La linea molto piacevole del nuovo S-Cross Suzuki

S-Cross, al volante del crossover Suzuki:
lungo 4,3 metri, prezzo da 16.900 euro

di Giampiero Bottino
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SIENA - Può essere considerato il modello della svolta in casa Suzuki. Con la S-Cross la casa giapponese entra esce dell'orticello dei piccoli Suv per entrare in un terreno finora inesplorato, quello dei Suv-crossover di segmento C, al quale il nuovo prodotto viene assegnato in virtù della lunghezza di 4,3 metri.

Battesimo. In realtà la denominazione ufficiale è SX4 S-Cross, ma in Suzuki Italia preferiscono «trascurare» il riferimento al più piccolo crossover attuale. La SX4, che continua a restare in produzione nella fabbrica ungherese di Esztergom visto il successo ottenuto in tutta Europa, nel nostro Paese ha avuto un'accoglienza tutt'altro che indimenticabile, oscurata dalla contemporanea presenza della Fiat Sedici, identica nel look e nei contenuti, oltre che prodotta nella stessa fabbrica in base all'accordo di collaborazione siglato tra i due gruppi.

Un po' d'Italia. Se l'accordo non è stato rinnovato e la S-Cross viaggia da sola, non vuol dire che i rapporti italo-giapponesi si siano raffreddati: uno dei due motori di cui dispone il nuovo crossover è in fatti di origine Fiat e viene fornito alla Suzuki sulla base di un normale contratto di fornitura. Si tratta del turbodiesel 1.6 da 120 cv che fa coppia con il benzina di pari cilindrata e potenza sviluppato dai tecnici nipponici.

Su strada. Nel test svolto tra le colline senesi entrambi i propulsori si sono rivelati più adeguati alle esigenze di una vettura che non ha certo le ambizioni di una sportiva, nonostante il look morbido e filante. La S-Cross è apparsa agile e ben equilibrata, con prestazioni più che soddisfacenti e una buona tenuta di strada nonostante lo sterzo dia a volte la sensazione di un'eccessiva leggerezza. Se il diesel ha dalla sua l'elasticità e la coppia che garantiscono un elevato piacere di guida, il benzina può contare sulla superiore silenziosità e sull'assenza di vibrazioni che avvantaggiano il comfort di bordo.

Due anime. Anche se in Suzuki preferiscono parare di crossover, e propongono la loro nuova vettura anche come un'alternativa alle berline da famiglia dello stesso segmento, la cultura che ha fatto del brand il protagonista tra i piccoli Suv non è certo venuta meno, come conferma la disponibilità di versioni delle 2 e delle 4 ruote motrici, con queste ultime che sfoggiano il nuovo sistema All Grip (sarà utilizzato da tutte le prossime Suzuki integrali) che consente la scelta tra 3 modalità di marcia (Auto, Sport e Snow), ma permette anche di bloccare il differenziale centrale per affrontare senza problemi i terreni più insidiosi come fango, sabbia e neve.

Efficienza. Un grado di rispetto ambientale da primato di categoria: questo l'obiettivo che si erano proposti gli ingegneri che hanno sviluppato la S-Cross. I risultati parlano a loro favore: il turbodiesel «italiano» con cambio manuale a 6 marce vanta emissioni di CO2 davvero significativi: nel ciclo misto i valori sono di 110 e 115 g/km per la versione a trazione anteriore dotata o meno di Start & Stop, che salgono rispettivamente a 114 e 120 nel caso della 4x4. Non è da meno la motorizzazione a benzina, che può essere abbinata a un cambio manuale a 5 marce o a un automatico CVT a variazione continua senza differenze in termini di emissioni: la CO2 varia da 125 a 127 g/km con la trazione anteriore, mentre per l'integrale si spazia tra 130 e 135. All'aumento dell'efficienza ha contribuito anche la riduzione del peso, 60 kg in meno rispetto alla SX4 che pure è più corta di 163 mm.

L'abitacolo. Lo spazio è davvero generoso per le persone - ci si sta comodi in cinque - e per i bagagli, visto che il vano da 430 litri è uno dei più generosi della categoria. Semplice e razionale la disposizione di tasti, strumenti e comandi, mentre qualche perplessità hanno suscitato le finiture, fatte di assemblaggi abbastanza precari e di materiali non sempre ben assortiti. Un'ombra che scomparirà - ci è stato garantito - con l'avvio della produzione di serie, dato che gli esemplari disponibili in Toscana per il primo contatto erano ancora di pre-serie, con la conseguente limitata attenzione ai dettagli non strettamente legati alla funzionalità della vettura. Interessante e innovativo (è una prima mondiale) il tetto panoramico opzionale costituito da due lastre di cristallo ad azionamento automatico. Quando si aprono entrambe, l'abitacolo risulta completamente scoperto creando un gradevole affetto cabriolet.

La gamma. Due motori, due modalità di trazione, cambi meccanici a 5 e 6 marce o automatico CVT (solo con il benzina). L'articolazione dell'offerta sembra davvero in grado di soddisfare un ampio ventaglio di esigenze. Ai tre allestimenti disponibili per una vettura che andrà in vendita a metà settembre - Fun, Style e Top - si aggiunge un'offerta particolare denominata Web Edition perché può essere ordinata soltanto online a partire dal 17 giugno. La sua particolarità consiste nel fatto che il cliente può scegliere tra due diversi pacchetti d'identico prezzo. Uno è denominato Chromo Look e privilegia l'aspetto estetico arricchito da dettagli raffinati, l'altro si chiama Winter Safe ed è costituito da un set di gomme termiche da 17 pollici per l'impiego invernale. Ancora da definire il listino completo, del quale sono stati anticipati solo i due valori estremi. Si parte con un'offerta di lancio di 16.900 euro - a fronte di una permuta o della rottamazione di una vecchia auto - per la versione Fun a 2 ruote motrici con motore a benzina, si arriva ai 28.000 della Web Edition a trazione integrale con motore turbodiesel.

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Sabato 24 Agosto 2013 - Ultimo aggiornamento: 22-09-2013 08:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA