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PARIGI - E sette! A tanto arriva la gamma Mini, che continua a sorprendere per la creatività e l'articolazione delle sue proposte. L'ultima arrivata, pronta a pavoneggiarsi come una vera diva sotto i riflettori del salone di Parigi, si chiama Paceman, viene definita Sport activity coupé ed è un'intrigante variazione sul tema. Si tratta infatti della declinazione più sportiva della Countryman rispetto alla quale - pur mantenendo la trazione integrale ALL4 come alternativa opzionale - perde due porte e guadagna una silhouette più bassa e filante.
Salottino. A caratterizzarne l'abitacolo contribuiscono le sedute posteriori costituite da sedili separati che creano un'atmosfera particolarmente raffinata, dando l'impressione di trovarsi in un vero salotto, sia pure di taglia... mini. L'abitabilità posteriore, che non è mai stata una delle doti più acclamate dei modelli di Oxford, dovrebbe risentire positivamente del maggiore spazio per le gambe, ottenuto ricavando delle conche sagomate negli schienali dei sedili anteriori. Le portiere lunghe, tipicamente da coupé, depongono comunque a favore dell'accessibilità posteriore.
Dinamismo. Solo la prova di guida potrà confermarlo, ma alla Mini garantiscono - e non c'è motivo di dubitarne - di avere posto la massima attenzione per mantenere il tipico go-kart feeling, cioè quel misto di agilità, brillantezza e facilità di guida, che tanto ha contribuito a costruire il successo del marchio risorto sotto l'ombrello BMW. Il tetto a forma di casco, dalla linea spiovente verso la coda e con il piccolo spoiler posteriore integrato, contribuisce a rafforzare la sensazione di dinamismo che la vettura vuole trasmettere. Un elemento di originalità, almeno per le abitudini Mini, è costituito dal taglio orizzontale delle luci posteriori.
La gamma. Ai quattro propulsori disponibili al lancio, due benzina e due diesel con potenze comprese tra 112 e 184 cv, è destinato ad aggiungersi quanto prima l'unità più potente attualmente in fase di sviluppo da parte dei tecnici della divisione John Cooper Works. Oltre a questa versione particolarmente muscolosa, la gamma sarà composta dalle Paceman Cooper benzina a diesel con 122 e 112 cv e dalle S da 143 (SD turbodiesel) e 184 cv (benzina), le cui velocità massime sono rispettavete di 200 e 217 km orari. Su tutte le varianti il cambio manuale a 6 marce può essere sostituito, in opzione, dall'automatico con lo stesso numero di rapporti, mentre la trazione integrale è disponibili con tutte le variante, ad eccezione della Cooper a benzina.
Su misura. Come tutte le Mini, anche la Paceman gode di possibilità di personalizzazione quasi illimitate grazie al ricco catalogo di vernici esterne, rivestimenti interni, serigrafie da applicare sul cofano o sul tetto. Tra gli optional figurano i fari adattivi allo xeno, il sensore pioggia, il rilevatore di distanza in fase di parcheggio, il tetto in vetro ad azionamento elettrico, il sistema di navigazione e tutte le funzioni di infotainment alle quali il sistema Mini Connected garantisce l'accesso.
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