La nuova Dacia Jogger

Jogger, la familiare versatile come un Suv. Tanta sostanza, zero fronzoli, il crossover Dacia risponde alle necessità più diverse

di Sergio Troise
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Se la misurazione del QI (quoziente d’intelligenza) venisse applicata anche alla scelta dell’auto, con ogni probabilità vincerebbero gli acquirenti di vetture Dacia. Non che gli altri siano tutti scemi, per carità, ma semplicemente perché le auto della casa rumena di proprietà Renault potranno avere pure qualche limite (nessuno è perfetto) ma rappresentano sicuramente il miglior compromesso tra valori quasi sempre agli antipodi. La prova più recente sta nella Jogger, l’ultima arrivata nella gamma, che rompe gli schemi tradizionali proponendosi, a prezzi accessibili, come un moderno MPV (Multi Purpose Vehicle), ovvero una versatile auto per famiglia con le misure compatte di un segmento C, l’abitabilità di una multispazio a 5 o 7 posti, il volume di carico di una station wagon e le caratteristiche di un crossover. Quanto alla capacità di contenere consumi ed emissioni, propone per ora l’alimentazione a GPL in alternativa alla tradizionale motorizzazione a benzina, ma entro fine anno arriverà anche una più evoluta versione ibrida. Il tutto a costi da citycar: si parte da 14.650 euro (+750 per i 7 posti) e si arriva, per il top di gamma, a 18.350.

In casa Dacia paragonano la nuova Jogger al famoso coltellino svizzero, immagine che illustra bene la capacità dell’auto di prestarsi a molteplici usi. Come? Sfruttando ciò che… c’è già in cantina. Il progetto nasce infatti sulla supercollaudata piattaforma CMF-B, la stessa della Dacia Sandero e delle Renault Clio e Captur. Lunga poco più di 4 metri e mezzo (4.547 mm) l’auto ha un passo di 2,90 metri, che è garanzia di spazio record nell’abitacolo. I sedili della seconda fila offrono la stessa altezza di seduta degli anteriori e grazie al meccanismo di ribaltamento rendono agevole anche l’accesso alla terza fila, dove trovano posto due adulti. In funzione della sicurezza ci sono poi 6 airbag e gli attacchi Isofix.

Interessante anche notare che il volume del vano bagagli è di 710 litri nella configurazione a 5 posti e di 160 litri in quella a 7, ma se si abbattono gli schienali delle sedute posteriori il volume di carico raggiunge 1819 litri, che diventano addirittura 2.094 smontando il divanetto ribaltabile 60/40 e ottenendo una lunghezza utile di 2 metri. Se non bastasse, nell’abitacolo vi sono vani per 23 litri e tavolini ripiegabili dietro lo schienale dei sedili anteriori.

Sul piano estetico viene privilegiato un family feeling fondato su semplicità e robustezza. Tra gli elementi di distinzione figurano la firma luminosa a Y, i Led, la nuova griglia sul frontale e i muscolosi parafanghi anteriori. Su alcuni allestimenti ci sono anche protezioni in più che esaltano l’aspetto offroad della vettura senza tuttavia cambiare l’altezza da terra, che è di 20 cm. In funzione della praticità, si fanno notare (e apprezzare) le barre portatutto modulari, con parti che si aprono a 90 gradi per trasformarsi in portapacchi. Altri elementi specifici sono la linea dei finestrini posteriori sfalsata di 40 mm e i gruppi ottici posteriori a sviluppo verticale per rendere più largo il portellone.

Tra le dotazioni di serie non manca un sistema di connettività essenziale con supporto per smartphone e display digitale TFT da 3,5 pollici. Ma per l’infotelematica sono tre i livelli previsti, e il più ricco prevede un sistema con schermo da 8 pollici, la navigazione, l’aggiornamento over the air e Android Auto e Carplay senza cavo. Già l’entry level offre equipaggiamenti utili come i comandi al volante del regolatore e limitatore di velocità e l’accensione automatica dei fari. Tra gli optional, i sedili anteriori riscaldabili, la climatizzazione automatica, la chiave elettronica con apertura del bagagliaio da remoto, il freno di stazionamento elettrico e il sensore di angolo morto. A seconda del livello di equipaggiamento, sono disponibili altre dotazioni come l’aria condizionata, i sensori di parcheggio, la retrocamera, l’assistenza alle partenze in salita, il sistema di frenata automatica e il sensore per l’angolo cieco. Più che una lista più o meno conveniente di optional, la filiazione italiana della Dacia propone comunque tre livelli di allestimento che semplificano la scelta: Essential, Comfort e Extreme.

Per tutte le Jogger è prevista, come detto, una motorizzazione 3 cilindri 1,0 litri turbo, abbinata al cambio manuale a 6 marce, che sviluppa 110 cv nella versione a benzina, 10 cv in meno in quella bifuel benzina-GPL. Le prestazioni sono identiche (velocità massima 185 km/h e 0-100 in 11 secondi) mentre variano consumi ed emissioni: nella versione a gas (più pesante di quasi 100 kg) la CO2 prodotta allo scarico cala da 127 a 119 gr/km, mentre i consumi aumentano da 5,6 a 7,7 litri; in compenso il gas costa circa il 40% in meno e cresce l’autonomia: grazie ai due serbatoi, uno per la benzina da 50 litri, l’altro per il gas da 40, con la Jogger si percorrono oltre 1000 km senza fare rifornimento.

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Martedì 12 Settembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 13-09-2023 10:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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