Il cancelliere tedesco Scholz con Elon Musk all'inaugurazione della fabbrica Tesla a Berlino

Tesla, sbarco in Europa: una super Gigafactory nasce alle porte di Berlino

di Patrizia Licata
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Pioniere dell’auto elettrica anche quando non sembrava esistere un mercato, il fondatore di Tesla, Elon Musk, si è preso la sua rivincita lo scorso anno chiudendo l’esercizio con utili di 5,5 miliardi dollari e un fatturato che sfiora i 54 miliardi. L’imprenditore sudafricano (naturalizzato statunitense) ha tenuto duro contro gli scettici delle sue idee visionarie e ha cacciato via i fantasmi di default: nel 2017 Bloomberg aveva scritto che Tesla stava bruciando quasi mezzo milione di dollari al giorno e avrebbe finito i soldi nel 2018. L’anno scorso, in mezzo a una crisi dei chip sempre più feroce, Tesla ha continuato a far girare i suoi numeri verso clamorosi segni più e si è avvicinata al traguardo di 1 milione di autovetture consegnate, crescendo dell’87% rispetto al 2020. Adesso la nuova pietra miliare: le prime 30 Model Y prodotte in Europa sono state consegnate ai clienti tedeschi dalla prima fabbrica europea di Musk, la Gigafactory Berlino-Brandenburgo.

Risultati costruiti nel tempo, ma cui ha dato il colpo d’acceleratore la Model 3. In Italia (prezzo di circa 55 mila euro) è tra le 5 auto a batteria (Bev) più vendute nel 2021 con oltre 5.000 immatricolazioni. Storico il risultato messo a segno in Europa a settembre, quando Model 3 è stata l’auto più venduta in assoluto, compresi i veicoli con motori tradizionali. Nel Vecchio Continente la berlina è proposta con due distinte autonomie WLTP, 326 o 499 chilometri, e fino a 250 km/h di velocità massima nella declinazione Performance. La Model Y, il Suv di casa Tesla, ha invece un cartellino sui 70 mila euro. Lunga 475 cm, con grandi ruote che arrivano a 21 pollici di diametro e possibilità di trasportare 7 persone, nella versione Performance aggiornata che viene prodotta in Europa raggiunge 514 km di autonomia, accelera da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi e viaggia fino a 250 km/h. 
 

Tutte le Tesla montano di serie il sistema Autopilot per una parziale automazione della guida con telecamere, sensori e un software che si aggiorna come le app dello smartphone, funzionalità che da sempre fanno delle auto di Musk l’oggetto del desiderio dei fan della tecnologia. Ci sono anche i punti di ricarica dedicati (25 mila in tutto il mondo, 6 mila dei quali in Europa e 400 in Italia) che consentono di “rifornire” 270 km in soli 15 minuti (o 120 km in 5 con i Supercharger a 250 kW). 

Il 2022 di Tesla non sarà senza sfide. La difficoltà di acquistare chip rischia di rallentare la capacità di portare veicoli ai clienti, mentre la crisi internazionale potrebbe rendere i consumatori meno disposti a spendere.
Ma gli analisti sono fiduciosi: Tesla potrebbe salire al nuovo traguardo di 1 milione e mezzo di veicoli consegnati. La stima si lega al ruolo cruciale dei nuovi impianti produttivi: quello ad Austin, Texas, per Model 3 e Model Y (in via di completamento) e la citata Gigafactory di Berlino-Brandeburgo (già operativa). Con una capacità di 500 mila Model Y l’anno e di 50 GWh per le batterie è la più grande fabbrica di auto elettriche in Europa.

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Giovedì 31 Marzo 2022 - Ultimo aggiornamento: 31-05-2022 09:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2022-04-05 14:20:14
Anche in Italia è prevista una Gigafactory!!