Il nuovo piano di incentivi che stiamo mettendo a terra è «orientato soprattutto a modelli che si possono realizzare nel nostro Paese». Lo afferma il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, tornando a margine di un evento Fenapi sulle polemiche sugli incentivi con Stellantis. «Ci auguriamo che l’azienda risponda rispetto agli obiettivi che si è posta e che ha affermato in tutte le sedi, perché è chiaro che deve esserci un’adeguata risposta sul piano produzione di auto nel nostro Paese» o dal prossimo anno le risorse del fondo automotive «saranno destinati all’incentivo alla produzione e non al consumo».
Sono 5 miliardi e 300 milioni, in più anni di bilancio, che, in questo caso, «saranno destinati all’incentivo alla produzione e non al consumo. Non è possibile che l’incentivo vada in misura prevalente ad auto prodotte all’estero», ribadisce il ministro sottolineando che «il governo quello che dice, lo fa». Il nuovo piano di incentivi, presentato il primo febbraio, «è fatto in modo tale da sopperire a qualche carenza del precedente, per esempio per l’incentivazione dell’elettrico» e, spiega il ministro, ha tre direttrici «sostenibilità ambientale: rottamare le auto più vecchie. Sostenibilità sociale: aiutare chi non se lo può permettere. E sostenibilità produttiva: è orientato soprattutto a modelli che si possono realizzare nel nostro Paese».