Smart elettrica, escono di scena i motori termici: autonomia di 159 km, ricarica in 40 minuti

Smart elettrica, escono di scena i motori termici: autonomia di 159 km, ricarica in 40 minuti

di Sergio Troise
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Con l'acqua minerale ci siamo abituati a dire liscia, gassata o Ferrarelle? Con le automobili ci stiamo abituando a benzina, diesel, ibrida o elettrica?. Da gennaio del 2020, per chi intende acquistare una Smart, non ci saranno più interrogativi: come promesso da tempo, la piccola citycar ripudia infatti i motori termici per essere commercializzata esclusivamente con propulsione elettrica a zero emissioni. Una svolta radicale, la prima di un costruttore tradizionale, confermata al Salone di Francoforte, dove la Smart EQ ha recitato un ruolo da protagonista presentandosi nelle versioni a due e quattro porte (Fortwo e Fourfour) aggiornate nello stile e nelle dotazioni. «Un aggiornamento estetico ispirato alla semplicità» ha tenuto a dire il responsabile dello stile Gorden Wagener, sottolineando però che per la prima volta il frontale dei nuovi modelli elettrici si differenzia (entrambi possono adottare nuovi fari a Led, optional) mentre restano invariate le dimensioni ultracompatte, i passaruota voluminosi e gli sbalzi corti. Il leggero restyling ha comportato qualche miglioria anche nella disponibilità dello spazio all'interno, dove sono stati introdotti nuovi scomparti portaoggetti. Ma le novità più importanti riguardano il sistema d'Infotainment, che ora offre un'integrazione per smartphone che consente di muoversi anche in auto nello stesso ambiente digitale cui si è abituati. Il guidatore potrà consultare informazioni sullo stato dell'auto, ricaricare la batteria, trovare un parcheggio libero, organizzare il carico nel bagagliaio, condividere l'auto con gli amici e la famiglia: tutto ciò grazie ad alcune applicazioni mobili proposte dalla Casa, secondo la quale «l'interfaccia utente completamente rinnovata rende l'utilizzo dei servizi un gioco da ragazzi».

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CI SARÀ ANCHE LA BRABUS
La nuova Smart EQ a due porte verrà proposta in versione chiusa o cabrio, per il resto condividerà con la Forfour gli allestimenti Passion, Pure e Prime e i pacchetti Advanced, Premium ed Exclusive. Non mancherà, in un secondo momento, una versione sportiva Brabus. Ma il cuore del progetto varato da Daimler, titolare del marchio Smart, è costituito ovviamente dalla scelta di dire addio al motore a benzina (il diesel era stato già escluso nel 2013).

Una scelta legata alle origini stesse di quest'auto ideata nel lontano 1972 da quel geniaccio che fu Nicolas Hayek, l'inventore degli orologi Swatch, con cui Mercedes raggiunse un accordo di collaborazione (Smart è l'acronimo di Swatch Mercedes Art) che prevedeva già negli anni 90 l'introduzione della versione full electric. La Smart di oggi è figlia di una nuova coppia (la tedesca Daimler e la cinese Geely) ma conserva intatto lo spirito del progetto d'origine: proporsi come uno strumento di mobilità ecologico, a emissioni zero, capace di essere anche pratico, comodo, connesso. Alla base di tutto, ovviamente, c'è il motore elettrico sincrono, sistemato al retrotreno, che sviluppa 60 kW (82 cv) e 160 Nm, in grado di spingere la Fortwo EQ fino alla velocità massima di 130 km/h, passando in accelerazione da 0 a 100 km/h in 11,6 secondi (11,9 secondi per la Cabrio, 12,7 per la Forfour). Il pacchetto batterie agli ioni di litio è fornito da Deutsche Accumotive, una società Daimler, ed è composto da tre moduli ad alto voltaggio e da un totale di 96 celle. La capacità è di 17,6 kWh e l'autonomia dichiarata è di 159 km. 40 minuti il tempo di ricarica (dal 10 fino all'80%).

GRATIS LA WALLBOX
A Francoforte è stato anticipato che il prezzo della edizione 2020 della Smart EQ non si discosterà da quello del modello attuale (a partire da 24.978 euro) ed è stato ricordato che gli acquirenti potranno sfruttare gli ecobonus governativi e interessanti formule di leasing, noleggio a lungo termine e car sharing. Ma per stimolare il mercato (che finora ha premiato ancora la Smart a benzina) sono state annunciate iniziative mirate, come la fornitura gratuita della wallbox domestica. Non solo: l'offerta si estende fino alla rete di ricarica pubblica e si completa attraverso il network di ready to park e ready to charge, che esalta il concetto di digitalizzazione applicata all'auto: attraverso un'app dedicata è possibile prenotare e pagare il parcheggio e, dove già presenti le colonnine, ricaricare la propria Smart. Una rete di autorimesse convenzionate è già operativa a Milano, Genova, Firenze Roma e Napoli.
 

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Mercoledì 2 Ottobre 2019 - Ultimo aggiornamento: 03-10-2019 14:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA