E' iniziata la commercializzazione delle Jeep Renegade e Cherokee nelle versioni Night Eagle presentate in anteprima all'ultimo Salone di Francoforte

Jeep si arrampica sulle pendici dell'Etna per un test estremo tra guadi e fango

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CATANIA - Tra pennacchi di fumo, sbuffi di cenere e colate vulcaniche, Jeep ha fatto provare alla stampa europea la sua gamma, in un evento di due giorni svoltosi pochi giorni fa alle pendici dell'Etna. Nell'occasione Steve Zanlunghi, numero uno per l'Europa e il Middle East del brand, ha confermato i piani di sviluppo a suo tempo esposti da Marchionne, a cominciare dall'arrivo del nuovo Suv di segmento C per il 2016.

Il manager ha poi annunciato l'inizio della commercializzazione delle serie speciali Night Eagle di Renegade e Cherokee, direttamente derivate dai concept svelati all'ultimo Salone di Francoforte, e ha sottolineato l'attesa per il nuovo record di vendite a livello globale. Il cono attivo più alto d'Europa e alcuni dei luoghi immortalati da Alberto Sironi nella celebre serie televisiva del Commissario Montalbano sono stati lo sfondo di questo emozionante ma a tratti duro Jeep Experience, in cui le vetture dalle Sette feritoie hanno affrontato guadi, pietraie, sabbia, fango, tra paesaggi suggestivi, a tratti lunari. Un evento, ha spiegato Zanlunghi, organizzato ”per fare chiarezza su quello che rappresenta il brand e su quello che sanno fare le Jeep”, Renegade in testa.

Proprio il Suv prodotto a Melfi, ha dimostrato di non avere complessi di inferiorità nei confronti di Wrangler e Cherokee nell'attraversare corsi d'acqua, nella capacità di far divertire il guidatore con controsterzi sulle dune, nello scalare senza affanni colate laviche e nel superare impegnativi passaggi off-road. Insomma, per dirla con le parole del responsabile EMEA del brand ha fatto vedere di ”essere una vera Jeep”. Nel più specialistico allestimento Trailhawk, dotato di trazione integrale abbinata alle marce ridotte, la ”gippina” italoamericana è passata con disinvoltura dal traffico caotico di Catania al 4x4 duro e puro.

Con il diesel da 140 Cv abbinato al cambio automatico a nove marce si è rivelata all'occorrenza grintosa e, soprattutto, comoda e rilassante nei trasferimenti autostradali: ai 130 km/h il motore (un pò rumoroso a freddo) staziona a soli 2.000 giri e si sente appena. ”Un'auto che sta andando fortissimo sia in Europa sia negli Stati Uniti e rappresenta il modello d'ingresso al mondo Jeep”, ha sottolineato alla fine dell'evento il manager dal doppio passaporto, statunitense e australiano, che incarna anche la realizzazione dell'american dream dal momento che è entrato nel gruppo nel 1997, in qualità di addetto al Call center Chrysler dell'ufficio regionale di New York e ne ha scalato le posizioni sino a quelle di vertice.

Proprio grazie al successo della Renegade, Jeep si prepara a chiudere il 2015 con una decisa crescita delle vendite (per il quarto anno di fila), con il record di un milione del 2014 vetture già sbriciolato in ottobre. Il modo, migliore, insomma per aprire la strada a un 2016 che tra i festeggiamenti per i 75 anni del brand vedrà, appunto, la presentazione del nuovo e attesissimo C-Suv che si posizionerà tra Renegade e Cherokee. Il tutto con un ulteriore potenziamento di fuoco in Europa, dove a novembre è stato registrato il venticinquesimo mese consecutivo di crescita del Marchio: ”Nell'area Emea abbiamo ampliato la nostra rete di vendita e di assistenza passando dai 944 punti del 2009 agli oltre 1.100 di oggi, e puntiamo ad arrivare a 1.250 entro il 2018”, ha concluso Zanlunghi: ”Il nostro obiettivo per l'Europa per il prossimo anno è di essere nella top 10 in ogni segmento in cui siamo in competizione e di crescere per il 2017 sino a rientrare nell'èlite dei migliori cinque brand”. Il C-Suv, però, non sarà l'unica novità dei prossimi mesi, perchè ”dopo il nuovo modello sarà la volta di Grand Wagoneer e della Wrangler”.

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Domenica 29 Maggio 2016 - Ultimo aggiornamento: 21:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA