La nuova generazione della Hyundai i30

Hyundai i30, la coreana all’europea è pronta sfidare il gotha del segmento C

di Sergio Troise
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FRANCOFORTE - Fortissimi con le citycar e i Suv/crossover, i coreani della Hyundai tornano alla carica nel segmento C, il più impegnativo del mercato, storicamente dominato da sua maestà la Golf e popolato da rivali agguerritissimi, come Ford (Focus), Opel (Astra), Renault (Megane), per non dire di Alfa Romeo (Giulietta) e Fiat (Tipo). Lo fanno con la i30, compatta due volumi giunta alla terza generazione (la prima nacque nel 2007, la seconda nel 2012), con contenuti totalmente nuovi in termini di stile, pianale, motori, connettività.
 

 

La nuova i30 del colosso coreano è una delle star annunciate del prossimo Salone di Parigi (1-16 ottobre), ma è stata presentata in anteprima a Russelsheim, nei pressi di Francoforte, dove Hyundai ha fissato da tempo il suo quartier generale europeo, consapevole della necessità di doversi integrare appieno nella cultura automobilistica del Vecchio Continente per ottenere il meglio in materia stilistica, progettuale, produttiva. In questa ottica viene eseguita in Europa anche la costruzione dell’auto, nello stabilimento di Nosovice, in Repubblica Ceca.

Il carattere europea della i30 New Generation (così la definiscono in casa Hyundai) non è dunque uno spot promozionale, ma realtà concreta, riscontrabile sin dal primo impatto visivo. Un osservatore distratto potrebbe scambiarla addirittura per un’Audi, vista la griglia esagonale sul frontale, protesa verso il basso. Il designer che ha firmato lo stile, del resto, è quel Peter Schreyer che in passato ha lavorato proprio per i quattro anelli di Ingolstadt e ha disegnato l’Audi TT. Tuttavia in casa Hyundai tengono a sottolineare che “la forma esagonale della griglia a cascata è un segno di riconoscimento della casa sin dal 2006”. E sottolineano che “l’orientamento verso il basso sta a simulare il flusso dell’acciaio fuso”.

Somiglianze e sofisticherie stilistiche a parte, la nuova Hyundai si distingue per l’equilibrio e la fluidità delle forme, che assicurano un buon Cx (0,30) e per altri dettagli come i gruppi ottici impreziositi dai Led, i fendinebbia integrati nelle prese d’aria, gli sbalzi ridotti a contrasto con il cofano allungato, lo spoiler posteriore (forse un po’ troppo vistoso). La fiancata, impreziosita dalle cornici cromate delle finestrature, scorre con linee piacevoli e sono belli i cerchi in lega con dieci grandi raggi.

All’interno lo spazio non è da record (si sta bene in quattro, non in cinque); in compenso il bagagliaio è piuttosto capiente (395 litri); l’abbattimento degli schienali posteriori è pratico e incrementa lo spazio per il carico fino a 1310 litri. Soprattutto, stupisce la qualità percepita: nettamente migliorati i materiali, di pregio i rivestimenti in pelle, abbondanti le dotazioni a supporto della guida e del comfort.

La plancia, sviluppata in orizzontale, presenta uno schermo touch screen (da 8 o 5 pollici, dipenderà dalle versioni) dove vengono concentrate tutte le funzioni multimediali, Bluetooth e funzione My Music. Il sistema più sofisticato permetterà d’interfacciare lo smartphone, che potrà poi essere ricaricato wireless, e fornire una connettività seamless per tutti gli occupanti.

Lunga 4,34 metri, larga 1,80, alta 1,46, e con passo di 2,65 metri, la nuova i30 nasce su un pianale completamente nuovo (destinato anche ad altri modelli in arrivo) e viene costruita per il 53% facendo uso di acciaio ultraresistenziale (prodotto in proprio). Ciò ha reso la scocca ben rigida (22% più del modello uscente), ma non ha inciso sul peso, che anzi risulta ridotto di 28 chili.

I motori disponibili sono tre a benzina e un diesel declinato in varie potenze. Tra i primi, da notare il debutto assoluto del 1.400 T-GDI da 140 cv e 242 Nm, accoppiato al cambio manuale a sei marce o all’automatico doppia frizione a sette. Interessante anche il nuovo tre cilindri 1.0 turbo da 120 cavalli e 170 Nm (solo con cambio meccanico), mentre resta disponibile il “vecchio” 1.4 da 100 cv. Tra i diesel, il 1.600 CRDi viene proposto con potenza di 95 cv (abbinato al solo cambio manuale), 110 o 136 cv, anche con l’automatico.

In attesa che venga definita la gamma, con relativi prezzi (per ora si sa soltanto che la versione a cinque porte arriverà entro febbraio del 2017, la station wagon entro l’estate, mentre a fine anno potrebbe debuttare anche una versione sportiva contraddistinta dalla sigla N) nel vernissage che ha preceduto la passerella parigina, Hyundai ha illustrato alcuni dettagli che dovrebbero migliorare non poco il comportamento dinamico della i30: gli interventi riguardano in particolare le sospensioni (anteriori MacPherson, posteriori multilink), che presentano nuove molle e una diversa geometria del retrotreno. Rivisitato anche lo sterzo, ora più diretto del 10%.

Per migliorare la sicurezza di marcia non mancheranno dotazioni d’avanguardia, in linea con i più avanzati standard europei, come la frenata d’emergenza autonoma, l’allarme collisione, il cruise control adattivo, il rilevatore dell’angolo cieco, l’avviso di possibili urti posteriori, il mantenimento di corsia, le informazioni sui limiti di velocità, la gestione dei fari abbaglianti.

I test dei primi prototipi della nuova i30 sono stati svolti anche sulla pista del Nurburgring, dove i collaudatori hanno compiuto 480 giri “al 90/95% del potenziale dell’auto, l’equivalente di 150.000 chilometri su strade pubbliche”. Una volta deliberata, la nuova i30 ha completato i test nelle condizioni più difficili e al termine del ciclo la Casa ha annunciato che anche in questo caso verrà assicurata ai clienti Hyundai la garanzia per 5 anni con chilometraggio illimitato.

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Martedì 20 Settembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 27-09-2016 13:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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