Angelo Sticchi Damiani, Presidente ACI

Sticchi Damiani presidente dell'Aci: «Soddisfatti per la sentenza del Tar, ora serve tutelare le vere auto storiche e rottamare le vecchie»

di Angelo Sticchi Damiani
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Anche il presidente dell'Aci Angelo Sticchi Damiani ha espresso il suo parere sulla nuova situazione del traffico in città dopo la recente sentenza del TAR del Lazio che ha stabilito che i veicoli storici possono tornare a circolare. Qui di seguito le sue parole relative al pronunciamento dei giudici amministrativi:

«Aci ad Aci Storico esprimono la propria soddisfazione per la sentenza del TAR n. 15408/2023 del 18 ottobre, che ha consentito di rimuovere il divieto di accesso nella zona verde e nel Centro Storico di Roma, ai veicoli di interesse storico e collezionistico. Abbiamo partecipato attivamente alle interlocuzioni che il Comune di Roma ha sempre garantito a tutti i soggetti  interessati da questo problema, dunque non possiamo che essere soddisfatti dall'esito di questa vicenda. Ma riteniamo altresì giusto evidenziare che, nonostante la estrema correttezza della sentenza che ha giustamente applicato la normativa attuale (articolo 60),  si inneschi -di fatto- un meccanismo che genera alcune incongruenze. Innanzitutto, che i possessori di auto oltre i 30 anni, debbano comunque avere un certificato di rilevanza storica nonostante che questo sia sostanzialmente inutile dal momento che l'eta del veicolo già consente di ritenerle addirittura vetture storiche, più che di interesse storico. Questa conseguenza nasce da un problema annoso e già più e più volte evidenziato in ogni sede possibile. Ovvero l'assoluto anacronismo dell'art 60, redatto oltre 31 anni fa e che risulta purtroppo ad oggi completamente inadatto a fotografare la reale entità del motorismo storico italiano, ben più che centuplicato nei numeri.

Inoltre, resta singolare che vetture di venti anni possano essere considerate di interesse storico "se ben conservate" seppure tra esse risultino VW Golf, Ford Fiesta, Fiat Punto e finanche veicoli commerciali. Davvero appare difficile scorgere in questa prospettiva la reale volontà di tutelare il valore storico e culturale delle vetture d'epoca. Al contrario le vetture ventennali, salvo le eccezioni individuate tramite la lista di salvaguardia, in quanto realmente di valore ed interesse storico, dovrebbero essere semplicemente rottamate. Il nostro Paese infatti ha l'età media del parco circolante più avanzata d'Europa, la nostra priorità -proprio nel bel mezzo di una spinta mondiale per una mobilità più sostenibile- deve essere quella di svecchiarlo con urgenza, eliminando vetture euro 0,1,2,3 e non quella di lasciarle circolare liberamente, magari con escamotage che fanno l’interesse sopratutto di chi rilascia il certificato. E questa rottamazione cosi urgente, va supportata con ogni mezzo ed incentivazione possibile, pianificando anche, come stiamo facendo come ACI, forme di ‘’leasing sociale’’. Perchè nessuno deve rimanere indietro. E sarebbe davvero singolare che proprio l' Italia, patria delle eccellenze motoristiche, finisse per essere l' unico Paese d'Europa, che anziché incentivare lo svecchiamento del parco circolante, finisse per incentivare la circolazione dei veicoli più vecchi, inquinanti e insicuri».


Angelo Sticchi Damiani
Presidente ACI 

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Giovedì 19 Ottobre 2023 - Ultimo aggiornamento: 21-10-2023 17:32 | © RIPRODUZIONE RISERVATA