ROMA - In Italia più della metà delle auto in circolazione è stata immatricolata dopo il 2006 (Euro 4 o superiore). Secondo quanto emerge da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec su dati Aci, le auto Euro 4, Euro 5 ed Euro 6 rappresentano infatti il 58,5% del totale del parco circolante, un dato molto interessante se si considera che nel 2011 la quota di tali vetture era pari al 42,1% del totale. Negli ultimi cinque anni, quindi, l’incidenza delle auto di categoria Euro 4 o superiore sul totale del parco circolante è cresciuta di ben 15,6 punti percentuali indicando una tendenza allo svecchiamento del parco circolante.
A fronte dell’aumento della quota complessiva delle auto di categoria Euro 4 o superiore, si è registrata una diminuzione della quota di auto fino alla categoria Euro 3 compresa, ovvero vetture che hanno più di 11 anni di età e quindi possiedono livelli di inquinamento (e di sicurezza) molto lontani dai modelli di più recente produzione (dal 57% del totale del 2011 al 41,5% del totale del 2016). In particolare, vi è stata una diminuzione più consistente della quota di vetture Euro 2 ed Euro 3 rispetto alle auto appartenenti alle categorie Euro 0 ed Euro 1. Esiste quindi, nonostante i buoni propositi, la necessità di rinnovare il parco soprattutto attraverso la sostituzione delle auto più vecchie, tallone d’Achille del parco circolante sulle strade italiane.
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