La Dacia Sandero in versione Stepway

La ricetta Dacia: low cost, alto valore:
Sandero Stepway il crossover per tutti

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

MALAGA - Si dice Low Cost, si legge Dacia. Ormai il marchio rumeno di proprietà Renault è diventato un fenomeno di prima grandezza: dal 2004 sono oltre due milioni le auto “a basso costo” vendute nel mondo, tredici le fabbriche operative, sbalorditive le previsioni sul consuntivo 2012: la crescita stimata è del 30%. E va bene anche in Italia, con quota vicina al 3% e domanda in controtendenza rispetto all’andamento del mercato. 110mila le Dacia vendute nel nostro Paese dal 2006, con netta prevalenza del modello Sandero (oltre 50.000 unità).

Semplicità ed economicità le parole chiave del successo.
Ma non solo: la gamma Dacia va sì incontro alle esigenze di un’economia debole, ma è anche la più giovane d’Europa e soddisfa sempre meglio altri aspetti, come qualità e affidabilità. valori non secondari, che hanno consentito garanzie di tre anni/100mila chilometri, a tutto vantaggio di una platea di clienti proveniente in larghissima parte (39%) dal mercato dell’usato. I prezzi, in effetti, rimangono molto simili a quelli di auto di seconda mano, mentre le Dacia godono di tutte le qualità e le garanzie di prodotti “nuovi di fabbrica”. Come sia possibile tutto ciò è presto detto: costruendo in Paesi con manodopera a basso costo, come la Romania (dove nasce, nella fabbrica di Pitesti, la nuova Sandero) e, soprattutto, utilizzando componenti comumi per diversi modelli. Non ci sono soltanto i pianali modulabili, ma anche parti intere di carrozzeria, oltre che motori, sospensioni, ruote, e un’infinità di dettagli come i pomelli del cambio, i pulsanti, le alette parasole, le maniglie…

In questo scenario si inquadra l’arrivo della nuova Sandero,
compatta di segmento B destinata a rilanciare il concetto stesso di low cost: non un’auto povera, ma un’auto semplice, razionale, che fa a meno del superfluo ma prevede tutto ciò che è considerato utile, in favore della sicurezza e del comfort. Un comfort che non fa perno su dotazioni cool e trendy, ma mira ad altri obiettivi, come il record di spazio per la larghezza delle spalle in prima fila e per l’ingombro spalle/gomiti sul sedile posteriore, per non dire della capienza del vano bagagli, da 320 a 1220 litri, con schienali posteriori frazionabili per 2/3 o 1/3, e degli 8 vani portaoggetti per complessivi 16,7 litri (20% in più del modello precedente). Tutta roba che fa sostanza, senza tuttavia trascurare del tutto l’immagine: le nuove Dacia Sandero berlina e Stepway si presentano infatti con uno stile aggiornato, esaltato da un frontale assai gradevole, caratterizzato da un’inedita calandra molto ben modellata (rispetta anche la normativa sull’impatto pedone) e da nuovi gruppi ottici.

Lo slogan adottato per questo lancio è “low cost, high value”,
basso costo, alto valore. Ci sono dunque, di serie su tutte le versioni, il servosterzo (idraulico variabile), l’ABS (con la funzione di assistenza alla frenata d’emergenza), l’ESP, le cinture regolabili in altezza, gli attacchi Isofix, gli airbag anteriori frontali e laterali, i vetri a comando elettrico anche posteriori (su alcune versioni). Tra gli optional, non mancano aria condizionata a comando manuale, cerchi in lega, cruise control con limitatore e regolatore di velocità, EcoMode per ridurre consumi ed emissioni, sensore della temperatura esterna, pulsanti al volante, assistenza al parcheggio posteriore. La vera chicca, inattesa su un’auto di questa categoria, è il Media Nav, sistema multimediale completo, caratterizzato da un grande schermo touch screen a colori da 7 pollici, con una homepage-menù che consente di agire facilmente tra le diverse funzioni. Il sistema comprende, oltre alla radio e alla tecnologia Bluetooth per ascoltare la musica in streaming audio o telefonare in vivavoce, anche il navigatore satellitare di serie, con visualizzazione in 2D e 3D. Volendo, c’è l’opzione semplificata Plug&Radio, sistema multimediale essenziale con schermo integrato nel frontale della plancia che consente di visualizzare le informazioni su tre righe. I vertici della dependance economy di Renault ritengono che sia “quanto basta” per offrire un’auto in grado di soddisfare le “esigenze fondamentali”.

Le scelte mirate ad aumentare il valore dell’auto low cost non hanno inciso sul listino.
I prezzi della nuova Dacia Sandero, in vigore dal 3 dicembre, vanno infatti da 7.900 a 10.150 euro. Ciò detto, bisogna però considerare che sono previsti alcuni optional a pagamento, come la vernice metallizzata proposta a 390 euro, o il climatizzatore a 690 (1050 se abbinato al navigatore). Sandero Laureate e Sandero Stepway Prestige sono le versioni meglio equipaggiate, a fronte di prezzi ritoccati di 1000 euro (8.950 per la berlina, 11.600 per la crossover). Ancora competitivi, ancorché “insidiati” dalle promozioni messe in atto da una concorrenza sempre più agguerrita.

La Sandero Stepway è la più accattivante della gamma.
E’ il crossover di segmento B più economico del mercato, con un listino che parte da 10.150 euro e un aspetto più curato e sportiveggiante. Si distingue per le misure leggermente maggiori, l’altezza da terra aumentata di 4 cm (in tutto 20), i cerchi da 16”, le protezioni paracolpi anteriori e posteriori, i passaruota allargati, le modanature laterali, le barre sul tetto satinate, i fari fendinebbia e gli specchietti in tinta. Aggiornata anche la gamma colori, con l’introduzione del nero e di un nuovo blu metallizzato. Nell’insieme, la Stepway si presenta con un’immagine più robusta, quasi da piccolo Suv 4x4, anche se resta una semplice trazione anteriore. In Italia sarà la versione più apprezzata. E sarà disponibile, tra l’altro, anche in un allestimento (Prestige) che prevede un livello di comfort superiore, con la regolazione in altezza di sedile e volante, alzacristalli anteriori e posteriori elettrici e computer di bordo. Dotazioni non proprio da low cost, ma in casa Dacia sostengono che “è stato aggiunto ciò che i clienti chiedevano”. Pare che nessuno abbia reclamato, invece, il cambio automatico, che dunque resta escluso anche dalle dotazioni a richiesta.

I motori disponibili per le Sandero berlina e Stepway sono il diesel
1.5 dCi da 75 o 90 cv, il nuovo tre cilindri benzina di 900 cc TCe ed il collaudato 4 cilindri benzina 1.2 litri da 75 cv. Tutti Euro 5 di origine Renault, e tutti abbinati ad un cambio manuale a 5 marce, riducono consumi ed emissioni, assicurando prestazioni adeguate. Sorprendente, in particolare, il piccolo tricilindrico turbo mutuato dalla nuova Clio: non vibra, è silenzioso, brillante e regala un piacere di guida insospettabile. Dispone infatti del 90% della coppia già a 1650 giri e assicura dunque risposte pronte ed una elasticità apprezzabile anche negli stop and go del traffico urbano. Il consumo medio dichiarato è di 5,2 litri/100 km, con CO2 ridotta a 120 g/km. In materia di consumi fa ancora meglio il diesel 1.5, disponibile sulla Sandero berlina con potenza di 75 cv, sulla Stepway di 90. Nel primo caso il consumo scende addirittura a 3,8 l/100 km (CO2 a 99 g/km); nel secondo è leggermente superiore (4,0 litri e 105 g/km di CO2) ma comunque in calo del 13% rispetto alla generazione precedente. Prevista anche una versione bifuel, benzina/Gpl, basata sul collaudato motore 1.2 4 cilindri 16V da 75 cv, che nella marcia a gas riduce le emissioni di CO2 da 137 a 120 g/km, consumando 5,9 l/100 km. Un contributo al discorso consumi ed emissioni viene dato anche dalla funzione EcoMode (optional), che agisce su alcuni parametri di guida, come le “risposte” dell’acceleratore.

Convincente anche il comportamento stradale:
se non si pretendono accelerazioni brucianti e velocità da sportiva, la Sandero si rivela un’auto più che soddisfacente sul piano delle prestazioni. Anche la Stepway, nonostante l’altezza da terra maggiorata di ben 4 cm, tiene sotto controllo rollio e beccheggio, e si dimostra anzi capace di affrontare bene percorsi tortuosi e strade dissestate, grazie al buon lavoro dello sterzo e delle sospensioni (che risultano un tantino più morbide sulla Sandero berlina). L’importante è non scambiare la Stepway per un fuoristrada, pretendendo di passare lì dove servirebbe almeno un controllo di trazione. Buoni i freni, grazie anche al ripartitore e al sistema di assistenza alla frenata d’emergenza.

All’interno, Sandero berlina e Stepway offrono una “qualità percepita”
insospettabile per un’auto Low Cost. Spiccano, in particolare, la nuova plancia con quadranti dal profilo cromato. Sul cruscotto la strumentazone è completa e comprende, nell’allestimento più curato, l’indicazione dell’orario e della temperatura esterna, i dati relativi al consumo medio e istantaneo, l’autonomia in litri e in chilometri, la distanza percorsa dall’ultimo pieno e l’indicazione sulla revisione successiva. Si sta comodi anche indietro (l’auto è omologata per 5 posti) e si fa apprezzare la silenziosità, migliorata grazie ad una separazione più accurata tra motore e abitacolo, con l’introduzione di paratie e guarnizioni più efficaci. Criticabili, invece, alcuni dettagli che incidono sulla sicurezza e sul comfort: i pulsanti che azionano il cruise control ed i finestrini anteriori sono in posizione scomoda, sulla console centrale, lontani dal volante, e azionarli può distogliere dalla guida; quelli dei finestrini posteriori sono sul pavimento, al centro, e se hai la cintura allacciata non li raggiungi.

  • condividi l'articolo
Domenica 2 Dicembre 2012 - Ultimo aggiornamento: 06-04-2016 11:42 | © RIPRODUZIONE RISERVATA