La nuova Jeep Grand Cherokee nella sportiva versione SRT impegnata in pista

Il momento magico della Jeep:
la nuova Grand Cherokee è anche SRT

di Giorgio Ursicino
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MAZARA DEL VALLO - «Non è mai stata così Grand», dicono con un certo orgoglio i manager della Jeep. Grande l’azienda e grande l’ammiraglia, la poderosa Grand Cherokee che, sempre secondo gli uomini della casa americana, nel 1992 ha inventato il segmento di mercato dei Suv premium. Da allora sono stati quasi 5 milioni i clienti che hanno deciso di acquistare la super Jeep in tutti i continenti. Ad inizio di gennaio al salone di Detroit è stata esposta l’ultima evoluzione del modello, poi mostrata agli appassionati europei nei primi giorni di marzo al motor show di Ginevra. Ora il conto alla rovescia è agli sgoccioli e l’ultimo weekend del mese gli showroom Jeep ospiteranno il grande lancio. New Grand Cherokee, però, ha già mostrato il suo spessore sulle strade e nel fuoristrada della Sicilia, confermando le doti che hanno reso celebre il brand.

Un modello con pochi rivali. Nessuna rivoluzione, ma miglioramenti mirati un po’ in tutte le aree per conservare l’eccellenza e respingere gli assalti di una concorrenza sempre più agguerrita. In realtà, Grand Cherokee non ha molti rivali, la sua filosofia e la sua personalità originalissime la pongono in un territorio quasi riservato, nemmeno scalfito dai tanti Suv dei marchi generalisti o addirittura premium. Come tutte le Jeep, infatti, Grand Cherokee accetta la sfida su strada, ma conserva un margine di vantaggio sostanzioso quando le condizioni atmosferiche e di fondo diventano difficili. Un altro ombrello protettivo arriva dal listino: Gran Cherokee è sì esclusiva, lussuosa e, sicuramente, premium, ma non si lascia sedurre dall’esagerato e può vantare un prezzo interessante nel rapporto “value for money” (il nuovo modello parte da 58 mila euro).

Un'azienda in grande crescita. La nuova Grand Cherokee arriva in un momento magico per Jeep, un marchio in grande crescita che ha ricevuto da Sergio Marchionne l’onore-onere di essere il più globale di Fiat-Chrysler. Recentemente la casa di Toledo ha rinnovato diversi modelli della gamma e svelato al salone di New York la rivoluzionaria nuova Cherokee che planerà con forti ambizioni nel nostro continente all’inizio del 2014. Jeep, quindi, è in grande espansione, gli impianti in nord America viaggiano a pieno ritmo e presto ci sarà una fabbrica anche in Cina per il mercato locale. Modelli dell’azienda Usa vedranno la luce anche in Europa, anzi in Italia: fra un anno e mezzo inizierà nello stabilimento di Melfi la produzione della più piccola Jeep mai realizzata. Il record di vendite stabilito nel 2012 sarà probabilmente battuto già quest’anno, ma il prossimo obiettivo delle 800 mila unità l’anno non durerà a lungo.

L'Europa in pole position. Chris Ellis, il numero uno dell’azienda per la regione Emea (il nostro continente, Russia compresa, più il Medio Oriente e il Sud Africa) ha illustrato i risultati commerciali prima di svelare i segreti della nuova ammiraglia. Negli ultimi tre anni le vendite sono raddoppiate a livello globale e lo scorso anno per la prima volta sono state consegnate 701.626 vetture. Anche nell’Emea le immatricolazioni Jeep sono raddoppiate dal 2010 e nel 2012 hanno toccate le 55.241 unità. I 27 paesi Eu più i 3 Efta fanno chiaramente la parte del leone (52% del totale), seguiti dal Midle East (17%), South Africa (13%) e Russia (9%). Lo scorso anno nella regione Emea le vendite di Compass sono aumentate del 43%, quelle di Wrangler del 14%, quelle di Grand Cherokee del 70% e un’ulteriore accelerazione è attesa con l’arrivo del nuovo modello ricco di contenuti e dal design più intrigante.
La nuova Grand Cherokee ha inediti gruppi ottici con Led sia davanti che dietro e luci principali Bi-Xeno che in alcune versioni indirizzano il fascio dove gira la strada. L’inconfondibile griglia a sette feritoie è più bassa.

Prestazioni superbe. All’interno trionfa il solito mix fra tecnologia e tradizione, atmosfera artigianale e tecnologia innovativa. Pelle e legni sono di qualità, così come molto curate sono le finiture. Al centro della plancia c’è il grande display touchscreen da 8,4 pollici che ospita anche le indicazioni del navigatore satellitare con comandi vocali. Interessante l’altro display davanti al posto guida (7 pollici) che è personalizzabile, quindi può fornire le informazioni più varie a seconda del gusto del pilota e delle circostanze. La gamma è composta da 4 modelli: il Limited, l’Overland, il Summit e il potentissimo SRT (in Italia non è in vendita il Laredo). Al top i sistemi di trasmissione, le sospensioni pneumatiche (l’altezza può variare di 28 cm) e i dispositivi di aiuto alla guida che alzano notevolmente i livelli di sicurezza. Ottimo il cambio automatico ad otto rapporti di serie su tutta la gamma. Non manca il Select-Terrain che si occupa di adattare il comportamento dell’auto al tipo di terreno. Si può scegliere fra 4 propulsori fra i quali spiccano il V8 da 468 cv (6.4 di cilindrata) e il V6 tre litri turbodiesel da 250 (consumi ed emissioni scendono del 10%) che richiede 7,5 litri di gasolio per viaggiare 100 km ed emette meno di 200 gr/km di CO2.

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Lunedì 3 Giugno 2013 - Ultimo aggiornamento: 12-07-2013 16:32 | © RIPRODUZIONE RISERVATA