La Subaru Xv e-Boxer

Subaru Xv e-Boxer, un tocco ecologico: ora il crossover diventa ibrido

di Mattia Eccheli
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BOLOGNA - Anche per Subaru la parola d’ordine è “elettrificazione”, soluzione che dovrebbe valere il 40% dei volumi entro il 2030 e che in Europa contribuirà subito a limitare l’impatto delle sanzioni comunitarie sulle emissioni medie delle flotte. Nonostante la normativa venga definita una «disgrazia» da Nicola Torregiani, direttore vendite della filiale nazionale della casa delle Pleiadi, l’Italia si aspetta già per quest’anno un’incidenza delle motorizzazioni Mhev (mild hybrid electric vehicle) del 52%.

Dopo la Forester, ma prima della Impreza, anche la best seller Xv (lanciata inizialmente come declinazione della fuoriclasse dei rally) viene equipaggiata con il motore e-Boxer accreditato di una percorrenza a zero emissioni che può raggiungere i 1.700 metri. «Ma la casa madre è stata molto conservativa nel dichiarare questo dato», garantisce lo stesso Torregiani. Grazie alla rigenerazione, nel ciclo reale e con un pizzico di attenzione, il chilometraggio elettrico può aumentare, anche se chi sta al volante può incidere solo con una determinata modalità di guida, ad esempio senza accelerazioni brucianti o andature fino ai 40 orari. Che, è quasi superfluo sottolinearlo, non è quello che ha generalmente in mente di fare chi acquista una Subaru.

Ossia una vettura che con i suoi 22 centimetri di altezza libera da terra (più di diversi Suv) non si lascia impressionare nemmeno dai tracciati in fuoristrada che può affrontare con un angolo di attacco di 18° e di uscita di 28,6 e con un implementato sistema X-Mode che ne migliora la tenuta in condizioni di aderenza particolarmente insidiose. Senza contare l’importante capacità di traino, che arriva fino a 1.270 chilogrammi. Non male per un’auto ibrida da 4,46 metri di lunghezza.

Il costruttore ha fatto di tutto per evitare i compromessi e, a parte la trasmissione Lineartronic che non è esattamente il punto forte della Xv, ci è riuscita anche con questa soluzione ibrida. Il piccolo motorino elettrico abbinato ad una “minuscola” batteria da 0,6 kWh vale poco meno di 17 cavalli e fino a 66 Nm di coppia. L’unità interviene quando il software di gestione lo ritiene necessario per limitare i consumi e, quindi, anche le emissioni. La Subaru Xv viene precauzionalmente accreditata di una riduzione dell’11% rispetto all’analoga versione con il duemila benzina malgrado un incremento di peso di 128 chilogrammi (1.553 complessivamente), distribuiti quasi equamente fra i due assi.

Gli italiani hanno accettato il progressivo abbandono del diesel anche su questo modello: nel 2013 i motori a benzina rappresentavano il 19% delle vendite, mentre a fine 2019, con 1.681 unità (+60,7%) avevano totalizzato il 95%. Il 2.0 litri termico “originale” è stato profondamente rivisto (l’80% dei componenti è nuovo): in versione e-Boxer ha 150 cavalli con 194 Nm di coppia. Rispetto alla Forester, sulla XV assicura una velocità di massima superiore, ossia 193 orari. Lo spunto da 0 a 100 all’ora avviene in 10,7 secondi. Con la nuova piattaforma diminuisce il rollio ed aumenta la rigidità torsionale a tutto vantaggio della dinamica di guida e della precisione nella conduzione.

Gli allestimenti della variante e-Boxer della Xv sono solo tre, uno in meno rispetto al modello equipaggiato con il benzina da 1.6 litri, a listino a partire da 24.500 euro. Con i 32.500 euro della Style, l’entry level elettrificato, di serie c’è molto. Anzi: quasi tutto. Inclusi l’X-Mode, la telecamera posteriore, i cerchi da 18 pollici’ e il pacchetto di sistemi di sicurezza e assistenza Eye Sight di terza generazione premiato di nuovo negli Stati Uniti anche sull’omologa Crosstrek. Per i livelli superiori, la Style Navi e la Premium, servono rispettivamente 34.000 e 36.500 euro.

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Giovedì 20 Agosto 2020 - Ultimo aggiornamento: 21-08-2020 10:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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