Uno dei primi scatti della nuova generazione di Fiat Panda 4x4

Fiat Panda 4x4, grande show a Parigi:
generazione 3 dell'unica baby integrale

di Giampiero Bottino
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MILANO - Nata quasi per caso nel 1983, tre anni dopo il debutto della versione a due ruote motrici, la Panda 4x4 ha senza dubbio contribuito in misura rilevante a fare della rivoluzionaria vetturetta disegnata da Giorgetto Giugiaro un'autentica icona, l'ennesima dimostrazione dell'indiscussa leadership del Lingotto nel campo delle vetture di piccole dimensioni. Un successo che da un lato ne ha fatto uno status symbol, mentre dall'altro ha premiato la geniale semplicità di un progetto che vede ancora numerosissimi esemplari della prima generazione arrampicarsi su strade improbabili e terreni impervi senza palesare alcun complesso d'inferiorità nei confronti degli off-road più tecnologici e blasonati.

Debutto a Parigi. Da allora la variante a trazione integrale è una componente irrinunciabile della famiglia Panda, e la terza generazione non fa eccezione: al prossimo Mondial de l'Automobile, l'appuntamento biennale della capitale francese che quest'anno è in programma dal 29 settembre al 14 ottobre, scopriremo infatti la variante più avventurosa di questa affascinante signora ormai prossima alla trentina, che con il passare degli anni non ha perso un briciolo di fascino e praticità, ma ha guadagnato molto in termini di tecncologia.

Soluzioni avanzate. La nuova Panda 4x4, unica nel suo segmento a offrire le quattro ruote motrici, offre ad esempio il sistema di trazione integrale permanente «Torque on demand» che gestisce la distribuzione della coppia tra i due assali in modo da ottimizzare la motricità adattandola alle condizioni del terreno. Il sistema si avvale di due differenziali e di un giunto a controllo elettronico, ed è completato da un sofisticato controllo della stabilità che integra la funzione ELD (Electronic Locking Differential) in grado di agevola la guida e soprattutto lo spunto in partenza quando le condizioni di aderenza sono particolarmente critiche.

Look su misura. A sottolineare anche esteticamente le valenze fuoristradistiche di quella che è la più importante novità del Lingotto al Salone francese contribuiscono il disegno squadrato dei paraurti e i codolini che, raccordandosi alla carrozzeria senza soluzione di continuità, evidenziano la presenza della protezione sottoscocca in metallo. A completare l'identikit della diversità rispetto alle versioni convenzionali concorrono anche due inediti colori, l'arancio Sicilia pastello e il verde Toscana metallizzato.

Obiettivo sobrietà. La presenza dello Start & Stop di serie non è che il sintomo più evidente della vocazione al contenimento di consumi ed emissioni di entrambi i motori disponibili al lancio: il turbodiesel 1.3 Multijet da 75 cv e il bicilindrico a benzina TwinAir da 900 cc e 85 cv che rispetto al precedente 1.2 Fire garantisce il 40% di coppia in più, grazie anche al cambio meccanico a 6 marce con prima ridotta sviluppato specificamente per questo modello. Specifiche sono anche le sospensioni, rivisitate in modo da abbinare un comfort paragonabile a quello della Panda «normale» alla capacità di disimpegnarsi agevolmente anche sui terreni difficili.

Una famiglia che cresce. La 4x4 è certamente la più attesa, ma non l'unica novità che la gamma Panda propone a Parigi. Le fanno infatti compagnia la Natural Power a doppia alimentazione (metano e benzina) equipaggiata con il TwinAir 0.9 Turbo declinato nella potenza di 80 cv e la Trekking, versione dal look avventuroso che è una specie di ponte tra la gamma convenzionale e la Panda 4x4 grazie alla tecnologia Traction+ che incrementa la motricità sui fondi problematici senza comportare i maggiori costi e la più elevata complessità della trazione integrale.

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Mercoledì 29 Agosto 2012 - Ultimo aggiornamento: 14-06-2017 11:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA