La Porsche Taycan

Taycan, un lampo nel silenzio. Al volante della Porsche elettrica che lascia il segno: grande autonomia, prestazioni da favola

di Nicola Desiderio
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AMSTERDAM - La prima Porsche elettrica si chiama Taycan, il suo nome in turco vuol dire “spirito di un cavallo vivace” e con lei la casa tedesca comincia una nuova cavalcata nello spirito della cavallina che da sempre porta sul suo stemma. Per battezzarla su strada, i giornalisti l’hanno cavalcata in una staffetta di 19 giorni percorrendo 6.440 km da Oslo fino a Zuffenhausen, dove la Taycan è prodotta. Un’enormità per un’elettrica, una bazzecola per un’auto che ha compiuto 6 milioni di km con i prototipi, sulla pista di Nardò in 24 ore è riuscita a fare 3.425 km (ricariche comprese) ed è capace di accelerare da 0 a 200 km/h in meno di 10 secondi per 26 volte consecutive. Senza contare il 7’42” al Nurburgring. La Taycan nasce dunque come l’elettrica dei record e non poteva essere altrimenti: una Porsche deve essere una Porsche, anche se è batteria. Di sicuro lo è nello stile, così innovativo e da record anche per l’efficienza (cx di 0,22), eppure così filologicamente fedele alla 911 tanto da sembrarne quasi la versione 4 porte. La Taycan è lunga 4 metri e 96, ha la carrozzeria tutta in alluminio e ha un baricentro persino più basso rispetto a quello della “madre”.
 

 

Innovativo, ma dall’indentità inconfondibile, è l’abitacolo che fa a meno della pelle e sfrutta materiali innovativi come la microfibra ricavata dal poliestere riciclato e prodotta dalla italiana Miko. L’assetto di guida è identico a quello della 911, ma la strumentazione è un pannello Oled ricurvo senza bordi da 16,8 pollici. Sulla plancia ci sono due schermi da 10,9”, uno al centro e uno di fronte al passeggero dove si possono specchiare solo dispositivi iOs e regolare con un dito i flussi delle bocchette. Un altro pannello a sfioramento si trova sulla console di comando. L’abitacolo è per 4, ma si può avere anche per 5, il bagagliaio è da 366 litri e ce n’è un altro di fronte da 81 litri. Anche in questo caso, l’affinità con la 911 è sorprendente. La Taycan è la prima auto elettrica a 800 Volt e ricaricabile a 270 kW. La batteria si trova sotto il pavimento dalla vettura: per le versioni Turbo e Turbo S ha una capacità nominale di 93,4 kWh (83,7 kWh effettivi), di 79,2 kWh ricaricabile fino a 225 kW sulla 4S che può avere però anche quella più grande.


Ci sono due prese di ricarica: a destra per la corrente alternata, a sinistra per quella continua che permette di sfruttare tutta la potenza delle colonnine ultrarapide da 350 kW della rete Ionity, un consorzio del quale fanno parte Audi, BMW, Daimler, Ford, Hyundai e Volkswagen e che avrà 400 stazioni operative in Europa entro la fine del 2020. In Italia, due sono attive a Carpi (MO) e Foiano della Chiana (SI), altre tre sono in costruzione a Portogruaro (VE), Palermo e nell’area Rinovo Nord dell’autostrada A10. Già pronto un sistema di pagamento unificato per oltre 100mila stazioni in tutta Europa ad un prezzo medio annunciato di 0,28 euro al kWh. La Taycan ha due motori sincroni a magneti permanenti che la Porsche costruisce con parti fornite dalla Magneti Marelli e quello posteriore è provvisto di cambio automatico a 2 rapporti.

La 4S ha 390 kW o 420 kW e un’autonomia, che a seconda della batteria montata, oscilla tra 333 e 463 km. Si va da 381 km fino a 450 km per la Turbo da 500 kW e la Turbo S che ha 560 kW, ovvero 761 cv che ne fanno la Porsche di serie più potente in assoluto. Il sistema permette di recuperare fino al 90% dell’energia, in 3 modalità: nulla, leggera e automatica sfruttando il radar anteriore, ma in nessun caso la Taycan si guida solo con l’acceleratore, come altre elettriche, ma utilizzando anche il pedale del freno, come è d’uopo su una sportiva vera. Come su altre Porsche, ci sono tre diversi impianti frenanti – dischi in ghisa con pinze rosse, al carburo di tungsteno con pinze bianche o carboceramici con pinze gialle – e l’assetto è a controllo elettronico con molle pneumatiche. Si possono avere anche il differenziale posteriore attivo e le 4 ruote sterzanti. I primi 400 km abbiamo guidato in autostrada sotto la pioggia battente, altri 300 km li abbiamo fatti sulle Ardenne.

Abbastanza per avere l’immagine completa di un’auto che mantiene le promesse in tema di autonomia e ha prestazioni semplicemente incredibili. La Turbo S raggiunge 260 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 2,8 s., ma è la disponibilità a scattare in ogni momento che toglie il fiato: ci si ritrova schiacciati al sedile accompagnati da un sound semplicemente inaspettato, una specie di V8 sintetizzato creato amplificando il suono di motori e inverter. Notevole infine la guidabilità. Nonostante i suo 23 quintali, la Taycan è precisa, confortevole e ha una motricità stupefacente anche sui fondi viscidi, nonostante la coppia alle ruote raggiunga i 12.000 Nm. I prezzi: si va dai 109.115 euro della 4S fino ai 190.977 della Turbo S.
 

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Domenica 17 Novembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 19-11-2019 12:09 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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