L'ultima evoluzione della Land Rover Freelander

Land Rover, la regina si adegua:
la nuova Freelander è anche 4x2

di Giampiero Bottino
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SORRENTO - Neppure la regina del 4X4 può permettersi di ignorare il mercato. La dimostrazione viene da un'indiscussa icona del settore come la Land Rover che, dopo quasi 65 anni di assoluta fedeltà alla trazione integrale, affronta la sfida dei Suv che si trasformano in crossover per rispondere alla domanda sempre più stringente e diffusa di chi, pur apprezzando la tipica architettura di questi veicoli, ritiene che le quattro ruote motrici rappresentino un lusso al quale in momenti come questi si può rinunciare.

La svolta.
A pilotare un cambio di rotta per certi versi rivoluzionaria (considerando la storia e la tradizione del costruttore) è stata designata la Freelander, il modello d'ingresso - considerando che la più spartana e avventurosa Defender fa storia a sé - che proprio grazie a questo ingresso nel Guinness dei primati come prima Land a trazione anteriore (l'Evoque infatti si fregia delle «insegne» Range Rover) riesce a combinare il contenimento dei costi d'acquisto e d'esercizio con i contenuti e il prestigio che la clientela del marchio si aspetta.

L'aspetto.
Nonostante abbia conservato le dimensioni compatte testimoniate dai 4,5 metri di lunghezza, la Freelander 2013 ha attinto per molti dettagli estetici e alcuni contenuti tecnologici alle esperienze maturate dalle più esclusive Range Rover come la compatta Evoque e la nuova e innovativa ammiraglia. A quest'ultima, ad esempio, l'apparenta il frontale dalla griglia attraversata dalle classiche barre traforate, che sono però due e non tre come nella Range. Ma l'aria di famiglia è inequivocabile, anche per merito dei nuovi e tecnologici gruppi ottici che racchiudono due proiettori circolari di cui uno - quello delle luci diurne - a Led.

L'interno.
Anche l'abitacolo ha tratto ovviamente beneficio dall'esempio delle due sorelle maggiori. Sia dal punto di vista estetico (materiali, colori, livello delle finiture e delle lavorazioni), sia per quanto riguarda gli equipaggiamenti tecnologici tra cui spiccano il nuovo display multifunzione (che gestisce tra l'altro l'eccellente navigatore satellitare), il sistema di comandi vocali e il raffinato impianto hi-fi realizzato dalla Meridian e disponibile con 380 e 825 Watt di potenza, con 11 e 17 altoparlanti rispettivamente.

La meccanica.
Sono stati opportunamente rivisitati nell'ottica dell'efficienza - lo Stop/Start e il recupero dell'energia in frenata sono di serie su tutta la gamma - i due turbodiesel 2.2 da 150 e 190 cv, mentre è completamente nuovo il potente Si4 2.0, un 4 cilindri turbo a iniezione diretta di benzina da 240 cv. Realizzato in alluminio, pesa 40 kg in meno e ha emissioni ridotte del 14% rispetto al precedente 6 cilindri Si6, a fronte di una coppia aumentata del 7%. Il meno potente dei turbodiesel è quello che equipaggia, in abbinamento con il solo cambio manuale a 6 marce, la versione eD4 a trazione anteriore, mentre la stessa motorizzazione con la trazione integrale 4WD può essere assistita anche da un automatico. Solo trasmissione automatica, infine, per il più potente del motori a gasolio e per il benzina.

Su strada.
Nella prova di guida effettuata sulla costiera amalfitana la prima Land Rover priva di trazione integrale ha impressionato non solo per l'ottimo comfort e l'abitabilità generosa, ma anche per la disinvoltura con cui ha saputo destreggiarsi su una delle strade più tortuose d'Italia, un'infinita successione di curve, strettoie e improvvise impennate. Ottima la stabilità, trascurabile il rollio, buone le accelerazioni che ci hanno permesso di approfittare senza patemi dei brevi rettilinei per sorpassare i veicoli più lenti.

Off-road
. Se la eD4 nasce per che vuole sfruttare su asfalto la versatilità, la posizione di guida elevata e la capienza tipica dei Suv, quando si parla di Land Rover non si può dimenticare l'abbinamento su cui il marchio ha costruito le proprie fortune: quella tra le quattro ruote motrici e gli sterrati, anche impegnativi. Le nuove Freelander 4x4 dispongono di tutto l'arsenale tecnologico necessario per assistere gli amanti dell'avventura. C'è la trazione integrale permanente alla quale bastano 125 millisecondi per redistribuire la coppia in modo da compensare qualsiasi variazione di aderenza, c'è l'ormai onnipresente «Terrain response» che ottimizza gli assetti in base a 4 modalità di utilizzo (generica, erba-ghiaia-neve, solchi-fango e sabbia) mentre il «Gradient release control» rende morbide e fluide le partenze anche nelle salite e discese più ripide, a tutto vantaggio della tranquillità di chi sta al volante.

Il listino.
Abbiamo già accennato al fatto che la scelta di un'inedita versione a due ruote motrici vuole anche rispondere all'esigenza, in linea con i tempi, di offrire una porta d'accesso meno dispendiosa al mondo Land Rover, che notoriamente non è certo low cost. In effetti la Freelander eD4 viene proposta con un listino che parte da 26.900 euro, 3.400 in meno della sorella 4x4 con il medesimo propulsore. Il turbodiesel da 190 cv parte da 32.600 euro, il benzina da 33.600.

Un brindisi.
La possibilità di mettersi al volante della nuova Land Rover è stata offerta dal Range Rover DiWine Award, l'originale manifestazione ideata nel 2010 da Jaguar Land Rover Italia come punto d'incontro tra due culture per molti versi simili, quella tecnologicamente avanzata del brand britannico e quella, altrettanto profonda e radicata, che ha portato l'enologia italiana ai vertici del prestigio mondiale. Un appuntamento itinerante in tre tappe alla scoperta dei vini emergenti del Nord, Centro e Sud del nostro straordinario Paese. Un premio, organizzato sotto l'egida dell'Associazione italiana sommelier e patrocinato dal ministero delle Risorse agricole, che quest'anno ha puntato soprattutto - in omaggio ai tempi tutt'altro che floridi - sulla valorizzazione delle bottiglie caratterizzate dal miglior rapporto qualità-prezzo. A Sorrento è stato designato l'ultimo dei tre vini (un Etna Rosso) destinato a contendere - nella finalissima in data ancora da definire - il titolo assoluto ai vincitori (un Barolo e un Rosso di Montalcino) delle prime due tappe.

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Sabato 22 Dicembre 2012 - Ultimo aggiornamento: 28-12-2012 21:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA