MISANO ADRIATICO – La folla della MotoGp è un'altra cosa, ma la “prima volta” (oggi la seconda) della Formula E a Misano Adriatico è stata positiva. Di sicuro non è mancata l'attenzione degli organi di informazione, con quasi 400 operatori accreditati. Cosa piuttosto insolita per il mondiale elettrico ad eccezione di Città del Messico, dove pure si corre in una struttura permanente, l'afflusso del pubblico è cominciato di buon mattino. Il circuito romagnolo è abituato a ben altri numeri, ma per la rassegna a zero emissioni gli 8.500 spettatori di sabato rappresentano già un risultato incoraggiante.
Resta da capire quanti di quelli che hanno lasciato il circuito con in mente il successo di Antonio Felix da Costa (Tag Heuer Porsche) torneranno anche oggi, domenica, per scoprire che il portoghese è stato squalificato quasi 4 ore e mezzo dopo l'arrivo per un problema alla molla dell'acceleratore, impiegato dalla scuderia e fornito dalla stessa organzzazione. E anche che Oliver Rowland (Nissan) è stato spinto dai commissari sul gradino più alto del podio (il team giapponese resta composto nella reazione e ricorda che c'è ancora un reclamo pendente), mentre Maximilian Günther, il tedesco della Maserati, è stato “ripescato” dalla quarta alla terza posizione.
Nel frattempo la Formula E ha ufficializzato il numero dei “sorpassi”, molti dei quali sono stati dei “semplici” cambi di posizione: addirittura 554. Lucas di Grassi, l'ex campione del mondo che sulla base del test sul Dna che egli stesso ha effettuato risulta avere una genetica italiana del 91%, uno dei beneficiari della squalifica di da Costa e della penalità inflitta al connazionale brasiliano Sergio Setta Camara (Ert), ha conquistato il primo punto della stagione con la sua nuova (e vecchia) scuderia, la Abt Cupra. Con le sue 121 partenze è il “senatore” del campionato: conosce bene le monoposto e avverte che già oggi potrebbero offrire prestazioni anche superiori.
Soprattutto, racconta che nel primo ePrix di Misano Adriatico non ha mai toccato il pedale freno e che gareggiare tenendo d'occhio non solo chi sta davanti, ma anche dietro e a entrambi i lati è tutt'altro che facile. Oltre agli ormai immancabili campi per il padel (brandizzati Cupra), tifosi e curiosi sono in fila presso le varie strutture alla ricerca di gadget, magari da far firmare ai piloti, disponibili senza problemi anche per le foto. Ci sono concerti e altre attrazioni, tipo il tracciato per i kart elettrici, e c'è la monoposto “scolpita” realizzata dai romani dell'Accademia della Sabbia, Antonio Molin e Paolo Fontecchia, che l'hanno realizzata lavorando un parallelepipedo di 3 metri di lunghezza, 1,25 di larghezza e oltre 50 centimetri di altezza.