Niki Lauda con la Ferrari F1 durante un testa Vallelunga nel 1973

Quando Lauda, Regazzoni e Forghieri preparavano le vittorie mondiali Ferrari a Vallelunga

di Franco Carmignani
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La stagione 1973 è stata per la Ferrari una delle peggiori. Mentre Jackie Stewart, Emerson Fittipaldi e Ronnie Peterson davano vita a un gran duello per il titolo di campione del mondo, finito poi allo scozzese dellaTyrrell, le ”rosse”annaspavano. Jacky Ickx e Arturo Merzario fanno quello che possono con la 312B2 che ha ormai dato il meglio di sè, e la B3 che riprende qualcosina dalla famosa “spazzaneve”. Le cose non vanno meglio nei prototipi. Dopo i trionfi del’72, a fronte di una concorrenza ...deboluccia,arriva la Matra che soffia il titolo alla 312PB. A Maranello si decide di azzerare tutto.

Arriva Luca Montezemolo, giovane rampante, viene richiamato l’ing Forghieri che era “congelato” in qualche ufficio ricerche. Per i piloti si va sul sicuro con il recupero di Clay Regazzoni. Per il secondo pilota, lo svizzero consiglia a Ferrari Niki Lauda,il giovane austriaco che ha già avuto come compagno alla BRM. Scoppiano le polemiche per il sacrificio di Merzario e in parte anche per l’abbandono delle corse sport prototipi. In effetti il Niki visto finora a Vallelunga, 7° al Gran Premio Roma 1971, partito dopo un crash in prova nel Gran Premio della Repubblica F1, non crea grandi entusiasmi , al contrario del neo campione di F2 Jean Pierre Jarier che sembrava la prima scelta, anche se a pensarci bene l’austriaco ha comunque dimostrato una grande determinazione. Verso fine ottobre la Ferrari è già pista a Vallelunga dove ritrova il calore dei tifosi romani. Clay e Niki sono una coppia affiatata, “Furia” Forghieri è tornato più brillante che mai, assistito dall’ing.Tomaini che arriva dall’Abarth. Si lavora su una B3 ibrida dalla quale uscirà fuori la macchina definitiva.

Poco più di due mesi dopo a Buenos Aires nel Gran Premio d’ Argentina, la gara inaugurale del campionato mondiale 1974 la B3 sviluppata a Vallelunga si dimostra “tosta”, al pari di Niki Lauda, che finisce secondo, è il suo primo podio iridato, davanti al compagno di squadra Clay Regazzoni, che ha il giro più veloce. In Brasile la musica non cambia le due Ferrari si giocano le loro carte. Clay che è nuovamente più veloce di tutti, e finisce secondo, mentre Niki è out. Al successivo Gran Premio del Sud Africa, Lauda è di nuovo protagonista,anche se deve rinunciare a un eccellente secondo posto a pochi giri per un problema all’iniezione. La vittoria arriva al quarto tentativo, in Spagna. Vincerà poi in Olanda, mentre Clay è primo in Germania sulla pista dei campioni del Nurburgring.

Il campionato però non arriva, per una serie di sfortune e di concomitanze negative. Clay Regazzoni è secondo per soli tre punti dietro Fittipaldi, Lauda quarto, al termine di un campionato estremamente competitivo, basti pensare che cisono stati otto diversi vincitori; Fittipaldi, Lauda,Regazzoni, Scheckter, Peterson, Reutemann, Hulme! Finito il campionato si torna a Vallelunga. C’è una nuova macchina, con una nuova “chicca” tecnica di Forghieri, il cambio trasversale, per ridurre le masse non sospese, indicato dalla nuova denominazione 312T. E sarà questa la vettura che uscita da Vallelunga regalerà alla Ferrari il titolo mondiale undici anni dopo l’exploit di John Surtees e della Ferrari 158. 

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Mercoledì 13 Dicembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 14-12-2023 11:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA