Salpa Avantgarde 35

La svolta di Salpa: a Cannes e a Genova l’Avantgarde 35 nella doppia versione fuoribordo e diesel-ibrida

di Sergio Troise
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NAPOLI - Da qualche tempo in casa Salpa ci si era dedicati alla linea Soleil, una gamma di successo costituita da 8 battelli pneumatici di misura compresa tra 18 e 42 piedi. Ma in vista della stagione nautica 2023 il cantiere controllato dalla famiglia Pane ha deciso di tornare al “vecchio amore”, vale a dire le barche in vetroresina con le quali ha costruito tutta la prima parte della sua storia. In vista dei saloni di Cannes e Genova, dunque, è stata appena varata una barca tutta nuova, destinata a segnare una svolta epocale nella produzione del cantiere napoletano con sede produttiva a Vitulazio (Caserta).

Si tratta dell’Avantgarde 35, un walkarond di 11,20 metri fuori tutto (9,98 la lunghezza di omologazione) destinato a segnare una svolta epocale tra le barche esentate da obbligo di immatricolazione: per la prima volta, infatti, viene proposto un natante sia con tradizionale motorizzazione fuoribordo (2x250 o anche 2x350 hp) sia con una inedita soluzione ibrida, diesel+elettrico, che prevede la propulsione in linea d’asse affidata a un motore a gasolio da 350 hp abbinato a un elettrico da 25 kw (33,5 hp).

Una svolta epocale, che metterà la middle class dei diportisti, i tantissimi che mirano a barche attorno ai 10/12 metri, nella condizione di scegliere tra una proposta tradizionale e una decisamente innovativa. Particolare interessante, Salpa fa sapere che sarà possibile anche acquistare l’imbarcazione in versione entrobordo diesel e installare poi, in un secondo momento, il modulo elettrico. Tutto ciò senza apportare alcuna modifica, grazie ad un particolare giunto di accoppiamento che verrà illustrato per la prima volta a Cannes.

Sul piano strutturale, il cantiere assicura che la carena si caratterizza per la bassa resistenza all’avanzamento, frutto di studi e prove in vasca con modelli in scala. Una nota dell’azienda spiega che “è stata ridotta la resistenza all’avanzamento sia nel range di velocità in funzionamento elettrico (0-8 nodi), sia nel range di crociera”. Quanto all’efficienza viene spiegato che “in versione fuoribordo i consumi di benzina sono di 2,9 litri per miglio a 23 nodi, mentre con l’ibrido in modalità diesel i consumi scendono sotto i 30 litri/ora navigando a non più di 18 nodi. Se invece si naviga in modalità elettrica a 6/7 nodi, l’autonomia aumenta consentendo non solo di manovrare in porto senza inquinare, ma anche di percorrere tra 6 e 10 miglia a emissioni zero e in assenza di rumorosità”.

Tecnologia ed efficienza a parte, l’Avantgarde – vale la pena sottolinearlo – è una barca interessante anche per le soluzioni stilistiche e gli allestimenti: è infatti un walkaround che interpetra i nuovi stilemi progettuali di questa tipologia di imbarcazioni, caratterizzate dalla prua “Axe-Bow” (dritto di prua inverso) che conferisce un profilo moderno, con linee filanti e sportive, che ben si sposano con gli ampi spazi all’aperto e le soluzioni proposte per esaltare comfort e funzionalità.

Tra la prua e la poppa si fanno apprezzare generosi camminamenti laterali incassati nel profilo dell’imbarcazione e protetti da un corrimano perimetrale che accompagna l’intera lunghezza. Il calpestio, le falchette e i trincarini sono integralmente rivestiti di teak sintetico e nel vertice anteriore un’ampia zona piana permette di svolgere le attività di ormeggio in comodità e sicurezza. Decisamente apprezzabile il prendisole prodiero, comodo ed ergonomico, che permette a 3/4 persone di godersi il sole anche in navigazione.

La postazione di comando è dotata di 3 posti di pilotaggio con sedute abbattibili e schienali ergonomici e contenitivi. La consolle di guida prevede doppio display da 12”, joystick di manovra e il comando per azionare l’elica di prua. Da qui parte un T-TOP dallo stile minimalista, dotato di una tenda elettrica che si estende fino a coprire parte della poppa.

E’ in questa zona, tra la postazione di guida e l’estrema poppa, che si fanno apprezzare le soluzioni proposte per esaltare la modularità della dinette esterna, la funzionalità e il comfort: con facili movimentazioni degli schienali e grazie al tavolino con movimentazione elettrica è possibile trasformare l’area da zona conviviale per il pranzo fino a 8 persone, in sedute posizionate nella direzione di guida, con schienali sia verso prua sia verso poppa. Di spicco la doppia seduta a panche contrapposte con schienali modulari e tavolo a movimentazione elettrica, trasformabile in un grande prendisole poppiero. Scartata invece la soluzione delle murate apribili, così come figurano su concorrenti diretti, come il Fiart Seawalker 35.

In pozzetto la cucina è posizionata in un ampio mobile esterno, dotato di frigo a cassetto (possibile installare, come optional, un ulteriore frigo supplementare sotto il divano di poppa) e di fornello a gas. A richiesta anche grill e piastra a induzione. Nella versione fuoribordo, inoltre, la zona di poppa può essere sollevata a mezzo di cilindri attuatori elettrici per dare accesso a un grandissimo “storage” all’interno del quale sarà possibile, a richiesta, anche l’installazione di un generatore di corrente. All’estrema poppa è ricavato l’alloggiamento per la zattera di salvataggio incassata nella stampata del divano. Comode le maniglie applicate per semplificare i movimenti di discesa e risalita dall’acqua.

Gli interni sono in sintonia con quanto propone oggi questa emergente fascia di mercato. Nonostante le dimensioni ben lontane da quelle di un grande yacht, sottocoperta si fa apprezzare un unico ambiente open space (comunque divisibile con apposite tende) con un letto matrimoniale a prua e 2 letti a poppa trasformabili in matrimoniale. Particolare interessante, è possibile trasformare il letto di prua in una zona dinette asservita da un piccolo tavolino di servizio, con tanto di divano.

Nella cabina di poppa si può stare comodamente seduti sui due letti contrapposti lasciando sopra la propria testa lo spazio di una spanna. Il bagno, allestito a centro barca, è molto spazioso per la categoria ed è dotato di box doccia separato. Non mancano mobiletti e pensili di stivaggio e, a richiesta, è possibile anche montare una cucina interna dotata anch’essa di frigo elettrico e piano cottura. Vale la pena ricordare, infine, che dall’interno si fanno apprezzare le finestrature laterali che consentono una buona visuale del paesaggio circostante e l’aerazione della cabina garantita da ben 6 oblò apribili e da un generoso boccaporto posizionato direttamente sopra il letto di prua.

Ai Saloni di Cannes e Genova (6-11 e 22-27 settembre) saranno esposte, come detto, entrambe le versioni e sarà anche possibile provarle in mare nelle varianti fuoribordo ed entrobordo ibrida. Nel primo caso il cantiere ha già fissato prezzi a partire da 195.000 euro (IVA esclusa e più motori, a scelta del cliente, da 250 o 350 hp ciascuno); nel secondo il prezzo parte da 250.000 euro, escluse l’IVA e la componente elettrica. Quest’ultima, come detto, può essere applicata a scelta del cliente ed avrà un costo non inferiore a 70.000 euro. Quanti integralisti del green la preferiranno? Probabilmente pochi e, forse, qualche società di noleggio interessata a trasportare turisti nelle aree marine protette. Ma è un bene che qualcuno cominci ad aprire una porta sull’innovazione. E Salpa ha deciso di farlo assieme a FNM (Fratelli Negri Motori) azienda che produce sia il motore Diesel 4.2 da 350 hp derivato dal noto VM di Cento (Ferrara) sia il kit elettrico applicabile a richiesta.

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Mercoledì 24 Agosto 2022 - Ultimo aggiornamento: 20-10-2022 18:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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