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MARANELLO - Ferrari ha chiuso il terzo trimestre 2018 con un utile netto adjusted di 146 milioni di euro, in progresso del 5% rispetto allo stesso periodo del 2018. I ricavi del periodo sono stati pari a 838 milioni (+0,3%), quando l’ebitda (pari a quello adjusted) è stato di 278 milioni di euro (+5%) e l’ebit (pari a quello adjusted) di 203 milioni (+0,4%). L’utile netto del terzo trimestre è balzato del 105% a 287 milioni di euro, per effetto del Patent Box. Le consegne di vetture sono state di 2.262 unità (+11%).
I risultati del terzo trimestre sono inferiori alle attese degli analisti. Nei nove mesi, i ricavi netti sono stati di 1,575 miliardi di euro (-0,1%), l’ebitda adjusted di 840 milioni (+8%), l’ebit adjusted di 630 milioni (+8%), con l’utile netto adjusted di 454 milioni (+14%) e l’utile netto di 596 milioni (+49%). Le consegne di vetture sono salite del 7% a 6.853 unità. L’indebitamento industriale netto al 30 settembre è di 372 milioni di euro, in miglioramento dai 473 milioni a fine 2017. Escludendo il riacquisto di azioni proprie l’indebitamento industriale netto è di 342 milioni di euro.
Ferrari conferma gli obiettivi già indicati per il 2018: consegne oltre 9.000 unità incluse le supercar, ricavi netti maggiori di 3,4 miliardi di euro, ebitda adjusted maggiore o uguale a 1,1 miliardi, indebitamento industriale netto inferiore a 350 milioni inclusa una distribuzione dei dividendi ai possessori di azioni ordinarie e esclusi potenziali riacquisti di azioni. Spese in conto capitale pari a 650 milioni.
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