Hamilton: «Mi piacerebbe moltissimo lavorare con Newey in Ferrari. È in cima alla mia lista»
A Miami tutti su Newey, il Cavallino e Aston in pole. L'Alpine ha ufficializzato l'arrivo dell'ex Ferrari David Sanchez
Ferrari rossa e azzurra, svelata la livrea della monoposto che correrà nel Gp di Miami
«La Ferrari è la storia e quel suono unico...». Parola di Jannik Sinner che oltre alla festa a San Siro per Milan-Borussia Dortmund di Champions League, si è concesso un altro giorno da ricordare. Il numero 4 del mondo, il tennista più amato dai tifosi nel 2023, ha varcato per la prima volta i cancelli di Maranello, quartier generale del Cavallino Rampante.
«Sia il tennis che l’automobilismo sono considerati sport individuali, perché in campo o sulla monoposto si è soli - ha detto Sinner - Ma per ognuno di noi è fondamentale avere alle spalle una squadra che lavori in armonia per il raggiungimento di un obiettivo. E i sacrifici che fanno i componenti del team sono gli stessi di chi gioca o chi guida. In alto si arriva solo insieme, da soli non si va lontano».
Nel corso della visita, l’altoatesino ha incontrato il Ceo Benedetto Vigna e il team Principal della Scuderia di Formula 1 Fred Vasseur. Il factory tour ha incluso una visita al Reparto Classiche e un giro a bordo della SF90 Spider Assetto Fiorano con il responsabile dei collaudatori Raffaele De Simone. Partner della Formula 1 per il 2024, Sinner ha assorbito la passione per i motori dal padre e dal nonno. In pista, ha detto, «mi sono sentito avvolto dalla vettura, come se fosse un’estensione del mio corpo. Un pò come la racchetta: solo decisamente più grande...».
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