Il nuovo Mito 40 di MV Marine

MV Marine pronto a stupire con il nuovo Mito 40. Spazio, comfort e prestazioni al top

di Sergio Troise
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NAPOLI - Da quando è nato, il cantiere MV Marine (ex Motonautica Vesuviana) ha fissato un obiettivo irrinunciabile: fare della ricerca e dell’innovazione la stella polare delle proprie attività. Al traguardo dei 25 anni di lavoro, il suo titolare, Enzo Nappo, ingegnere di professione e gommonauta per passione, può vantarsi a ragione di aver mantenuto fede al proposito iniziale: ha condiviso il percorso di crescita con i professori dell’Università Federico II, con gli ingegneri della vasca navale di Napoli, i tecnici e gli operai che operano nella sede di Piazzolla di Nola, alle falde del Vesuvio, ed è approdato ora, nell’anno delle “nozze d’argento” con la nautica, al Mito 40, un maxi rib di 12 metri pronto a stupire pubblico e concorrenti, prima nell’anteprima mondiale a Cannes (11-16 settembre), poi nella prima nazionale a Genova (19-24).

«Il nostro nuovo battello – dice Nappo con orgoglio – racchiude venticinque anni di esperienza, tutti spesi alla ricerca delle soluzioni migliori per i materiali, il contenimento dei pesi, la navigabilità, le prestazioni, la sicurezza, il comfort. Riteniamo di aver raggiunto un’esperienza tale da poter definire il nostro nuovo battello il migliore della nostra storia venticinquennale, in grado di inserirsi tra il Mito 31 e il 45 con le carte in regola per collocarsi al top della categoria per design, spazio, comfort, prestazioni».

Lungo 12,14 metri ft, largo 3,86, omologato per potenze fino a 1200 hp (con tre motori fuoribordo), il nuovo Miti 40 è un gommone cabinato realizzato in vtr a infusione sottovuoto e in RTM-Light, con 4 posti letto, più bagno separato, cucina a due fuochi e lavello, due frigo da 90 litri (il secondo è fornito come optional), spazio generoso sia per la vita all’aperto sia sottocoperta.

Tra le tante chicche di una progettazione attenta ai dettagli, la possibilità di attraversare la barca da poppa a prua e viceversa senza ostacoli e muovendosi su un sofisticato piano di calpestio sintetico, elegante come il teak ed efficiente come le superfici antiscivolo. Generosa la plancetta poppiera, sulla quale ci si può muovere agevolmente anche in presenza di tre motori. Non manca una passerella progettata dal cantiere per agevolare le operazioni di salita e discesa.

Ma il massimo, in materia di comfort a bordo, è probabilmente rappresentato dalla soluzione adottata nella parte prodiera, dove i “soliti” prendisole sono stati sostituiti da due comode chaise longue con schienali e reggigambe a inclinazione regolabile tramite un comando elettrico. All’occorrenza, durante le soste in rada la zona di prua può essere anche coperta da un tendalino fissato a pali in carbonio. Sulla postazione di comando, costituita da due poltrone (a richiesta regolabili elettricamente come quelle di un’auto di classe premium) campeggia invece un T-Top diverso dai soliti, realizzato in alluminio e plexiglass trasparente.

Nel pozzetto spicca un tavolo che può ospitare fino a 10 posti, ma non solo: c’è un divano praticamente identico a quello del più grande Mito 45 e, indietro, non manca un comodo prendisole rivestito con una cuscineria che può richiamare i colori dei motori (così come la pavimentazione). Se a tutto ciò aggiungiamo il succitato spazio ricavato sull’estremità della poppa, si avrà chiaro il quadro di un gommone che non dovrebbe avere davvero nulla da invidiare a imbarcazioni tradizionali di pari dimensioni.

Il discorso relativo a un attento sfruttamento degli spazi riguarda anche gli interni, dove è stato ricavato un doppio ambiente con 4 posti letto, due a prua, in configurazione matrimoniale, e due nella parte poppiera, sotto al prendisole. Ovviamente non manca il bagno con doccia separata. Molta cura è stata messa anche nella ricerca della luminosità, ottenuta tramite vetrate piuttosto grandi, che includono i tradizionali oblò circolari. Non manca lo spazio necessario per un armadio e una cassettiera. Sotto al pozzetto, inoltre, è stato ricavato uno stivaggio per i bagagli, mentre la grande zattera di salvataggio è stata collocata all’esterno (ma non visibile) sotto al sedile del copilota.

Sotto il profilo idrodinamico si fa notare la profonda stellatura della carena a step, definita dall’ingegnere Nappo «un po’ più alta e aggressiva rispetto a quella del Mito 45, ma dolce sull’acqua e in grado sia di assicurare notevoli prestazioni velocistiche, sia di contribuire al contenimento dei consumi». Secondo le anticipazioni fornite dal cantiere, il Mito 40 motorizzato con tre Verado da 300 hp è in grado di tenere una velocità di crociera di 26 nodi consumando 80/85 litri/h; 100 litri spingendo fino a 30 nodi. La velocità massima raggiungibile è certamente superiore, tuttavia il cantiere non l’ha ancora dichiarata ufficialmente, anche perché è libera la scelta dei motori e delle eliche. Basti dire, in proposito, che in un test svolto tenendo rialzato il motore centrale (dunque con la propulsione affidata esclusivamente al destro e al sinistro, per complessivi 600 hp) il Mito 40 ha toccato i 42,5 nodi.

In vendita da subito, il nuovo Mito 40 viene proposto con un prezzo di listino di 170.000 euro (più IVA e più motori).

 

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Giovedì 12 Settembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 25-09-2019 13:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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