Riccardo Ianniello

Riccardo Ianniello (Super Trofeo Lamborghini): «Dopo Imola possiamo batterci con i piloti più esperti e puntare al titolo»

di Michele Montesano
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IMOLA – Il circuito in riva al Santerno ha dato il via alla sedicesima stagione del Super Trofeo Lamborghini. Sedici come gli anni di Riccardo Ianniello, il più giovane pilota di sempre a calarsi nell’abitacolo di una vettura da corsa della Casa di Sant’Agata Bolognese. Un record che fa il paio con le cinquantadue Huracan Super Trofeo Evo2 che si sono sfidate sull’iconico tracciato intitolato a Enzo e Dino Ferrari.

Ianniello non è un volto nuovo nel mondo delle competizioni del Toro. Infatti il romano aveva già fatto parlare di sé in occasione delle Finali Mondiali Lamborghini dello scorso anno. Sul circuito di Vallelunga il Ianniello aveva impressionato tutti ottenendo il quinto posto al suo debutto. Ora, con maggiori consapevolezze e altrettante aspettative, si appresta ad affrontare l’intera stagione.

Le danze si sono ufficialmente aperte a Imola dove il portacolori del team DL Racing, assieme al suo compagno Rodrigo Testa, ha ben figurato. Ianniello si è distinto sia nella prima gara, pesantemente condizionata dalla pioggia, in cui ha guidato anche con le gomme slick sul tracciato bagnato. Non solo, il romano si è poi reso protagonista di una strepitosa rimonta culminata con il sesto posto sul traguardo di gara 2. L’abbiamo incontrato nel paddock, non appena sceso dalla vettura, per farci raccontare in presa diretta le sue sensazioni.

Non sei al debutto nel Lamborghini Super Trofeo, ma questa sarà la tua prima stagione completa. Com’è andato il fine settimana di Imola?

«Sono molto contento del risultato ottenuto. Anche se abbiamo dovuto scontare una penalità a fine gara (per un errore commesso dal team-mate Testa ndr.), posso dire di essere molto soddisfatto di come è andata. Essendo queste di Imola le prime due gare con il mio nuovo compagno il risultato è più che positivo. Un ringraziamento va alla squadra e a tutti i meccanici che hanno svolto un grande lavoro preparando al meglio la nostra Huracán Suoper Trofeo».

Conoscevi già il circuito di Imola, ci avevi già corso?

«È stata la prima volta in assoluto che ho corso a Imola. Certo c’è stata una prima presa di contatto, quando abbiamo svolto i test ufficiali del Lamborghini Super Trofeo circa un mese fa. Inoltre, anche in quella due giorni siamo andati subito molto forti».

L’avvio di stagione del Super Trofeo Lamborghini è stato condizionato dalla pioggia, come hai vissuto la prima gara dall’abitacolo?

«Nel mio turno di guida ho affrontato la prima parte su pista asciutta. Poi è iniziato a piovere sempre più insistentemente. Con tali condizioni, e con le gomme da asciutto, ho guidato con maggior cautela. L’ingresso della safety car ha permesso di rifiatare ma, con gli pneumatici slick, ho dovuto prestare ugualmente attenzione procedendo con molta calma prima del cambio pilota».

E invece gara 2 com’è andata?

«Sicuramente è complicato quando entri in macchina per la seconda parte di gara. Nel secondo stint ti trovi le gomme già usurate, quindi serve più accortezza per capire come reagisce la vettura. Fondamentalmente il primo giro si è più cauti, proprio per avere la macchina “più in mano”, solamente dopo si può spingere e, magari, fare dei sorpassi come abbiamo fatto nella seconda gara».

Ora la prossima tappa sarà Spa, conosciuta come l’università dell’automobilismo, ti senti pronto?

«Fortunatamente ho già corso a Spa lo scorso anno. Anche sul Nurburgring, altra tappa del Super Trofeo Lamborghini, ho avuto modo di girarci. Invece saranno delle incognite il circuito di Barcellona e quello di Jerez dove si terranno le Finali Mondiali».

Come ti prepari per affrontare le gare?

«Mi alleno con il simulatore. È utile in vista di una gara, o di un test, per familiarizzare con il circuito, capire i punti di frenata, dove si può allungare la staccata o dove bisogna anticipare. Inoltre curo la preparazione fisica andando in palestra».

Vista la tua giovane età, come mai hai deciso di puntare sulle GT anziché sulle monoposto?

«A dire il vero dopo il kart ho provato le formule con il Supercorso Federale ACI. Analizzato il tutto ho deciso di intraprendere il percorso con le GT perché è una tipologia di auto che mi attrae di più. Inoltre in questa categoria puoi avere anche più sbocchi per diventare un pilota professionista e, magari, un Factory Driver».

Non sei solo un pilota ma anche uno studente. Come riesci a organizzare le due cose?

«Quando faccio le trasferte più lunghe porto con me sempre i libri. Anche nei tempi morti, o in albergo, cerco sempre di studiare. Frequento una scuola professionale e studio meccanica, quindi sono un po’ avvantaggiato».

Con i tuoi soli sedici anni sei il pilota più piccolo nel Super Trofeo Lamborghini, non ti intimidisce ciò?

«Non appena si abbassa la visiera non conta più l’età. Al volante difficilmente si pensa all’età o all’esperienza, non mi intimidisce l’idea di essere il più piccolo. Già in questo weekend abbiamo dimostrato di stare al passo con i migliori. Una bella soddisfazione visto che abbiamo lottato con chi ha molta più esperienza di noi nella categoria».

Dopo questo buon avvio di stagione, la prossima tappa sarà Spa. Quali sono i tuoi obiettivi?

«Visto quanto fatto a Imola, a Spa-Francorchamps speriamo di raggiungere il podio».

E per il campionato?

«L’obiettivo resta quello di vincere il Lamborghini Super Trofeo Europa e poi le Finali Mondiali. Con l’appoggio del team DL Racing e del mio compagno di squadra possiamo sicuramente ambire a questo traguardo. Puntando più a lungo termine, magari diventare un pilota ufficiale Lamborghini».

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Martedì 30 Aprile 2024 - Ultimo aggiornamento: 10:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA