Fuoribordo: piccoli in crisi, ma avanza l’”armata giapponese”. Novità in arrivo da Yamaha, Suzuki e Honda
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Il MiMo si è rivelato evento ideale per un marchio vivace come Suzuki, che al Salone milanese all’aperto ha messo in vetrina tutte le sue diverse attività, non solo del settore Auto (dove dal 1° maggio Mirko Dall’Agnola ha assunto la carica di vicedirettore generale e Andrea Henke quella di direttore commerciale nell’organizzazione presieduta da Massimo Nalli). La presenza alla kermesse ha coinvolto anche le divisioni Moto e Marine, confermando un impegno a 360° su tutti i fronti della mobilità. In particolare, la Casa di Hamamatsu ha sottolineato il proprio coinvolgimento etico a sostegno dello sport italiano. Il Milano Monza Motor Show ha consentito inoltre di provare il top della tecnologia Suzuki su modelli a 2 e a 4 ruote. Tra le vetture a disposizione del pubblico per i test, la spettacolare Jimny 1.5 Pro in livrea speciale rosa (per enfatizzare la costante vicinanza al ciclismo) e la Swift Sport Hybrid 1.4 Bicolor in livrea FITri (in questo caso il richiamo è alla Federazione italiana Triathlon); poi la S-Cross Hybrid 1.5 Starview 4WD Allgrip coi i colori del Torino FC, la Across Plug-In Hybrid 2.5 TOP 4WD e anche la Swift Hybrid By Handytech preparata per la guida di persone con disabilità.
Suzuki non è mai banale, nelle sue incursioni che riguardano sport e spettacolo. Ma sta ottenendo eccellenti risultati anche sotto il profilo della sostenibilità ambientale. Che in Giappone è ormai una religione e da noi mobilita sempre più l’opinione pubblica. Per pulire gli oceani, è nata la tecnologia #lavalacqua Suzuki Micro-Plastic Collector, presente su 5 motori fuoribordo e che filtra il mare dalle microplastiche, capaci di inserirsi anche nell’acqua potabile e nella catena alimentare dell’uomo. Naturalmente è l’auto, tuttavia, a produrre i risultati più eclatanti. «Siamo stati i primi – ha ricordato il presidente di Suzuki Italia, Massimo Nalli – a lanciare la tecnologia mild-hybrid che aiuta a ridurre consumi ed emissioni migliorando le prestazioni e poi sono arrivate tutte le altre soluzioni». Dopo i “mild” a 12 V di Ignis e Swift, è arrivata l’evoluzione con batteria a 48 V che ha debuttato su Vitara e S-Cross, oltre che sulla Swift Sport. E un ulteriore progresso è stato raggiunto con l’introduzione dell’Hybrid 140 V proposto su Vitara e S-Cross. C’è poi il “full hybrid” che spinge la station wagon Swace, mentre il plug-in è adottato dalla Across. Dopo due anni dal debutto in Italia, la Swace Hybrid si è evoluta con un sistema ibrido più performante. Invariato il motore benzina di 1,8 litri da 98 cv, ma con potenza dell’e-motor aumentata da 53 a 70 kW. La potenza massima complessiva del powertrain raggiunge ora i 140 cv (+15%).
L’apprezzamento sul mercato dell’offerta di ibrido declinato in tutte le possibili tecnologie si riflette in un vantaggio quantificabile nella riduzione della C02 emessa. La tecnologia Suzuki Hybrid permette alle vetture del brand immatricolate in Italia di registrare emissioni inferiori a quelle della media. Secondo le statistiche del Ministero dei Trasporti, le emissioni medie di C02 a maggio si sono infatti attestate a 118,6 g/km. Analogo risultato nei primi 5 mesi dell’anno: prendendo in considerazione tutte le Suzuki immatricolate dall’inizio di questo 2023, le emissioni medie si attestano a 119,4 g/km, dato a sua volta inferiore alla media di mercato. I clienti non sono insensibili a queste performance virtuose. Infatti dopo il +145,4% di aprile, Suzuki Italia a maggio ha registrato sul mercato una crescita rispetto al 2022 del 212,2% con 3.915 immatricolazioni, per una market share del 2,6%. Gli italiani dimostrano di apprezzare molto il livello tecnologico, la completezza degli equipaggiamenti e lo stile dei Suv e delle cittadine del marchio giapponese, con le compatte Ignis e Swift nel ruolo di best sellers, seguite da Vitara e S-Cross. Vetture ecologiche, però anche sportive, visto che Suzuki ha in gamma una brillante compatta 4x4, la Swift integrale che offre prestazioni straordinarie. Proprio le potenti Swift da competizione animano la Suzuki Rally Cup, trofeo tricolore che impiega 13 equipaggi, la metà composta da under 25.