La Toyota Prius plug-in

Uno per 100, Toyota lancia la plug-in della Prius, l’ibrida che fa 100 km con un litro

di Nicola Desiderio
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PARIGI - Alla Toyota non piacciono le cose facili. La Prius ad esempio: dopo il debutto della quarta generazione, tutti aspettavano la versione plug-in come quella con lo sportellino per la ricarica e una scritta in più. Ed invece a Parigi ci siamo ritrovati un’auto dalla veste sorprendentemente diversa, quasi aggressiva e con una scheda tecnica capace di alzare un’altra volta l’asticella delle ibride ricaricabili, una tecnologia introdotta dalla stessa Toyota, ma poi inspiegabilmente rimasta confinata a questo modello proprio mentre i concorrenti, soprattutto i tedeschi, cominciavano a farla propria.

La Prius plug-in però si rimette di fronte a tutti e si presenta con un dato (provvisorio) stupefacente: 1 litro/100 km pari a 22 g/km, record assoluto per un’auto capace di portare comodamente 5 persone più i bagagli. Il dato naturalmente si riferisce ai primi 100 km percorsi con la batteria completamente ricarica, ma questo non toglie nulla alla sua eccezionalità, frutto di una base eccellente – la Prius normale dichiara 3 litri/100 km e 70 g/km di CO2 – e di un lavoro di affinamento che porta l’efficienza della giapponese a livelli mai raggiunti, in un una veste che è un po’ meno futuristica della sorella senza spina.

Il frontale infatti abbandona i fari a boomerang, i parafanghi presentano tagli profondi sui lati e infine la coda, al posto dei due filiformi gruppi ottici verticali, ne mostra uno unico che disegna, insieme al lunotto, un avvallamento al centro e ai lati ha uno sviluppo marcatamente tridimensionale. Per diminuire il peso, sono stati utilizzate parti in alluminio e materiale composito. Sostanzialmente identico a quello della Prius normale il sistema ibrido con motore 1,8 litri a ciclo Atkinson ed elettrico, leggermente diversa invece la trasmissione, dotata di rinvio, attraverso una frizione, al generatore per sfruttare quest’ultimo anche come motore di spinta anche se la potenza massima erogata dal sistema rimane invariata (122 cv) e dunque anche le prestazioni (180 km/h, 0-100 km/h in 10 secondi).

La batteria agli ioni di litio da 8,8 kWh è raddoppiata nella capacità rispetto alla precedente Prius plug-in, è più potente dell’83%, ma il peso è aumentato solo del 50% fino a 120 kg e il suo volume è passato da 87 a 145 litri, un aumento ancora una volta più contenuto (+66%) rispetto all’incremento delle prestazioni fornite, ma comunque tale da restringere il volume del bagagliaio da 502 a 350 litri. Dulcis in fundo, i tempi di ricarica sono più rapidi del 65%: 2 ore con la presa Type II Mode III Mennekes e 3 ore e 10 minuti dalla presa domestica. Notevolmente ampliato anche l’utilizzo in modalità elettrica.

La nuova Prius Plug-in infatti raggiunge 135 km/h e riesce a percorre oltre 50 km senza emettere un solo grammo di CO2 facendo un bel passo avanti rispetto agli 85 km/h e ai 25 km della precedente. E questo grazie anche alla climatizzazione a pompa di calore, tecnologia già da tempo utilizzata per gli impianti domestici, e ai pannelli fotovoltaici inseriti sul tetto, in grado di regalare 5 km di autonomia a km zero per ogni ricarica e 1.000 km all’anno. L’energia solare però in questo caso non va nella batteria ibrida, ma in quella incaricata di alimentare i servizi di bordo. L’arrivo è previsto entro la prima metà del 2017.
 

 

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Giovedì 3 Novembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 21:19 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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