Un metodo ben escogitato e messo a punto sempre nello stesso modo: rubavano i i dati delle carte di credito di ignari clientiviolando i sistemi informatici di alcuni portali di agenzie di viaggio, collegavano i dati al sistema Apple Pay del proprio cellulare e voilà! Vacanze di lusso con soldi altrui assicurate. I quattro truffatori - due coppie di giovani risultati disoccupati e nullatenenti - sceglievano soggrioni di breve durata, ma in località esclusive. Durante l'ultimo weekend di lusso, però, qualcosa è andato storto.
Truffa del falso incidente, sventato colpo da 8.000 euro ai danni di un anziano: arrestata una donna
La stanza da 6mila euro in Trentino
I quattro avevano scelto come ultima meta di soggiorno un noto albergo della Val Rendena, in Trentino, dove sono giunti a bordo di una costosa automobile elettrica con l'intenzione di trascorrere un fine settimana con idromassaggio, bottiglie di champagne, vodka di marca e cene gourmet. Il pagamento della stanza è avvenuto con strumenti elettronici per un totale di oltre 6.000 euro, ma i precedenti dei due uomini hanno insospettito i carabinieri delle Stazioni di Madonna di Campiglio e Carisolo, che hanno deciso di vederci chiaro.
Ad uno dei giovani sono stati ritrovati alcuni grammi di marijuana, e da lì è stato sufficiente un rapido accertamento per verificare che una delle due ragazze del gruppo, per il soggriono, aveva utilizzato un documento falsificato.
Dopo averli accompagnati in caserma, i militari hanno sequestrato ai quattro i cellulari, su cui sono stati trovati i dati di numerose carte di credito di persone residenti in diverse zone d'Italia. La mente del gruppo è risultato essere uno dei due uomini, di origine romene, che grazie alle sue competenze informatiche era in grado di violare i sistemi infornatici di alcuni portali di agenzie di viaggio e tour operator carpendo e rubando i dati delle carte di credito altrui. La scelta dei weekend non era casuale: nei finesettimana, infatti, è più complesso effettuare verifiche più approfondite sulle delle carte di credito.
Ma l'elemento decisivo ai fini delle indagini è stato un altro: la reale titolare della carta usata dai giovani nell'ultima vacanza si è presentata dai carabinieri di Azzate (Varese) per denunciarne l'utilizzo indebito per circa 8.000 euro. I quattro i ragazzi sono stati quindi denunciati per indebito utilizzo di carta di credito e sono stati segnalati alle autorità giudiziarie.