La nuova generazione di Smart in versione ForFour

Smart, raddoppia con la nuova generazione:
la mitica ForTwo affiancata dalla ForFour

di Giampiero Bottino
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BERLINO - Con una coloratissima e allegra kermesse, a metà strada tra happening e sagra paesana, è stata svelata al mondo la nuova generazione della smart, la microscopica city car di casa Mercedes che ha proprio in Italia il suo mercato numero uno, superiore anche a Germania, Cina e USA che seguono nell'ordine.


Tutto resta diverso. Il titolo scelto per la presentazione nella nostra lingua, che sembra ricalcare, aggiornandolo, il gattopardesco "cambiare tutto perché nulla cambi, esprime in realtà il concept al quale si è ispirato lo sviluppo della nuova smart. Da un lato, la gelosa conconservazione di tutte le caratteristiche che hanno reso unica e vincente la due posti urbana, facendone un'autentica icona agli occhi dei numerosi fans. Dall'altro, c'è la spinta verso il futuro, il grande lavoro di affinamento e di arricchimento tecnologico unito a quella che è la novità più rivoluzionaria portata dal cambio generazionale.

Nell'occasione, infatti, la famiglia si allarga. Anzi, raddoppia. Rientra infatti in gioco la forfour, cioè la versione a quattro porte e due posti che, pur ereditando il nome di un'antenata tutt'altro che indimenticabile, sembra avere (il dubitativo è d'obbligo, almeno fino al responso della strada) le carte in regola per imitare la sorella più piccola, pur rivolgendosi a un pubblico diverso, come confermano le perplessità già espresse sui social network dagli "smartofili" più integralisti.

Osservazioni che non condividiamo perché la nuova forfour è a nostro avviso una vera smart, accomunata alla "sorella minore" dall'espressione allegra e sorridente del volto, vivacizzato dalle luci diurne a Led, dal disegno sinuoso e sbarazzino degli interni, dai colori vivaci. Il look è originale e autonomo, non tradisce alcuna somiglianza con la Twingo, pur condividendone l'architettura nell'ambito dell'accordo di collaborazione con Renault che si occupa tra l'altro della produzione nella fabbrica di Novo Mesto, in Slovenia.

Comuni con la piccola Renault sono il motore in posizione posteriore, che ha consentito di ampliare lo spazio a disposizione dei bagagli mantenendo uno dei caratteri distintivi della smart, e il più potente dei propulsori disponibili al lancio, cioè il 3 cilindri 0.9 turbo da 90 cv. Dell'eredità francese fanno parte anche alcune pecche come il controllo del livello dell'olio, reso inutilmente macchinoso dalla necessità di svitare dei bulloni per accedere alla preziosa asticella, nascosta sotto il pavimento del vano bagagli.

Proprio quest'ultimo è uno dei punti di forza della forfour, visto che la sua capacità può essere facilmente ampliata dal livello minimo di 185 litri a un massimo di 975 litri che trasformano la piccola berlina in una sorta di furgone. Merito non solo degli schienali reclinabili, ma anche della possibilità di aumentare di 12 cm l'altezza utile per il carico grazie ai sedili posteriori "ready space", opzionali, che con un semplice gesto consentono di ruotare e abbassare il cuscino. Lo spazio è generoso anche per le persone: chi occupa i sedili posteriori può accedervi comodamente grazie all'angolo di apertura - ben 85 gradi - delle relative portiere.

Per quanto riguarda la fortwo, il segno più evidente della difesa dei punti di forza tradizionali è costituito dal mantenimento della lunghezza, che resta a 2,69 metri, nonostante l'implementazione dei dispositivi di sicurezza e il rispetto delle normative sull'urto pedone. È invece aumentata di 10 cm l'ampiezza della carreggiata (e quindi la larghezza dell'auto), a tutto vantaggio del diametro di volta, sceso a 6,95 metri (un benchmark per la categoria) a tutto vantaggio della maneggevolezza e dell'aspirazione a continuare a essere protagonista della mobilità urbana.

Tra le novità più significative, a parte l'introduzione dello start/stop con tutte le motorizzazioni, la vera svolta è rappresentata dai nuovi cambi, un manuale a 5 marce e un doppa frizione a 6 rapporti denominato twinamic che rappresenta un inedito assoluto per la categoria. Sparisce così la trasmissione robotizzata famosa soprattutto per l'affannosa lentezza palesata nel passaggio da un rapporto all'altro, mai eliminata del tutto nonostante i repetuti interventi di "normalizzazione".

Dalle motorizzazioni sparisce invece il diesel, alternativa costosa ritenuta inutile date le performance e l'efficienza dei benzina disponibili. Che, accanto al già citato turbo condiviso con la Twingo, sono il 3 cilindri aspirato da 71 cv già presente sulla gamma attuale, come la versione da 60 cv che arriverà, per collocarsi alla base dell'offerta, pochi mesi dopo il lancio.

L'attenzione alla sicurezza della nuova smart è dimostrata dagli equipaggiamenti sviluppati mettendo a frutto l'esperienza maturata sulle più grandi e costose Mercedes: le nuove smart hanno infatti di serie il sistema di assistenza al vento laterale che in caso di inizio di sbandata che si attiva a partire dagli 80 km orari, procedendo a un intervento di frenata selettivo. Tra le opzioni ci sono l'avvertimento della distanza dal veicolo che precede e quello di uscita involontaria dalla linea di carreggiata.

Portabandiera della digitalizzazione da tempo non sospetti, la smart di nuova generazione ha compiuto importanti passi avanti in questa direzione, garantendo la più completa ed efficace integrazione con gli smartphone (per ora Android e iOs, presto anche Microsoft) he possono essere utilizzati agganciandoli a una staffa a centro planca che ne garantisce anche la ricarica. E nelle dotazioni di serie è compresa la nuova app "smart cross connect" che mette a disposizione numerose funzioni utilizzabili sia in viaggio, sia fuori dall'auto.

Le novità non hanno risparmiato neppure l'articolazione della gamma, che ora comprende per entrambe le smart cinque differenti versioni denominate youngster (pensata per i giovani patentati), passion, prime e proxy, altre all'allestimento di lancio sport edition #1 caratterizzato da esclusivi elementi di design. In Italia, dove il lancio commerciale è annunciato per novembre, non è ancora stato definito il listino completo. La fortwo partirà comunque da meno di 12.000, mentre le forfour costeranno 650 euro di più della corrispondente due posti.

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Sabato 26 Luglio 2014 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 14:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA