Un'area marina protetta

Al Nauticsud il rapporto tra diporto e ambiente: gozzi e fuoribordo a emissioni zero in primo piano

di Sergio Troise
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NAPOLI - Il rispetto dell’ambiente marino e la nautica sostenibile sono diventati temi centrali, impossibili da ignorare quando si parla di barche da diporto e di turismo nautico. Se ne è parlato diffusamente nel corso del 50° Nauticsud, nelle giornate dedicate agli Stati Generali della Nautica, in particolare nel convegno dedicato al rapporto tra diportismo e aree marine protette. Un rapporto complesso, che richiede la ricerca di equilibri non facili, soprattutto in certe aree come quelle della costa napoletana e flegrea che celano sott’acqua siti archeologici inviolabili, come ha ricordato il soprintendente all’archeologia, alle belle arti e al paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo, invitando le “controparti” (imprenditori della nautica e diportisti) a trovare il modo di dialogare nella ricerca di soluzioni condivise. “Nostro obiettivo – ha detto il soprintendente – non è proibire ma accompagnare le scelte, valutando insieme le soluzioni migliori nel rispetto delle leggi in vigore”.

Vedremo come si svilupperà il confronto, anche alla luce delle insistenti richieste degli operatori del settore nautico di apportare modifiche strutturali importanti all’antico porto di Mergellina, in modo da guadagnare spazio da dedicare alla pressante richiesta di posti barca. Intanto vale la pena segnalare l’impegno che sta mettendo il comparto nella progettazione di imbarcazioni e motori ecologici, in grado di ridurre l’impatto ambientale, e in alcuni casi di abbatterlo fino a zero.

Non molte, in verità, le novità di questo specifico comparto, tuttavia hanno recitato un ruolo significativo due gozzi a emissioni zero esposti sotto i riflettori del salone napoletano. Il più nuovo è il Solemio costruito a Villa Literno da Rega (lo stesso produttore dei gommoni Python) presentato al Nauticsud dalla Orange Yacht di Napoli. E’ un delizioso gozzetto in vtr di 6,70 metri dotato di un impianto E-Vision alimentato da batterie al litio, che consente di raggiungere una velocità massima di circa 7 nodi e di assicurare 20 miglia di autonomia navigando a circa 3 nodi. Il tempo per una ricarica da zero al 100% di energia è di tre ore.

La motorizzazione elettrica del Solemio viene fornita da Massimo Labruna, titolare di un’azienda con sede in Puglia specializzata nel campo delle energie alternative per la nautica. E a Labruna si deve anche la motorizzazione a idrogeno del Futura 2, gozzo di 7,60 metri costruito a Pozzuoli dal cantiere Venere e motorizzato con l’E-Vision made in Puglia, in questo caso alimentato da due fuel cell a idrogeno. La velocità massima è di 7 nodi e l’autonomia a 5 nodi è di circa 12 ore per un totale di 60 miglia nautiche.

Il Futura 2 era stato già visto al Salerno Boat Show di Marina d’Arechi, mentre il Solemio è stato presentato in anteprima assoluta al Nauticsud, dove ha suscitato molta curiosità. Molti visitatori si sono informati sulle caratteristiche e sul prezzo, che è stato fissato in 35.000 euro più IVA per la configurazione con consolle di guida, proposta in alternativa alla più economica versione con timone a barra. Al di là della versione a zero emissioni il Solemio è disponibile anche con motorizzazione entrobordo diesel o fuoribordo a benzina, in entrambi i casi con potenza di 40 cv (volendo anche 70).

Sul fronte dell’ecocompatibilità non mancano, al Nauticsud, proposte interessanti anche nel campo delle motorizzazioni fuoribordo. In prima linea il colosso Mercury, che ha messo in mostra il suo Avator 7.5, uno dei propulsori elettrici più all’avanguardia sul mercato. Ideale per piccoli tender, gommoncini o kayak, grazie ai 750 watt di potenza prodotti all’albero dell’elica (3 cv) garantisce un’accelerazione e una velocità paragonabili a quelle del fuoribordo Mercury FourStroke F3,5.

Tutti da scoprire i motori della serie e-propulsion di produzione cinese ma distribuiti in Italia con il marchio Selva (rappresentato al Nauticsud dal distributore per la Campania Mazzola). In primo piano il piccolo Elite 200 W proposto al prezzo di lancio di appena 1.100 euro, e l’X40, il primo motore di media potenza della gamma E-Propulsion, lanciato l’ottobre scorso e subito impostosi all’attenzione del mercato non solo per la potenza di 40 kW, ma anche per lo stile esterno e per il peso contenuto in meno di 100 kg. (99). Secondo il costruttore, l’autonomia su uno scafo a V in alluminio con 2 persone e 2 batterie da 10,2 kWh è di 22,3 miglia a piena potenza.

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Mercoledì 14 Febbraio 2024 - Ultimo aggiornamento: 19-02-2024 11:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA