L'Audi RS4 Avant

Vestito elegante, muscoli poderosi: Audi, fascino e grinta della griffe RS

di Giampiero Bottino
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MALAGA - Il presidente della Bugatti Stephan Winkelmann, che qualcuno ritiene «il tedesco più italiano che si sia mai visto», non poteva scegliere un modo migliore per accomiatarsi da Audi Sport, la divisione che firma le vetture più estreme e performanti dei quattro anelli, tenendo a battesimo la quarta generazione del modello che meglio ne interpreta la filosofia: la RS4 Avant, erede di una straordinaria tradizione inziaita nel 1999.

Nato a Berlino ma cresciuto a Roma, Winkelmann si è meritatamente guadagnato all’interno del gruppo Volkswagen la fama di manager nel campo delle supercar ad altissime prestazioni pilotando il rilancio in grande stile della Lamborghini, di cui è stato presidente e Ceo per 11 anni. Svelando la nuova arrivata, ne ha parlato come di un esempio dell’evoluzione del brand, orientato al futuro – per il 2020 è previsto il primo modello elettrico – ma sempre nel solco di una tradizione imperniata sulla creazione di vetture capaci di conciliare le prestazioni di vertice con la perfetta adattabilità all’uso quotidiano. In questo senso la nuova RS4 Avant indossa i panni dell’apripista grazie al bi-turbo 2.9 Tfsi da 450 cv (con trazione integrale quattro e cambio automatico Tiptronic a 8 marce) che segna l’avvio della progressiva migrazione dagli 8 ai 6 cilindri, alle tecniche di costruzione leggera che hanno consentito di ridurre di 80 kg il peso rispetto alla precedente generazione, alla coppia massima aumentata di 60 Nm (ora sono 600) cui fa riscontro un calo del 17% delle emissioni medie di CO2.

Un’auto che, per usare le parole del responsabile tecnico Matthia Nötling, «sa essere aggressiva come una tigre se si seleziona la modalità Sport, per diventare docile e mansueta come un gatto persiano quando si passa in modalità Comfort». Al di là dell’enfasi ispirata dalla (legittima) soddisfazione per un lavoro ben fatto, la RS4 Avant si è comportata in modo esemplare, manifestando un’agilità, una precisione e un assetto ai limiti della perfezione, dando l’impressione di una vettura che non arriva mai al limite, o che può arrivarci solo se al volante c’è un pilota professionista, categoria alla quale non apparteniamo.

Il tutto accompagnato dal rombo esaltante di un motore che peraltro si mette a fare le fusa davvero come un gatto non appena, rientrando in città, si alza il piede dall’acceleratore. A quel punto, la RS4 Avant torna a essere una station wagon pronta ad accogliere una famiglia con i relativi bagagli che trovano facilmente posto nel vano di capacità compresa tra 505 e 1.510 litri, relegando nel libro dei (bei) ricordi i 4,1 secondi nell’accelerazione 0-100 e la velocità massima limitata elettronicamente a 250 km orari.

A ricordare queste peculiarità fuori dal comune provvede semmai il prezzo di 87.900 euro, più gli eventuali optional tra i quali figurano due pacchetti funzionali (Dynamic da 8.000 euro e Dynamic Plus che ne costa 15.000 e che comprendono il limite di velocità “dilatato” a 280 km orari, operazione che altrimenti costa 2.500 euro) e le tre “exclusive edition” Blu Nogaro, Grigio Signal e Verde Sonoma le cui raffinate personalizzazioni estetiche sono a listino per 8.900, 9.900 e 6.980 euro rispettivamente.

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Sabato 21 Luglio 2018 - Ultimo aggiornamento: 22-07-2018 09:37 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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