La Porsche Panamera Hybrid, mix di prestazioni e consumi contenuti

Porsche, al volante di Panamera Hybrid:
l'astronave da 3 litri per 100 chilometri

di Giampiero Bottino
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FRANCOFORTE - Un'astronave capace di spostarsi in assoluto silenzio. Non è l'incipit di un inquietante romanzo di fantascienza, ma la sensazione che abbiamo provato nel metterci al volante della Panamera SE-Hybrid, che al Salone di Francoforte ha debuttato in Europa nell'evoluta variante plug-in con batteria ricaricabile da una comune presa di corrente domestica.

Strumenti. A suscitare l'effetto astronave ha contribuito l'overdose di pulsanti e comandi che circondano sul tunnel centrale la leva del cambio automatico a 8 marce della potente berlina Porsche. Un affollamento che nella versione elettrificata è ulteriormente aumentato per la necessità di accogliere anche i comandi delle funzioni più tipicamente elettriche. Per il resto, l'abitacolo è sempre quello di una grande e lussuosa ammiraglia, una vera granturismo fatta per divorare chilometri in relax, comfort e sicurezza. Oltretutto nel pieno rispetto dell'ambiente come confermano i 71 g/km di CO2 emessi secondo il nuovo ciclo di prova europeo, che equivalgono a un consumo medio di 3,1 litri ogni 100 km. Dato quasi incredibile per una vettura che dispone di 416 cv come risultato dell'abbinamento tra i 333 erogati da V6 a benzina e i 95 (il doppio rispetto alla precedente Panamera con l'ibrido convenzionale) messi a disposizione dal propulsore elettrico.

Su strada. Nel corso del test, non avendo anche a causa del percorso prevalentemente urbano bisogno di mettere alla prova le indiscutibili doti dinamiche di una berlina che raggiunge i 270 km all'ora, abbiamo preferito sfruttare la tecnologia plug-in selezionando la modalità di marcia puramente elettrica, per la quale il costruttore indica un'autonomia compresa tra 18 e 36 km a seconda delle condizioni. Che nel nostro caso non erano ovviamente ottimali, visto che appena abbiamo superato la soglia minima il motore termico ha deciso autonomamente di entrare in funzione per sostenere la batteria agli ioni di litio ormai giunta agli sgoccioli. Da quel momento, il rombo sommesso e musicale del V6 che ha preso il posto del precedente, quasi irreale silenzio ci ha riportato su terreni più familiari.

Futuro. Anziché deludere per l'autonomia inferiore alle speranze - ma sempre compresa nel range onestamente dichiarato dalla Porsche - la breve esperienza di guida ci ha convinto sulla bontà di scelte che consentono a una Panamera di comportarsi da Panamera, ma senza mettere in crisi la coscienza ambientalistica di chi si trova al volante. Merito anche delle quattro modalità di guida selezionabili tramite i già accennati tasti sulla console centrale. E-Power attiva la modalità puramente elettrica (fino alla velocità massima di 135 km orari), e se la si disattiva si passa al funzionamento ibrido, conservando la carica della batteria per successive necessità «urbane». E-Charge permette di ricaricare la batteria durante la marcia, attingendo al motore elettrico. In Sport e Sport Plus, infine, la Panamera mostra la faccia cattiva regalando agli appassionati le emozioni che è lecito attendersi da una vettura di Züffenhausen.

Le differenze. A confermarci al primo sguardo che siamo di fronte a una Panamera verde pensano le pinze dei freni che sono proprio di questo colore, magari non bellissimo ma significativo. Una volta preso posto in auto emergono le altre specificità, come i display specifici che nello strumento multifunzione (e nell'eventuale Porsche Communication Manager disponibile in opzione) informano istante per istante sul funzionamento dell'intero sistema. E il «Power meter» che sostituisce il tachimetro analogico offre numerose utili indicazioni che vanno dalla segnalazione di vettura pronta a partire a quella dell'attivazione del motore termico. E un altro display dà conto separatamente delle due autonomie, quella elettrica e quella ibrida.

Effetti collaterali. Il sistema plug-in con la sua più elevata carica di energia consente di disporre di alcune preziose funzioni aggiuntive come la possibilità di programmare la climatizzazione durante la sosta, che può essere sfruttata sia tramite il menù della vettura, sia comandandola a distanza tramite il proprio smartphone se è stata scaricata l'app Porsche Car Connect, disponibile anche per i modelli convenzionali ma ora implementata con una serie di funzioni specifiche per l'ibrido raggruppate sotto l'etichetta E-Mobility.

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Venerdì 15 Novembre 2013 - Ultimo aggiornamento: 03-12-2013 00:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA