio, per una potenza complessiva di 140 cv. Si chiama sistema con innesto a denti senza frizione con quattro rapporti dedicati al motore a benzina e due all’elettrico per un totale di quattordici combinazioni possibili.

Tornando in Francia per l’ultima fra le “magnifiche sette”, si scopre che nel caso di Peugeot 408 l’offerta si caratterizza per una versione benzina con un motore 1.199 cc per tre cilindri da 131 cv che percorre oltre 16 km con un litro di verde. In attesa della 408 elettrica, il cui arrivo è programmato tra pochi mesi, si può puntare sulla versione ibrida ricaricabile meno potente che si basa su un gruppo propulsore che abbina un motore a corrente da 110 cavalli a un 1.6 turbo benzina. La potenza combinata può quindi essere di 180 cavalli e i consumi di benzina molto interessanti se si ricarica sovente il pacco batterie. La 408 Gt, infine, è una plug-in da 225 cv complessivi e 360 Nm di coppia, con il motore elettrico inserito all’interno del cambio Aisin a otto rapporti. Il pacco batteria da 12,44 kWh promette 65 km di autonomia in elettrico.

Secondo i dati della casa i motori plug-emettono 24-28 grammi di CO2 per km. Teoricamente significherebbe percorrere 100 km con 1,2 litri di verde. Il dato certo di questa veloce analisi è che qualunque sia il verdetto dell’edizione 2024 del “Premio Auto Europa”, la vettura vincitrice avrà inevitabilmente una chiara connotazione elettrica nel proprio powertrain. Che poi sia esclusivamente a batteria o aiutato da una componente ibrida non c’è dubbio che apparterrà a questa nuova “corrente” del mondo dell’automobile. 

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Venerdì 13 Ottobre 2023 - Ultimo aggiornamento: 14-10-2023 18:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA