La Porsche 99X di Pascal Wherlein leader attuale del campionato

Formula E, la Stagione 10 è ad una svolta: a Misano s'infiamma la battaglia tra il Giaguaro e la Porsche

di Mattia Eccheli
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Cinque gare (su 16) con altrettanti vincitori diversi, anche se con “soli” tre poleman, appena uno dei quali è poi riuscito a vincere la gara. La decima stagione della Formula E si conferma imprevedibile dopo che lo scorso anno sei piloti si erano avvicendati sul gradino più alto del podio. Per il momento si sono ripetuti Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche), Nick Cassidy (Jaguar Tcs), il campione del mondo in carica Jake Dennis (Andretti) e Maximilian Günther (Maserati). La “rivelazione” di questo campionato, si fa per dire visto che è uno dei senatori (116 partenze), è stata quella di Sam Bird (Neom McLaren) tornato al successo dopo tre anni. Nella settima stagione (15 E-Prix, uno in meno di quest'anno) avevano vinto addirittura in 11 e alla fine aveva trionfato Nick de Vries, adesso alfiere della Mahindra mentre all'epoca correva per la Mercedes e aveva Ian James come Team Principal (oggi alla Neom McLaren). Fra i sei costruttori, Porsche è il solo ad aver conquistato due vittorie: oltre a quella di Wehrlein della scuderia ufficiale c'è anche quella di Dennis con la medesima 99X Electric fornita alla squadra cliente. Cassidy ha trionfato con la Jaguar, Bird con la monoposto fornita dalla Nissan (mentre Oliver Rowland del team del costruttore si è assicurato una pole a Diriyah e una a Tokyo) e Günther con la Maserati (Jean-Eric Vergne ha ottenuto la prima pole saudita con la DS Penske, l'altra squadra del gruppo Stellantis).

Per il momento sono ancora senza vittorie l'indiana Mahindra e la cinese Ert. Nella classifica individuale Wehrlein giunge in testa al Misano World Circuit: è sempre arrivato in fondo, è sempre andato a punti (63) e ha un ottavo posto come peggior risultato. Alle sue spalle c'è Cassidy con 61, che ha tre podi all'attivo, ma anche un ritiro. Rowland (54) arriva da due terzi e un secondo posto dopo essere rimasto fuori dalla Top 10 nelle prime due gare, e precede Dennis di una lunghezza le cui prestazioni sono state piuttosto altalenanti. Come il connazionale della Porsche, anche Günther si è sempre classificato nei dieci, ma si è rilanciato in classifica con l'affermazione nelle gara di due settimane fa a Tokyo. Hanno sfiorato il successo Mitch Evans (Jaguar Tcs), Vergne e i compagni di scuderia della squadra campione in carica, la Envision: Sébastien Buemi e Robin Frijns, che a causa della concomitanza con la 6 Ore di Spa del WEC saranno assenti nel fine settimana tedesco (11 e 12 maggio). Tutti e quattro hanno ottenuto un secondo posto quest'anno. Nella corsa per il titolo a squadre (11) e per il trofeo costruttori (6) è al comando la Jaguar, che in entrambe le graduatorie precede la Porsche. Il podio è completato dalla Andretti fra le scuderie, seguita dalla Nissan e dalla Ds Penske, e dalla Nissan fra i costruttori (poi Stellantis). Dopo la tappa italiana la Formula E resta in Europa (a fine mese si corre a Montecarlo) prima di trasferirsi in Cina, negli Stati Uniti e chiudere a Londra in luglio.

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Sabato 13 Aprile 2024 - Ultimo aggiornamento: 29-04-2024 10:09 | © RIPRODUZIONE RISERVATA