La Vokswagen ID con sullo sfondo la Tour Eiffel

Scossa al mondo dell'auto, al Salone di Parigi svelati tanti gioielli eco

di Nicola Desiderio
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PARIGI – L’automobile del futuro è già presente al Salone di Parigi 2016 che sarà ricordato come quello dove tutti sono oramai d’accordo su tre cose: il futuro sarà elettrico, connesso e a guida autonoma. Fuori da Porte de Versailles il traffico è di quelli che scoraggiano, anche in una metropoli che ha una delle reti di metropolitane migliori del mondo, una miriade di servizi car sharing, anche elettrici, e un bike sharing con 18mila biciclette: presente e futuro si amalgamano sempre di più in proporzioni che si invertono all’interno del suo Salone dove, accanto alle elettriche, alle ibride, alle plug-in e alle auto ad idrogeno, ci sono tante auto tradizionali che presto ci faranno viaggiare, se non lo fanno già.
 

 

È il caso di Toyota che con la sua Prius Plug-in mette su strada la prima auto al mondo con 5 posti capace di fare 100 km con un litro di benzina accanto alla C-HR, il crossover compatto finalmente svelato completamente in vista del lancio per l’inizio del 2017. È il caso dell’Alfa Romeo Giulia che, in piena fase di lancio, accelera con le versioni Veloce e a trazione integrale, un diesel da 210 cv, un 2 litri a benzina da 200 cv o 280 cv e dotando la formidabile Quadrifoglio del cambio automatico. La berlina più veloce al Nurburgring (7’32”) è uno dei simboli dell’auto italiana presenti a Parigi insieme alle Maserati Ghibli e Quattroporte aggiornate negli allestimenti, alle Ferrari LaFerrari Aperta e alla 488 Spider “The Green Jewel” che presta il proprio V8 3.9 da 610 cv alla GTC4 Lusso T affiancandosi al tradizionale V12 6.2 aspirato da 690 cv. È ancora di più il caso di una Renault Clio che si è ridata un tocco di trucco in vista dell’arrivo di una parente scomoda come la nuova Nissan Micra. La giapponese, dopo una lunga parentesi indiana, torna in Europa, sarà prodotta in Francia a Flins, accanto alla cugina e punta tutto su uno stile abbastanza cattivo e tagliente per farsi spazio in un segmento che sarà reso ancora più affollato e combattuto da altre due novità presentate in riva alla Senna.

La prima è la Citroën C3, imbottita di personalità e di paraurti come la C4 Cactus, con un abitacolo ampio, tecnologico e social, grazie alla telecamera interna che permette di condividere in ogni momento immagini in Rete. La seconda è la Kia Rio, che diventa ancora più adulta nello stile, nella tecnologia e nella sicurezza, con uno spazio interno che associa agio, connettività e la qualità tedesca alla quale i coreani ci hanno oramai abituato. I francesi però – si sa – a casa loro vogliono sempre fare le cose per bene e, in quanto maestri di stile, sanno di giocarsi una parte del loro futuro anche in questo senso. Citroen lo fa guardando anche al suo passato con la CXperience, un nome che nasconde una sigla gloriosa e che fa pensare ad un ritorno di un’ammiraglia con il Double Chevron mentre Renault mette in campo la Trezor, un concept sportivo e ultra aerodinamico (cx di 0,22) spinto da un motore elettrico da 350 cv preso pari pari dalla monoposto di Formula E. In perfetto stile ibrido invece Lexus mette in passerella la LC 500h, fascinoso coupé in acciaio, alluminio e carbonio, e una IS ancora più efficiente con fari a Led e connettività aggiornata.

Ma tornando alle auto che vedremo sulle strade dopo aver strappato solo qualche foglio di calendario, ci sono anche due orientali d’Europa pronte a sfidare la Golf: la Hyundai i30 prodotta in Repubblica Ceca e la Civic 5 porte d’Inghilterra spinta da un mille 3 cilindri da ben 129 cv e un 1.5 da 182 cv. Ed entrambe preparano anche le rispettive versioni sportive con l’immancabile Type R e la N, anticipata dal concept N30 N. Decisamente interessante la Suzuki Ignis: 3,7 metri di simpatia con un nome già sentito, ma con l’ibrido e – volendo – la trazione integrale. E i tedeschi? Oltre all’elettrico, ne hanno eccome. Audi mette sul tavolo la nuova A5 e una RS3 con la coda e il mitico 5 cilindri 2.5 che raggiunge la soglia dei 400 cv. BMW ha una Serie 3 GT rivista accanto a una X2 che è concept per modo di dire così che presto avremo la sesta X di Monaco, mentre il braccio inglese di Mini arricchisce il suo bouquet con la Clubman John Cooper Works. La Porsche Panamera fa il suo debutto, completo della sua versione Plug-in Hybrid e infine il club delle rialzate ha due nuovi membri di estrazioni totalmente diverse: la Mercedes Classe E All Terrain e la Opel Karl Rocks. L’utilitaria e la grande station wagon unite da un look moderatamente campagnolo: è questo l’autentico spirito francese.

 

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Domenica 2 Ottobre 2016 - Ultimo aggiornamento: 07:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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