La nuova generazione della Rolls Royce Phanthom

Rolls Royce, nuova Phantom: l'essenza del lusso è arrivata alla quarta generazione

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GOODWOOD - Il nuovo riferimento del lusso. Non poteva presentarsi in altro modo la nuova Rolls-Royce Phantom, l’ottava generazione di un’auto presentata per la prima volta nel 1925 e che rappresenta la quinta essenza del marchio fondato da Sir Henry Royce e dunque di quanto di più lussuoso e opulento di possa immaginare marciante su quattro ruote.

Non si mescola neppure con le BMW. La nuova Phantom nasce su una piattaforma completamente nuova e dedicata esclusivamente alla nuova nata e a tutte quelle che seguiranno che sono la Ghost, la Wraith, la Dawn e soprattutto l’inedito Suv frutto del progetto Cullinan. Lo scopo è offrire esclusività, possibilità di variare a piacimento il passo e avere caratteristiche senza compromessi, sia tecniche sia legate alla conformazione delle superfici esterne. Se non si tratta di telaio separato dalla carrozzeria, poco ci manca, ma di sicuro l’obiettivo è slegare completamente la struttura dallo stile, compromesso invece necessario per tutte le moderne strutture monoscocca, anche per le vetture premium o di lusso che, in un non modo o in un altro, sfruttano piattaforme derivate e non sviluppate ad hoc. La nuova struttura è di nuovo tutta in alluminio, ha una conformazione space-frame, è più leggera ma più rigida del 30%.

Tradizione e innovazione d’accordo. Lo stile segue la tradizione, ma la griglia anteriore in acciaio lucidato a mano e integrata nel cofano e statuetta dello Spirit of Ecstasys è posizionata un cm più in alto. Più alti appaiono i fari provvisti di tecnologia laser e con un fascio luminoso lungo 600 metri. Ovviamente le portiere posteriori si aprono al contrario con maniglie la cui presenza, al contrario di chi vorrebbe nasconderle, è sottolineata da dimensioni massicce e finiture evidenti. Anche l’abitacolo, concepito come un abbraccio, è una sintesi altissima tra tecnologia e tradizione, a cominciare dalle forme e dai materiali come vari tipi di metallo, pelle o legno e persino seta. La strumentazione è completamente digitale con l’aggiunta dell’head-up display e dello schermo centrale, oltre a quelli previsti per i sedili posteriori L’unica cosa che rimane analogica è l’orologio meccanico che in una Rolls-Royce è “la fonte di rumore più forte percepibile”.

Silenzio, parla lo Spirito dell’Estasi. A questo proposito, la nuova Phantom è più silenziosa del 10% rispetto alla precedente grazie alla nuova scocca, a 130 kg di fonoassorbente inserito in un sistema di intercapedini, ai cristalli laminati spessi 6 mm e agli speciali pneumatici montati su cerchi da 22 pollici di diametro che contengono una speciale schiuma definita Silent Seal che da sola taglia il rumore di 9 dB. Le sospensioni a controllo elettronico adattano la risposta di molle pneumatiche e ammortizzatori leggendo le sconnessioni del suolo attraverso telecamere stereoscopiche. Il motore è un V12 nella più classica delle cilindrate di 6,75 litri ed eroga 420 kW pari a 571 cv con una coppia di 900 Nm a 1.700 giri/min. Il cambio automatico è a 8 rapporti con gestione integrata con la navigazione satellitare e ci sono anche le 4 ruote sterzanti. La dotazione di sicurezza comprende i sistemi di assistenza più avanzati, ma nessuna funzione di guida autonoma.

Gli interni sono una vera opera d’arte. Di un altro pianeta invece l’allestimento per gli interni. I sedili anteriori infatti hanno i rivestimenti in legno il cui design è influenzato dalla Lounge Chair di Eames del 1956 e conservata al Modern Museum of Moderna Art di New York. dove è stato ovviamente previsto un mobiletto per le bottiglie di whisky e di champagne, con relativo frigo box, i bicchieri e il divano leggermente incurvato per favorire la convivialità, come da antica ricetta Rolls-Royce. In aggiunta, ci sono i braccioli il cui design è derivato dagli Yacht J-Class. Fedeli alla tradizione anche le bocchette di aerazione sferiche con apertura a siringa e gli interruttori ispirati al mondo degli strumenti musicali come i registri d’organo e le chiavi di violino. Nella teca che ingloba la strumentazione, definita The Gallery, i clienti potranno inserire un’opera d’arte di qualsiasi tipo prendendola dal catalogo o scegliendo essi stessi l’artista dal quale farla realizzare. Questo farà della nuova Phantom un vero e proprio museo viaggiante.

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Mercoledì 9 Agosto 2017 - Ultimo aggiornamento: 06-09-2017 12:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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