La rinnovata Porsche Panamera

Panamera, Porsche evolve il salotto volante: più comfort, lusso e prestazioni

di Nicola Desiderio
  • condividi l'articolo

MONACO DI BAVIERA - Nel 2009 rispose a una domanda: può un’ammiraglia essere Porsche? La risposta fu la Panamera, una specie di 911 con 4 porte, che in 7 anni ha collezionato 150 clienti (6.700 in Italia) e oggi giunge alla seconda generazione per rispondere in modo ancora più esauriente a quella che i filosofi chiamano un’aporia, ovvero una sintesi che logicamente appare impossibile già in partenza. E invece la nuova Panamera promette ancora di più e affida questo messaggio innanzitutto a uno stile nel segno dell’evoluzione, ma più armonico e convincente, e condito di elementi già visti sulle altre giovani sorelle come i gruppi ottici con firma luminosa a 4 punti e quelli posteriori uniti da una banda luminosa che reca, offrendola trionfante allo sguardo, la scritta Porsche. Dentro lo spazio è migliorato, anche per i bagagli (495-1.304 litri) con lo schienale posteriore organizzato ancora come due sedili di guida singoli, ma dotato ora di ribaltamento 40/20/40. Completamente differente invece la plancia.

Niente paura: la chiave rimane a sinistra come su ogni Porsche, ma sparisce la manopola delle luci, la strumentazione di analogico mantiene il solo contagiri al centro e gli altri 4 quadranti “fisici” sono sostituiti da 2 display da 7 pollici configurabili; infine lo schermo al centro è da ben 12,3 pollici e la consolle fa piazza pulita delle decine di comandi lasciando solo 4 cursori e alcuni pulsanti celati sotto la superficie nero piano. Come sempre, impeccabili la cura costruttiva e la scelta di tinte e materiali, ma anche l’audio e la connettività non sono da meno: per il primo il vertice è costituito dall’impianto Burmester da 1.455 Watt e 20 altoparlanti, per la seconda siamo ai massimi livelli con la possibilità di dialogare con la vettura anche in remoto.

Per la sicurezza, il dosaggio dei dispositivi di assistenza deve essere attento, ma il cruise control adattativo è corredato di funzioni ormai indispensabili per una gran turismo come la frenata autonoma, l’assistente al traffico fino a 60 km/h (grazie anche al mantenimento attivo della corsia) e, l’InnoDrive ovvero l’adattamento della velocità in base alla lettura dei segnali stradali e alla cartografia della navigazione per ottimizzare l’efficienza

La Panamera promette, a questo proposito, consumi inferiori fin del 16% nonostante il peso sia rimasto lo stesso. In realtà, sono stati tolti 70 kg per far posto a nuovi contenuti e a questo hanno contribuito una scocca in acciai speciali, magnesio e alluminio, metallo del quale è fatta interamente la carrozzeria. Trattasi di una prima assoluta per una Porsche, ma la Panamera ne ha molte altre a cominciare dall’autotelaio dove il connubio tra sospensioni a controllo elettronico con molle pneumatiche tricamera e barre antirollio attive, trazione integrale e 4 ruote sterzanti, pone le basi per un comportamento stradale degno della schiatta di Zuffenhausen, come dimostra il 7’38” al Nürburgring, nuovo record per vetture 4 porte, un tempo che fa invidia anche a qualche 911 dei giorni nostri.

Il tutto sta sotto il pieno controllo del guidatore attraverso il nuovo manettino sul volante – anche questo già visto su 911 e 718 – per la selezione delle 4 modalità di guida e il pulsante dello Sport Response, per avere 20 secondi di “fuori tutto” dall’intera vettura, sound, cambio e motore compresi. Anche qui il meglio è d’obbligo e sulla Panamera debutta il nuovo PDK a 8 rapporti che sarà accoppiato a tutti i propulsori, tutti con doppio turbocompressore alloggiato al centro delle bancate: il V6 2.9 della 4S da 440 cv e (289 km/h, 0-100 in 4,4 s.), il V8 4 litri della Turbo da 550 cv (306 km/h, 0-100 km/h in 3,8 s.) e il pari cilindrata da 422 cv della 4S Diesel (285 km/h, 0-100 km/h in 4,5 s.) che ne fa l’auto a gasolio più potente e veloce del mondo. La sua forza principale è la coppia di 850 Nm tra 1.000 e 3.250 giri che fanno giochi di prestigio con quasi 21 quintali di macchina e sono l’ideale per chi userà la Panamera come auto per viaggiare, anche per i consumi.

La Turbo si deve “accontentare” di 770 Nm, ma con 75 kg in meno, più cavalli e l’accompagnamento di un sound da brivido, ricorda in modo puntuale la sua discendenza. In ogni caso quello che colpisce della tedesca è la capacità di impersonare alla perfezione la sua doppia natura: una berlinona veloce, sicura e insospettabilmente confortevole oppure una sportiva che, alla prima curva, sembra avere una fila di sedili e un metro in meno tanta la prontezza di inserimento, la precisione e l’efficacia con la quale si muove sul misto. La nuova Porsche Panamera arriva il 5 novembre e costa almeno 117.362 euro, tanto per cominciare: non solo per gli inevitabili optional, ma anche perché sono in arrivo la variante lunga, l’inedita Sport Turismo e altri propulsori dei quali due plug-in. Se poi saranno entrambi ibridi, ci vorrà poco per scoprirlo.
 

 

 

  • condividi l'articolo
Lunedì 10 Ottobre 2016 - Ultimo aggiornamento: 02:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti