La Porsche Mission X concept

Porsche, Mission possibile: concept elettrico da record. Il prototipo “X” è pronto a battere diversi primati

di Alberto Sabbatini
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Benvenuti al cospetto della hypercar Porsche del futuro. Si chiama Mission X, ha le porte che si aprono verso l’alto come i prototipi di Le Mans, prestazioni da auto da corsa, una linea disegnata dal vento e ovviamente motori elettrici. Per una questione di ricorrenze, Porsche ha voluto presentare le Mission X al mondo l’8 giugno 2023, ovvero nell’esatta ricorrenza dei 75 anni da quando nel 1948 la prima Porsche (356) ricevette l’omologazione per la circolazione stradale. Lì è iniziata la vera storia di Porsche come costruttore di auto sportive. Ma perché l’auto si chiama così? Con il nome “Mission”, Porsche identifica delle concept car avveniristiche che anticipano soluzioni tecniche che poi il costruttore inserirà nei modelli stradali futuri.
Si tratta quindi di una specie di “laboratorio” viaggiante in via di sviluppo, non un esercizio teorico fine a se stesso. Infatti prima di questa Mission X Porsche nel 2015 aveva lanciato la Mission E, la prima concept car di una Porsche completamente elettrica che è poi entrata in produzione qualche anno dopo con il nome di Taycan. La Mission X ha il ruolo di tracciare l’identikit della futura hypercar stradale Porsche. In pratica sarà l’erede di quei due o tre modelli davvero speciali che hanno rappresentato una pietra miliare per Porsche: la 959 del 1985, la Carrera GT del 2003 e la 918 Spyder del 2013.

E stabilire un nuovo primato tecnologico in fatto di potenza assoluta e prestazioni. Con la differenza che le precedenti hypercar Porsche erano vetture con motore tradizionale (la 918 però era ibrida plug-in) mentre la Mission X sarà completamente elettrica. Porsche ha tracciato obiettivi precisi per la Mission X: prima di tutto dovrà risultare l’auto più veloce al mondo nel giro di pista del vecchio Nurburgring, considerato da tutti i costruttori il banco di prova ideale per le auto sportive. Poi dovrà raggiungere un rapporto peso/potenza di un chilogrammo per ogni cavallo sviluppato dal motore: un modo ingegneristico elegante per affermare che dovrà combinare potenza ma anche leggerezza. Dovrà anche raggiungere valori di deportanza superiori alla 911 GT3 RS, attualmente la Porsche con più carico aerodinamico (860 kg di spinta verso il basso) e infine, essendo elettrica, essere in grado di ricaricarsi il doppio più velocemente della Taycan. Insomma, obiettivi molto ambiziosi. Per raggiungerli, i progettisti Porsche hanno adottato una linea da auto da corsa, carrozzeria con due posti secchi (curiosità: i sedili hanno colore diverso!) mentre la batteria sarà alle spalle dell’abitacolo e non sotto il pianale come tutte le auto elettriche.

Questo per ottimizzare la distribuzione dei pesi. Nulla si sa dei motori, ma con un target di almeno 1.300/1.400 cavalli (necessari per pareggiare i 13/14 quintali che dovrebbe pesare a causa della batteria un mostro del genere) forse non basteranno due motori elettrici ma ce ne vorranno tre o magari quattro! Parte di questa tecnologia la ritroveremo anche nella futura Cayenne elettrica, il Suv Porsche che sostituirà un giorno l’attuale Cayenne ibrida appena rinnovata nel design e nei motori. Ora la E-Hybrid sviluppa 470 cv, esattamente come la Cayenne S a benzina il cui V6 turbo è stato sostituito da un otto cilindri a V biturbo di 4 litri.

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Venerdì 30 Giugno 2023 - Ultimo aggiornamento: 11-08-2023 10:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA