La Volvo V60 durante l'operazione di ricarica delle batterie al litio dalla normale rete

Volvo V60, una svedese ibrida e diesel:
prestazioni super e 50 km con un litro

di Giampiero Bottino
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MILANO - Ha la targa svedese il primo ibrido diesel che consente di ricaricare le batterie - ovviamente agli ioni di litio - da una normale presa di corrente domestica. Pur non essendo ancora in commercio, la Volvo V60 Plug-in Hybrid al suo primo apparire all'ultimo Salone di Parigi ha suscitato tanto interesse da indurre il management della casa di Goteborg - ora nell'orbita della cinese Geely - a esibire un ottimismo insolitamente esuberante, vaticinando fin dall'inizio il «tutto esaurito» per i mille esemplari in produzione negli ultimi due mesi del 2012, in attesa di passare alle 5-6.000 unità previste per il 2013.

Muscoli.
La V60 ibrida è stata concepita per conciliare le esigenze di chi non intende rinunciare alle prestazioni e al piacere della guida che è lecito attendersi da una vettura premium con il rispetto dell'ambiente che oggi è diventata una priorità assoluta. L'obiettivo è stato perseguito abbinando uno dei più performanti motori a gasolio dell'arsenale tecnologico Volvo, il 5 cilindri in linea D5 2.4 da 215 cv, con un'unità elettrica capace da 20 cv in continuo e 50 di picco. Nel suo complesso il sistema garantisce 280 cv che spingono la V60 fino a 230 km all'ora con un'accelerazione 0-100 di 7,9 secondi.

Ecologia.
Nonostante queste performance da alto di gamma, la V60 ibrida è decisamente rispettosa dell'ambiente, visto che rispetto alla versione convenzionale equipaggiata con il medesimo D5 turbodiesel vanta - quando si viaggia in modalità ibrida - emissioni di CO2 ridotte del 65% e attestate nel ciclo combinato a 49 g/km. Un dato che potrebbe far schiattare d'invidia anche la più piccola e sobria delle utilitarie a propulsione convenzionale, e che corrisponde a un consumo di 1,9 litri di gasolio ogni 100 km.

Versatilità.
La decisione di dare risposte adeguate a un ampio ventaglio di esigenze trova conferma nella tecnologia di bordo, che consente a chi guida di scegliere la modalità più rispondente alle necessità del momento. In «Pure», ad esempio, si viaggia a emissioni zero utilizzando il solo motore elettrico. In tal caso la velocità massima di ferma a 125 km orari mentre l'autonomia, quando la carica delle batterie e le condizioni ambientali sono ottimali, raggiunge i 50 km. La modalità standard è quella ibrida, che viene selezionata di default a ogni avviamento della vettura. Infine, scegliendo Power assetti e regolazioni vengono selezionati per dare alla vettura la massima potenza, e la V60 ibrida entra in un range di prestazioni paragonabili a quelle del turbo a benzina T6 AWD da 304 cv, e l'accelerazione 0-100 scende a 6,1 secondi.

Integrale.
Questa implementazione delle performance dovuta all'intervento del motore elettrico a supporto di quello diesel giustifica l'inedito badge D6 AWD che adora la coda della vettura. Premendo il tanto contrassegnato dalla sigla AWD, infatti, la centralina di controllo distribuisce la potenza tra le ruote anteriori, asservite al motore termico, e quelle posteriori collegate all'unità elettrica. Data l'utilità specifica delle quattro ruote motrici, che servono per trarsi d'impaccio in condizioni di aderenza problematica come fango e neve, e la limitata potenza del motore elettrico, la funzionalità AWD è operativa fino alla velocità di 150 km all'ora, dopo i quali il sistema torna automaticamente alla «fisiologica» trazione anteriore.

Il pieno.
Trattandosi di una vettura plug-in, le batterie agli ioni di litio della V60 possono essere ricaricate collegandosi alla rete domestica con un tempo che dipende dall'amperaggio: con la corrente a 16A bastano 3,5 ore, con 10A serve un'ora in più e con corrente 6A ne occorrono 7,5. Interessanti anche la possibilità di scaldare o raffreddare l'abitacolo durante la ricarica, in modo da garantire ai viaggiatori il massimo confort al momento di partire, e la funzione di pre-riscaldamento delle batterie - che danno il meglio di sé tra 20 e 25 gradi - per ottimizzarne l'autonomia e la ricarica.

Il mercato.
Non essendo ancora stato messo a punto il listino italiano, dobbiamo limitarci a prendere per buono il prezzo medio indicato dai manager Volvo: 57.000 euro, ovviamente rivedibili alla luce dei singoli mercati e dei rispettivi trattamenti fiscali. Secondo le previsioni, il 30% della futura domanda della V60 Plug-in Hybrid dovrebbe provenire dall'area dei Paesi scandinavi, mentre Germania, Svizzera, Belgio, Francia, Olanda e Regno Unito dovrebbero valere, ciascuno, tra il 5 e il 15% del totale.

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Venerdì 28 Dicembre 2012 - Ultimo aggiornamento: 15-01-2013 05:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA