La Alpine sui tornanti del Col de Turini

L'Alpine A110 torna sul Col de Turini e diventa ancora più sportiva

di Cesare Cappa
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MONTECARLO - Il passato che ritorna fa sempre clamore. Soprattutto se l’operazione nostalgia ha mantenuto fede al tratto di una volta di Alpine A110. Non solo stilistico, ma pure tecnico. Dove per tecnico si intende lo schema della vettura e l’intenzione di limitare il più possibile il peso. Ma l'ingegneria di per sé non è nulla senza la possibilità di mettere in pratica quanto è stato realizzato dai tecnici d'Oltralpe. Ecco perché la scelta di “correre” lungo le strade del Col de Turini non è stata affatto casuale. Il legame tra la Alpine e una delle prove speciali più famose del Rally di Montecarlo, è una storia fatta di successi. E poi lo sancisce il nome stesso dell'auto, dato che la passione nei confronti delle Alpi è quantomai solida. Su questo lembo d'asfalto il pilota Ove Andersson vinse la gara nel 1971 con la A110. A quel tempo partirono 248 vetture, ma giunsero al termine solo in 22. Nel 1973 ci furono ben tre Alpine sul podio.

Oggi non è più tempo di rally per la coupé francese, ma lo spirito è rimasto immutato. Anche alla guida, merito pure di un'elettronica sempre più evoluta, capace di modificare il carattere dell'auto a seconda del proprio piglio.

A sancire il passaggio dalla modalità “Normal” a quella “Track”, sono soprattutto la risposta di propulsore e sound allo scarico, oltre ad una grafica che di volta in volta rende il cockpit sempre più sportivo. Agile tra le curve che ci portano al Col de Turini, è palese che la Alpine si senta a casa. Sugli stessi tratti dove la sua progenitrice è stata consacrata come mito. Il passo corto e il peso contenuto sono la formula magica del piacere. Mentre l'aspetto guascone piace a chi la vede passare, incuriosito da quel design che rimanda al passato, ma che invece è assolutamente attuale. Così la normalità sono le fotografie dei passanti. Non ci sono limiti di età alla passione.

Un'occasione speciale quella della Alpine sulle strade che l'hanno resa celebre, che doveva essere festeggiata nel modo più consono possibile: presentare la nuova Alpine A110S, ulteriore evoluzione di un modello già profondamente sportivo.

La nuova versione della piccola coupé francese pone l'accento sulle prestazioni. Il dato più rilevante è certamente quello fornito dal motore. In questa variante il 1.8 sovralimentato è in grado di sviluppare una potenza di 292 cavalli, ovvero 40 in più della Alpine A110 “normale”. A questo valore bisogna poi sommare i 320 Nm di coppia motrice. L'incremento di prestazioni deriva sostanzialmente da un'aumento della pressione del turbo di altri 0,4 bar. Oltre ad una quota maggiorata dell'arco di utilizzo del propulsore. Tant'è che ora la potenza massima è disponibile sino a 6400 giri/min. L'incremento di prestazioni ha coinvolto naturalmente l'assetto della vettura, reso ancora più sportivo, ma soprattutto rigido. Al di là dell'abbassamento di 4 mm, sono le nuove molle elicoidali più rigide del 50% e le nuove barre di torsione del telaio il vero tratto distintivo. Mentre le pinze dei freni Brembo dedicate sono tinte di arancione.

La caratterizzazione S di Alpine A110 prosegue poi sul piano estetico. Numerosi i dettagli che definiscono il nuovo modello transalpino, come il rivestimento in Dinamica nero per tetto, alette parasole e pannelli interni delle porte o la Bandiera sui montanti posteriori in fibra di carbonio e arancione. La vettura è già ordinabile ad un prezzo che parte da 68.200 euro chiavi in mano, mentre l'inizio delle consegne è previsto per la fine dell’anno.
 

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Venerdì 12 Luglio 2019 - Ultimo aggiornamento: 15:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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