La nuova Hyundai Kona

Hyundai, tecnica e stile: la scena è loro. E arriva in strada la nuova Kona

di Giampiero Bottino
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Un trionfo storico, quello ottenuto dal team Hyundai all’inizio di giugno conquistando i due gradini più alti del podio (primo posto a Thierry Neuville e Martjin Wydaeghe, secondo a Esapekka Lappi e Janne Ferm) nella sesta prova del Fia World Rally Championship 2023 disputata sui difficili sterrati della Sardegna. Un successo che suona come una positiva premonizione dell’altra, e ancor più importante, competizione che impegna il costruttore coreano nella corsa alla leadership della mobilità sostenibile. Una gara in cui si inserisce, negli stessi giorni, il debutto della nuova Kona che di un approccio all’elettrificazione davvero a tutto campo offre un esempio lampante e soprattutto originale, visto che l’iter della progettazione ha capovolto i canoni tradizionali, partendo dallo sviluppo della versione 100% elettrica, che comunque sarà l’ultima ad arrivare nei concessionari verso fine estate nelle versioni Standard (156 cv, batteria da 48,4 kWh e 342 km di autonomia Wltp), e Long Range (218 cv, batteria da 65,4 kWh e 490 km di percorrenza).

Il cambio di generazione le ha portato in dote 14 cm in più, che la collocano a 4,21 metri, cioè a cavallo tra i segmenti B e C, con ovvi vantaggi in termini di abitabilità, di spazio a disposizione dei bagagli e di presenza su strada, oltre a contenuti tecnologici tra i più avanzati della categoria al servizio della sicurezza, della connettività e dell’assistenza alla guida. In attesa della “gemella” a emissioni zero, la nuova arrivata propone una buona scelta di motorizzazioni come la precedente, che in sei anni di brillante carriera ha saputo conquistare in Europa – mercato d’elezione per un Suv di questa taglia – oltre 400.000 clienti. Nuova Kona offre infatti il 3 cilindri 1.0 turbo a benzina da 120 cv, in versione sia solo termica, sia mild-hybrid con rete di bordo a 48 V, e il 4 cilindri 1.6 full-hybrid da 141 cv. Il listino, ufficializzato in concomitanza con l’apertura della campagna ordini e in vista dell’ormai imminente inizio delle consegne, prevede tre livelli di allestimento. Alla base troviamo la versione X Line che, per un prezzo di 28.500 euro, offre una ricca serie di equipaggiamenti, mentre al centro della gamma troviamo l’inedita N Line da 30.500 euro che si caratterizza per la forte personalità sportiva di fnumerosi dettagli esterni e interni.

Al vertice della famiglia c’è la X Class che per 33.800 euro è praticamente full optional per quanto riguarda i dispositivi di sicurezza ai quali aggiunge i sedili rivestiti in pelle e tessuto, il tetto apribile e la gestione automatica del portellone. Se l’evoluzione della specie Kona testimonia che la strategia di elettrificazione Hyundai procede a tutto campo, la punta di diamante del brand per quanto riguarda le vetture a elettroni è costituita dalla famiglia Ioniq, per ora articolata nelle versioni 5 e 6. La prima è crossover lungo 4,64 metri che a seconda dalla batteria (58 o 77,4 kWh) dispone di 170 o 228 cv con un’ autonomia di 384 e 507 km rispettivamente. La berlina Ioniq 6 è invece più lunga (4,86 m), ha batterie di analoga capacità (53 o 77 kWh) ma tre livelli di potenza: 151, 229 e 325 cv nel caso della variante con due motori e trazione integrale e 583 km di autonomia, rispetto ai 429 della “sorella” con batteria più piccola e ai 614 della “gemella” monomotore.

Ma la vera “nuova frontiera” tecnologica Hyundai si è vista in maggio, in concomitanza del concorso di eleganza di Villa d’Este: la N Vision 74 è infatti un “laboratorio viaggiante” ad alte prestazioni dotato di due motori, ciascuno dei quali connesso a una ruota posteriore, che utilizzano sia l’energia fornita dalla cella a combustibile a idrogeno posteriore, sia quella erogata dalla batteria anteriore agli ioni di litio da 62 kWh, mentre l’idrogeno è contenuto in due serbatoi da 2,1 kg collocati posteriormente. Un sistema “pulito” che regala a questa concept car perfettamente funzionante 680 cv, un’accelerazione 0-100 in meno di 4 secondi e un’autonomia di 600 km. Il look di questa avveniristica vettura è chiaramente ispirata alla leggendaria Pony Coupé firmata da Giorgetto Giugiaro nel 1974, ricostruita come Pony Coupe Concept quasi 50 anni dopo dal geniale designer torinese e svelata anch’essa durante la prestigiosa manifestazione in riva al Lago di Como.

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Venerdì 30 Giugno 2023 - Ultimo aggiornamento: 10-08-2023 09:40 | © RIPRODUZIONE RISERVATA