Ferrari, Vigna: «Cina importante ma per noi non e' motore crescita. Calo vendite primo trimestre nel Paese è stato pianificato»
Ferrari: +19% a 352 mln l'utile netto nel primo trimestre, +10,9% a 1,585 mld ricavi. Consegne stabili a 3.560 unità
Ferrari punta sugli aggiornamenti per vincere ad Imola sulla pista di casa. Red Bull più lenta della McLaren a Miami
«La Ferrari è sempre stata un punto di riferimento in Italia e ci mancherebbe altro ma la dimensione del mondo della Formula 1 è cambiata: sono cresciute altre squadre e altri piloti. Dire ‘siamo la...’ non basta più. Bisogna lavorare sui punti di debolezza per crescere senza entrare in una dimensione tipica nostra che è quella dell’emotività, perché solo con la determinazione si esce da situazioni difficili».
È il consiglio che Stefano Domenicali, presidente e amministratore delegato della Formula 1 dà a Maranello, dopo il poco brillante avvio di stagione. Poi ha aggiunto: «Anche se dopo una sola gara non bisogna essere emotivi, bisogna rimanere concentrati e con la testa bassa cercare di risolvere i problemi. Anche perché da quello che ho visto nelle prime giornate di prove gli elementi per essere fiduciosi in un anno come questo ci sono tutti».
«La chiave è essere diverso dagli altri e non dover copiare nessuno - dice ancora Domenicali parlando di Verstappen, vincitore in Bahrain - Ricordo Raikkonen che era sé stesso, non era una persona che dal punto di vista relazionale ispirava simpatia ma era seguito in tutto il mondo. Verstappen ha una sua forza, è un pilota di Formula 1 e si occupa solo di Formula 1. Penso sia cresciuto rispetto a qualche anno fa in cui era un pilota molto più irruento. Ora è un pilota che difficilmente sbaglia».
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