La nuova Porsche Panamera

Porsche Panamera, l'ammiraglia sportiva che ama viaggiare nel comfort

di Nicola Desiderio
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MONACO – Nome Panamera, cognome Porsche, è stata venduta in 150mila unità dal 2009 (6.700 in Italia) e oggi arriva alla seconda generazione, destinata a ridefinire ancora una volta il significato di berlina sportiva, laddove entrambi i termini sono importanti per quella che è di fatto l’ammiraglia della casa di Zuffenhausen. Dopo la presentazione statica e il primo assaggio in pista arricchito da un succoso seminario tecnico, è il momento finalmente di guidarla su strada in attesa del debutto al Salone di Parigi all’inizio di ottobre e alle prime consegne per i primi giorni del mese successivo.

Cinque metri di vera Porsche. La nuova Panamera è lunga 5 metri e 5 centimetri, è basata sulla piattaforma MSB del gruppo Volkswagen e ha una scocca mista in acciaio e alluminio, materiale del quale, per la prima volta su una Porsche, è costruita l’intera carrozzeria. Il peso è rimasto lo stesso, ma con 70 kg in più di contenuti. Nel segno dell’evoluzione, come da tradizione lo stile, mantenendo gli elementi tipici del marchio come il cofano più basso dei parafanghi anteriori, quelli posteriori bombati e la finestratura laterale a mezzaluna. Anche qui arriva la firma luminosa a 4 punti per i fari e le luci posteriori, quest’ultime unite da una barra luminosa che reca la scritta Porsche, come sulle 718. Migliorate le proporzioni: lo sbalzo più corto, il passo più lungo di 3 cm e un miglior raccordo tra tetto, montante e coda creano un insieme sicuramente più armonico grazie al quale si riesce ad ottenere maggiore abitabilità e accessibilità e anche un bagagliaio più ampio (495-1.304 litri) con la funzionalità dello schienale 40/20/40. Impeccabili come sempre la finitura, i materiali e la cura realizzativa.

Più schermi e meno pulsanti. Interessante anche l’evoluzione voluto dai tecnici tedeschi per l’abitacolo, in particolare per la plancia. La strumentazione infatti ha il contagiri analogico al centro e due display da 7” ai lati che riproducono due quadranti ciascuno, al centro c’è un enorme schermo a sfioramento da 12,3 pollici e il tunnel mantiene solo una manopola, una rotella e 4 cursori sostituendo tutti gli altri pulsanti con una superficie nero lucida dotata di tasti nascosti. Innovativo il menu e avanzata la connettività con Apple Carplay, sim integrata e possibilità di integrare il sistema con altre app. A richiesta anche un sistema di intrattenimento posteriore che funzionano su sistema operativo Android, con 32 GB di memoria flash e due schermi a sfioramento da 10 pollici provvisti anche di telecamere per videochat. Per gli impianti audio si va da quello standard da 150 Watt, al Bose da 710 Watt e 14 altoparlanti fino al Burmester da 1.455 Watt e 20 altoparlanti. La dotazione di sicurezza prevede 8 airbag, mantenimento attivo della corsia, cruise control con assistenza alla frenata autonoma e l’InnoDrive, che tiene conto anche dei limiti e dei percorsi per migliorare l’efficienza. Per avere il massimo della visibilità la notte ci sono i fari a matrice di Led e il sistema di visione notturna a raggi infrarossi.

Ha i turbo dentro (le bancate). Molte le novità per la meccanica, con tre motori al lancio. Si parte dal V6 biturbo 2,9 litri da 440 cv e 550 Nm di coppia (289 km/h, 0-100 km/h in 4,2 s.) della Panamera 4S, poi c’è il V8 4 litri della Turbo da 550 cv e 770 Nm (306 km/h, 0-100 km/h in 3,8 s.) e 4S Diesel, anche lei con un V8 4 litri da 422 cv e 850 Nm con prestazioni (285 km/h, 0-100 km/h in 4,5 s.) che ne fanno l’auto a gasolio più veloce del mondo e ha ovviamente i consumi più bassi (6,8 litri/100 km pari a 178 g/km di CO2), ma anche le altre sono migliorate di almeno un litro ogni 100 km. Tutti hanno due turbo, piazzati tra le bancate a 90 gradi, ma mentre i due motori a benzina hanno la sovralimentazione in parallelo (uno per ogni bancata), il diesel ce l’ha sequenziale con l’attivazione del turbo più grande attraverso il variatore di alzata sul lato di scarico che apre il secondo condotto oltre i 2.500 giri. Tutti sono accoppiate alla trazione integrale e al nuovo cambio PDK doppia frizione a 8 rapporti. Le sospensioni hanno ammortizzatori a controllo elettronico, molle pneumatiche tricamera e barre antirollio attive, in più ora ci sono anche le 4 ruote sterzanti.

Animale da pista o da autostrada. Una miscela tecnica che promette, al di là dei fatti numerici davvero scintille, anche perché la Panamera Turbo ha girato al Nurburgring in 7’38” stabilendo il nuovo record per le berline 4 porte. A stupire della tedesca è la capacità di contemplare comfort e sportività, toccando estremi ancora più distanti anche attraverso il nuovo pacchetto Sport Chrono Plus che comprende il nuovo manettino sul volante su 4 posizioni e il pulsante Sport Response, che consegna nelle mani del pilota il massimo della vettura per 20 secondi. Con la Panamera si viaggia come su una vera berlina di lusso, ma non appena si tratta di fare le curve e premere l’acceleratore, si trasforma in una sportiva vera. Incredibile per un’auto da 2 tonnellate la precisione in inserimento, di tenere la curva e poi la capacità di scaricare a terra tutta la forza dei motori. Sulla Turbo viene fuori più la vena corsaiola, sulla Diesel invece più quella da Gran Turismo, ma in entrambi i casi si ha la sicurezza di avere tra le mani un’auto in grado di regalare grandi soddisfazioni, velocissima eppure straordinariamente comoda e sicura anche grazie a freni eccezionali, soprattutto se si sceglie l’impianto con dischi carboceramici, davanti con dischi da 410 mm e pinze da 10 pistoncini.

Pronta per diventare “famigliare”. La Panamera vola alto anche nel listino: va infatti dai 117.362 euro della 4S fino ai 158.354 euro della Turbo con la previsione di togliersi altri legittimi capricci che una vettura come questa richiede, per essere personalizzata secondo i propri gusti. E la scelta per chi desidera una Porsche Panamera è destinata ad allargarsi presto con altri motori, anche ibridi plug-in e altre varianti di carrozzeria come quella a passo lungo e quella inedita shooting brake denominata Sport Turismo.
 

 

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Domenica 11 Settembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 27-09-2016 14:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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