LIGNANO - «Ho parcheggiato la macchina coprendola con un telo per proteggerla dalla resina dei pini e sono stato multato perché avevo coperto la targa: colui che ha redatto il verbale, però, l’ha riportata correttamente sulla multa, scostando agevolmente il telo». È questa la "denuncia sociale" di Maurizio, un automobilista di Magnago che è solito passare le ferie in quel di Lignano Sabbiadoro e che, avendo lasciato per due giorni la propria auto coperta, ha trovato sul cofano il temibile "foglietto rosa". Una multa, seppur di importo contenuto (29,40€), che non è andata giù al cittadino in vacanza.
Lo sfogo
La rabbia è causata da un mancato buon senso da parte dell'Amministrazione Comunale: «Non contesto che la targa fosse coperta, ma è scorretto perché si poteva benissimo controllare. Tuttavia - precisa Maurizio - pagherò subito la multa per evitare trafile». Il caso non è isolato e non è il primo neanche a Lignano. Proprio alla fine del mese scorso, luglio 2023, era stato multato per la stessa infrazione, con lo stesso importo, un altro automobilista, che però aveva coperto l'auto per proteggerla dalla grandine. Anche per questo, al cittadino viene da pensare: «Si vuole far cassa, altrimenti si potrebbe essere più elastici - aggiunge l'automobilista di magnago - ci sono infrazioni molto più serie che spesso vengono lasciate andare, come la sosta nei parcheggi disabili o i monopattini che sfrecciano sui marciapiedi». Ma cosa dice in realtà, nello specifico, il codice della strada? Il tema è inquadrato nell'articolo 100, che però non parla esplicitamente di "copertura della targa in sosta", ma più generalmente recita, al comma 1: «Gli autoveicoli devono essere muniti, anteriormente e posteriormente, di una targa contenente i dati di immatricolazione». Inoltre, per essere estremamente precisi, al comma 10 spiega: «Sugli autoveicoli, motoveicoli e rimorchi è vietato apporre iscrizioni, distintivi o sigle che possano creare equivoco nella identificazione del veicolo».
La multa
È chiaro che, nei casi in questione, le targhe sono presenti, seppur sotto il telo, ma è anche vero che la targa coperta costituisce una sorta di "alterazione" per l'identificazione del mezzo. In sintesi, si tratta un'applicazione "rigida" ma comunque legittima del codice. È un po' come se venisse punito il gesto più che la sostanza, dato che basta sollevare il telo per scorgere la targa. «Siamo ormai all'estremo, verranno punite anche le intenzioni». Tuttavia, c'è da ricordare che, finché l’auto coperta da un telo è in sosta su un’area privata, non ci sono rischi. Al contrario, la sosta su strada pubblica è una delle fasi della circolazione stradale (art. 3 del CdS), pertanto valgono le stesse regole e obblighi delle auto che circolano su strada. La precauzione, dunque, non è mai troppa.