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L’auto elettrica è davvero più conveniente rispetto quella termica? La risposta non è affatto scontata. Infatti ci sono molti fattori da prendere in considerazione: a partire dalla scelta della vettura, passando ai casi di utilizzo, fino ad arrivare alle variabili trovate durante il tragitto. A cercare di dipanare la nebbia che aleggia attorno all’auto elettrica ci ha pensato la prova “Dove arrivo con”: il più grande test comparativo, organizzato in Italia e promosso dalle testate Motor1 e InsideEVs, che ha analizzato l’efficienza di undici auto elettriche.
Innanzitutto, coloro che decidono di avvicinarsi al mondo della mobilità elettrica dovranno prendere confidenza con le unità di misura al fine di comprendere l’efficienza e il consumo delle vetture. A tal proposito, se per le auto tradizionali, spinte da un motore a benzina o a gasolio, il metro di paragone è il litro per chilometro (o litri per compiere 100 km), il corrispettivo delle vetture elettriche sono i kWh per coprire 100 km. Appurato che le vetture elettriche hanno raggiunto un’autonomia sufficiente per consentire spostamenti più lunghi oltre a costi di manutenzione più bassi, per via delle minori componenti meccaniche, rispetto le auto endotermiche, la vera incognita resta il costo al chilometro. Al netto di un prezzo più alto all’acquisto, per via di componenti elettronici e delle batterie, è il continuo rincaro delle bollette a tenere alla larga i possibili acquirenti dalle EV.
Sebbene sia un dato oggettivo su cui partire, il ciclo di omologazione WLTP non riflette il reale consumo delle auto. Infatti la prova avviene in condizioni ideali su un “percorso” di 23 km simulato sul banco rulli. Il test effettuato dalle testate Motor1 e InsideEVs, invece, è stato effettuato con temperature invernali, tra i 10 e i 14 gradi, con vetture che hanno affrontato un percorso misto testando anche l’efficacia della frenata rigenerativa. Oltre ad appurare i valori di autonomia delle auto, provandole sul Grande Raccordo Anulare, con il test comparativo “Dove arrivo con” è stato analizzata anche l’efficienza di ciascuna delle undici vetture in gara. Oltre alla meccanica, motore e telaio, e l’aerodinamica nelle auto elettriche a incidere è soprattutto il software di gestione del mezzo, quest’ultimo in continua evoluzione per incrementare prestazioni ed efficienza.
Va da sé che una maggiore efficienza del mezzo significa meno costi a parità di distanza percorsa. Di conseguenza la Tesla Model 3, vincitrice della classifica riservata al consumo dei kWh, è risultata anche la prima tra le vetture più parche per percorrere 100 km. Nello specifico, con un consumo di 15,1 kWh/100 km, la vettura californiana è in grado di coprire 100 km con soli 4,10 Euro, purché se ricaricata alla presa di casa con una tariffa domestica a 0,27 Euro/kWh. Prezzo che lievita a 10 Euro se si utilizzano le colonnine, nel caso della prova con un costo di 0,66 Euro/kWh a fronte di un piano tariffario con canone mensile di 13,90 Euro. Tale risultato è frutto di una vasta esperienza sia a livello di ottimizzazione della componente meccanica, ricordiamo che la Tesla Model 3 dispone di due motori, che per quanto riguarda l’efficienza del software di gestione che permette di utilizzare al meglio la batteria da 75 kWh.
A salire sul secondo gradino del podio è stata la Hyundai IONIQ6. Grazie alla sua accurata aerodinamica che simula un profilo alare, la vettura coreana è stata in grado di raggiungere i 15,5 kWh/100 km, con un costo che oscilla tra i 4,20 e 10,30 Euro a seconda di dove viene caricata. Terza assoluta, e prima tra le vetture realizzate su una piattaforma non nativa elettrica, la BMW i5 ha offerto una forbice di prezzo, per affrontare 100 km, tra 4,50 e 11 Euro. A tal proposito si è potuto fare un raffronto con la variante Mild Hybrid Diesel che dichiara 5,5 litri per 100 km con un costo di 9,67 Euro (a fronte di un prezzo di 1,759 Euro al litro) e la Mild Hybrid Benzina che garantisce 5,7 litri/100 km con un costo di 10,22 Euro (considerando il prezzo di 1,796 Euro al litro).
A parità di tecnologia, la FIAT 600e offre un minor esborso rispetto la Jeep Avenger. Nello specifico per compiere 100 km con la vettura italiana servono tra i 4,90 e i 12 Euro, mentre per l’americana occorrono tra i 5 e i 12,30 Euro. A frapporsi tra le due auto della galassia Stellantis è stata la BYD Seal che, con i suoi 18,5 kWh/100 km, garantisce un costo tra 4,90 e 12,10 Euro. La Volkswagen ID.7 è stata la prima a superare la soglia dei 5 Euro per coprire 100 km, nello specifico 5,20 Euro se caricata alla presa domestica e 12,80 Euro alla colonnina. Dopo aver vinto il confronto sull’autonomia, la Lucid Air è risultata ottava in termini costi offrendo una forbice di 5,30 e 13 Euro per 100 km. Terzultima in classifica la KIA EV9 che per coprire 100 km necessita di 5,80 Euro, con ricarica domestica, e 14,20 da colonnina. A chiudere la classifica la Toyota bZ4X e la Lexus RZ che richiedono tra i 6,90 Euro fino a 17,50 Euro per coprire 100 km.
Alessandro Lago, Direttore di Motor1 e InsideEVs, ha spiegato che “Dove arrivo con…” non è semplicemente un confronto tra vetture elettriche, ma un’iniziativa che ha lo scopo di far conoscere pregi e difetti di questa tecnologia ai futuri consumatori: «L’obiettivo della prova è sensibilizzare l’opinione pubblica sulle variabili che determinano l’autonomia, l’efficienza e i costi di viaggio delle auto elettriche e monitorare, attraverso questi parametri, l’evoluzione tecnologica dei prodotti oggi disponibili sul mercato. Comprendere questi numeri significa non solo prendere confidenza con l’auto elettrica, ma anche capire quali sono le specifiche tecniche che fanno la differenza e aiutano a scegliere il modello più adatto alle proprio esigenze».