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MILANO - Nel piano di elettrificazione della Kia una delle prossime novità è una vettura mild hybrid. Questa soluzione che si limita a supportare il motore termico, consentendo di ridurre consumi ed emissioni tra il 10 e il 15%, è la più adatta a elettrificare le vetture nate a combustione interna, in coerenza con la strategia del costruttore di offrire una versione elettrificata di tutti i modelli in gamma.
C’è un unico optional disponibile la Optima Sportswagon Phev: si chiama Platinum Pack. Al tetto panoramico e alla regolazione elettrica del sedile del passeggero aggiunge evoluti dispositivi di assistenza alla guida: la telecamera a 360°, il parcheggio automatico, la frenata automatica d’emergenza , il monitoraggio dell’angolo cieco ed il sistema di assistenza al mantenimento della corsia di marcia.
La Niro Phev abbina la tecnologia plug-in con l’equipaggiamento che caratterizza la versione Energy – la più alta – del modello standard. Anche in questo caso, però, è possibile accedere al catalogo degli optional, in verità piuttosto smilzo. Ne fanno parte due tipi di vernice, White Soul da 300 euro e metallizzata o perlata che ne costa 600, e al Premium Pack che per 2.000 euro comprende tra l’altro il display touch screen da 8 pollici e i sedili in pelle, con quello di guida a 10 regolazioni elettriche.
Spesso sulle auto ibride plug-in si può forzare l’impiego del solo motore elettrico. Kia ha scelto la strada opposta. Il pulsante Hev sul tunnel centrale consente infatti di «cancellare» dalla sigla della vettura la «P» iniziale. In determinate situazioni è quindi possibile ordinare all’auto, progettata per privilegiare il funzionamento elettrico, di trasformarsi in un ibrido normale, affidandosi soprattutto al motore termico.
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