La nuova Maserati Grecale

Grecale, soffia impetuoso il vento Maserati. Prima della classe per comportamento dinamico sia in termini di guidabilità che maneggevolezza

di Giampiero Bottino
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Freddo e talvolta impetuoso d’inverno, tiepido e carezzevole quando la stagione volge al bello. È il Grecale, il vento che soffia da nord-est sul Mediterraneo e che ha fornito il nome all’ultima nata di casa Maserati, di cui esprime alla perfezione una doppia anima: quella tutta grinta legata ai 530 cv messi a disposizione dal V6 3.0 Twin Turbo della Trofeo, la versione più performante, e quella meno estrema che, pur non rinunciando alla sportività, ripropone la vocazione del Tridente per le grandi viaggiatrici frutto di un cocktail tutto italiano di stile raffinato, lusso e comfort.

Questa filosofia ispira le versioni GT e Modena che condividono il 4 cilindri 2.0 (ma declinato nelle potenze di 300 e 330 cv rispettivamente) e la tecnologia mild-hybrid a 48 Volt e che nella prova su strada hanno dimostrato non solo un eccellente equilibrio dinamico, ma anche la capacità di combinare al meglio la funzionalità e i contenuti emozionali, soddisfacendo le esigenze di chi quando si mette al volante non disdegna la guida brillante e le sensazioni forti.

Emblematico di questa versatilità di utilizzo è lo slogan «The everyday exceptional» (L’eccezionale quotidiano) scelto per etichettare la nuova Grecale che si inserisce nella categoria dei Suv, oggi preferita a tutte le latitudini e da tutte le categorie di clienti, compresi i frequentatori abituali della fascia più alta ed esclusiva del mercato. Un’appartenenza certificata dalle proporzioni e interpretata secondo i dettami del nuovo corso stilistico del brand inaugurato due anni fa dalla super sportiva MC20, ovviamente rivisitati per adeguarli alle esigenze di un modello a ruote alte che all’occorrenza deve destreggiarsi con disinvoltura anche su terreni problematici.

Anche se nel listino si colloca al di sotto della più grande e costosa Levante, la nuova arrivata – lunga 4.846 mm – ha poco da invidiare alla sorella maggiore in termini di spazio a disposizione dei passeggeri e dei bagagli. Merito di un’architettura razionale che sottolinea la modernità del progetto e consente alla Grecale di rivendicare il titolo di “best in class” per quanto riguarda l’abitabilità e il comfort, che come abbiamo rilevato durante il test sono davvero al di sopra di ogni sospetto e sono certificati anche dal 99 percentile di accoglienza che vale per tutti i sedili, anteriori e posteriori. Generosa anche con i bagagli, la Grecale Trofeo riserva loro un vano da 570 litri, che cala a 535 litri nel caso delle ibride che devono fare spazio alla batteria.

Le ambizioni da prima della classe non si fermano all’ergonomia, ma coinvolgono anche il comportamento dinamico sia in termini di guidabilità e maneggevolezza – nonostante la taglia comunque importante, la Grecale ha esibito un’apprezzabile agilità – sia sul piano delle prestazioni pure che nel caso della Trofeo si collocano ai vertici della categoria sia per l’accelerazione 0-100 in 3,8 secondi, sia in termini di velocità di punta grazie ai 285 km orari propiziati dal 6 cilindri della famiglia Nettuno che sfrutta una tecnologia ereditata dalla Formula 1. Quanto a performance, non sfigurano comunque né la GT, né la Modena. Entrambe raggiungono i 240 km orari, mentre impiegano rispettivamente 5,6 e 5,3 secondi per raggiungere i 100 orari con partenza da fermo.

A proposito di prestazioni, ad accentuare il temperamento delle versioni Trofeo e Modena concorre anche l’intervento sulla carreggiata posteriore, aumentata di 34 mm rispetto alla GT, mentre il pilota può adattare assetti e comportamenti ai propri gusti e alle diverse condizioni di guida scegliendo tra le posizioni Comfort, GT, Sport e Off-road (non dimentichiamo che si parla di un “vero” Suv a trazione integrale) alle quali, ma soltanto nel caso della Trofeo, si aggiunge la modalità Corsa.

Nell’abitacolo si fanno notare ben tre display di dimensioni importanti: davanti al pilota c’è il quadro strumenti digitale configurabile da 12,3 pollici, mentre a centro plancia c’è quello di identiche dimensioni – il più grande mai proposto su una Maserati – del sistema di infotainment sotto il quale si trova un display più piccolo (8,8 pollici), definito “comfort” e riservato alla gestione del riscaldamento e di altre funzioni secondarie. 

Una soluzione insolita, anche se non del tutto inedita, che fa il paio con un’altra idea originale come l’inserimento nella fascia che separa i due schermi sovrapporti di quattro pulsanti che, sostituendo la classica leva, consentono di selezionare direttamente le varie posizioni del cambio automatico (Parking, Retro, Neutral e Drive/Manual) riconoscibili per le iniziali serigrafate sul relativo interruttore.

Questa scelta ha consentito di “ripulire” dai comandi meccanici (che invece pullulano sulle razze del volante) il tunnel centrale, rendendo più agevole l’accesso sia al capiente vano portaoggetti con apertura a doppio battente posizionato davanti al bracciolo, sia al vicino alloggiamento destinato alla ricarica wireless dello smartphone.

Le tre Grecale a listino – alle quali nel 2023 si aggiungerà la Folgore, la prima Maserati 100% elettrica che porta al debutto l’etichetta riservata alle future versioni a elettroni dei vari modelli del Tridente – sono proposte con prezzi che partono da 74.470 euro per la GT, da 85.200 per la Modena e da 110.940 nel caso dell’esuberante Trofeo. L’avvio delle consegne è previsto nel secondo semestre di quest’anno.

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Sabato 27 Agosto 2022 - Ultimo aggiornamento: 14:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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