Il parco circolante

Parco circolante, boom di auto ibride ed elettriche ma il rinnovo è ancora lontano

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Le auto ibride ed elettriche piacciono sempre più agli italiani, tanto da rappresentare una quota predominante delle vendite di vetture nuove, che superano così il 40%. Eppure i dati ACI sul parco circolante nel 2021 elaborati da AutoScout24 danno una doppia fotografia. Da un lato il quasi raddoppio delle vetture ibride ed elettriche in circolazione, con l’aumento del 93% rispetto all’anno precedente. Dall’altro, su 40 milioni di autovetture solo una minima parte è ibrida o elettrica (2,9%), mentre tre vetture su dieci, pari a oltre 11,3 milioni di vetture, sono Euro 3 o al di sotto. Un parco circolante inquinante che non rispecchia il trend green attuale e che probabilmente richiederà anni per un rinnovo radicale. Rispetto al passato sono stati fatti piccoli passi in avanti, ma ancora insufficienti considerando anche l’età media elevata.

Sicuramente nei prossimi anni la spinta del nuovo, se adeguatamente supportato dagli incentivi, avrà un ruolo importante nel processo di svecchiamento, ma anche il mercato dell’usato può dare un contributo significativo alla riduzione dell’impatto ambientale. Non solo prendendo in considerazione le ibride ed elettriche, ma anche i modelli a benzina e diesel più recenti. Per Sergio Lanfranchi, del Centro Studi di AutoScout24 “Il cambiamento può essere sostenuto anche dall’offerta di auto usate di nuova generazione presente sul web. Un parco auto digitale, veloce e facilmente accessibile, che offre un’ampia gamma di autovetture di qualità per tutti i budget. Senza contare la disponibilità immediata, un netto vantaggio rispetto al mercato del nuovo penalizzato dalla crisi dei microchip”.

Ritornando all’analisi, la situazione non è però uguale in tutta la penisola. Sul fronte delle ibride ed elettriche, le uniche due regioni virtuose sono la Valle d’Aosta e il Trentino-Alto Adige, dove circolano rispettivamente l’8,7% e l’8,1% sul totale autovetture nel territorio. Un dato ben al di sopra della Campania, dove rappresentano solo lo 0,9%. Cambiando prospettiva e considerando le auto più inquinanti, ovvero con una classe Euro 3 o inferiore, è il sud Italia a detenere la situazione più complessa. In Sicilia, Calabria e Campania, ad esempio, il tasso di vetture obsolete supera la soglia del 40%.

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Martedì 12 Aprile 2022 - Ultimo aggiornamento: 11:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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