La nuova Jaguar F-Type con la capote aperta impegnata in pista

Jaguar F, torna la spider britannica:
il gioiello di Diabolik ha il suo erede

di Roberto Argenti
  • condividi l'articolo

PAMPLONA - Per essere bella è decisamente bella. Anche i particolari che ricordano il look della mitica antenata Jaguar E, una delle pietre miliari della storia dell’automobile non solo britannica, come i fanalini posteriori e gli scarichi centrali, sono ripresi da quell’icona con gusto moderno, elegante e decisamente azzeccato. Ma la nuova F-Type si distingue subito per la linea sportiva, bassa (solo 1,30 metri), lunga 4,47 metri e decisamente muscolosa: tanto per fare un esempio, mentre si è al volante, dagli specchietti esterni si scorgono benissimo i rigonfiamenti dei passaruota posteriori che danno un senso di grande e tranquillizzante potenza. Che infatti è abbondante su tutte e tre le versioni disponibili sul mercato.

Bellezza.
E poi il fascino che avvolge completamente questo nuovo gattone, tanto British quanto supportato da una tecnologia precisa e razionale, è immenso: innanzitutto è una sportiva pura e senza compromessi. Tanto per essere chiari, non è adatta alle passeggiate a cielo aperto nei più bei luoghi di villeggiatura, procedendo ad andatura tranquilla. La sua potenza, l’assetto standard rigido, le cambiate al fulmicotone garantite dalla trasmissione “Quickshift” a otto rapporti, lo sterzo molto diretto, ne fanno un purosangue da utilizzare per lo scopo per il quale è stato concepito, vale a dire la guida sportiva; che non vuole dire necessariamente velocità assoluta (anche se quella col V8 da 5 litri ha una velocità “autolimitata” a 300 km/h!), ma ripresa, traiettorie, ingresso in curva, tutte cose che con la nuova F-Type ci possiamo sbizzarrire a goderci e a perfezionare ogni giorno.

La tecnica.
Dotata ovviamente di motore anteriore e trazione posteriore, la F-Type può essere acquistata con motore 3.0 V6 da 340 o 380 (in versione “S”) cavalli, oppure col già citato motorone 5 litri da ben 495 cavalli e 625 Nm di coppia che regala uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 4,3 secondi. Merito anche della sovralimentazione a compressore volumetrico che equipaggia le tre versioni, tutte entusiasmanti da guidare, indipendentemente dalla potenza disponibile a bordo. Il selettore Sportshift delle otto marce è montato centralmente come un joystick per il controllo sequenziale manuale delle cambiate, ma per il divertimento assoluto è preferibile utilizzare le leve paddle montate sul volante. I modelli “S” hanno un differenziale autobloccante (meccanico per il V6 ed elettronico per il V8), la scocca è completamente in alluminio leggero di quarta generazione e pesa soltanto 261 kg., così come sono in alluminio le sospensioni anteriori e posteriori a doppio braccio oscillante. Si è limato il peso un po’ dovunque, dai sedili ai cristalli con il risultato che il peso medio è di circa 1.600 kg. che non sembrano pochi, ma basta guidare questo gioiello per un po’ sfruttando i suoi motori eccezionali per accorgersi che la vettura è molto agile e il peso non la penalizza affatto.

Estetica.
Guardandola da vicino, la F-Type colpisce per la grinta e la pulizia delle sue linee, arricchite da ben calcolate prese d’aria a cominciare dalla splendida calandra anteriore, che la fanno sembrare forse più “tedesca o giapponese” rispetto allo stile che caratterizzava le sportive Jaguar di una volta. Ed invece questa nuova filosofia stilistica colpisce favorevolmente al primo sguardo, facendo capire che il vento è cambiato e le nuove Jaguar, come è già accaduto per le berline XF o XJ, ora sono così, moderne e accattivanti, senza troppi legami con le linee del passato: tranne alcuni particolari di questa F-Type che sono stati volutamente ripresi dalla E per sottolinearne la sua nobile discendenza, come i fanalini posteriori o il doppio scarico centrale, presente sulle versioni con motore a sei cilindri, o il taglio della bellissima coda, caratteristiche alle quali fanno da contrappasso le moderne maniglie delle porte retrattili o l’alettone posteriore a scomparsa, che fuoriesce solo a velocità prossime ai 100 km/h e dal sapore tanto aeronautico. Molto bella anche la capote in tela a comando elettrico e a ripiegamento a “Z” (senza coperchio), che esalta la sportività ed aiuta a tenere basso il baricentro.

Interno.
A tanta bellezza delle linee della carrozzeria corrisponde un interno piuttosto pragmatico, questo sì abbastanza tedesco nel senso della precisione delle linee e degli accoppiamenti dei materiali, con ogni cosa al posto giusto ma senza particolari spunti di bellezza assoluta, come avviene invece per l’esterno. Colpisce il grande volante asimmetrico, che nella versione più potente ha il lato inferiore squadrato per favorire l’ingresso del pilota e che ci sembra un “oggetto” non all’altezza della perfezione stilistica del resto dell’abitacolo. Molto azzeccata, considerate le velocità raggiungibili, la maniglia per il passeggero posta sul tunnel e si fanno apprezzare anche le bocchette di aerazione a scomparsa automatica. Quando partite per un viaggio cercate di razionalizzare al massimo il bagaglio, dal momento che lo spazio nel vano posteriore, occupato per buona parte dalla capote e dal suo meccanismo, non è molto. Probabilmente questo particolare migliorerà con la versione col tetto chiuso, che arriverà in futuro.

Al volante.
Sulle strade semideserte nei dintorni di Pamplona, cittadina della Spagna settentrionale, e sul locale Circuito di Navarra abbiamo avuto la gradita possibilità di metterci al volante del gattone in tutte le versioni. Già quella da “soli” 340 cavalli si dimostra decisamente all’altezza di una guida sportiva e dinamica, tanto da farci pensare a cosa avrebbero potuto offrire le altre due motorizzazioni. E qui viene il bello, perché entrambe le versioni “S” colpiscono per la prontezza del motore ai comandi, per la grande direzionalità dello sterzo e soprattutto, per la incredibile potenza dei motori, esaltata dalla possibilità di attivare manualmente, pigiando un tasto sul tunnel, la funzione “scarico attivo” (o, meglio, “musica”) che si sprigiona da questi bellissimi propulsori anche alle basse andature, dal momento che oltre i 3.000 giri le valvoline entrano automaticamente in funzione regalando emozione e felicità ad ogni chilometro. Entrambi i modelli “S” poi, hanno in opzione il programma “Configurable Dynamics” che consente al guidatore di adattare un certo numero di caratteristiche dinamiche (motore, sospensioni, cambio, sterzo con le luci della strumentazione che diventano rosse!) alle sue preferenze nella guida.

Mercato.
La distribuzione dei pesi 50:50 garantisce una guida neutra ed equilibrata, anche se la vettura alle alte velocità è impegnativa e saperla controllare perfettamente, anche con l’aiuto dei sistemi elettronici di bordo, non dovrebbe essere propriamente alla portata di tutti. I cerchi delle ruote variano dai 18 ai 19 ed ai 20 pollici per le tre versioni, i cui prezzi spaziano dai 75.850 euro per la 6V “normale” ai 102.750 Euro per la F-Type 8V S. Ma al di là dei prezzi, questa nuova Jaguar potrebbe togliere clienti a chi guarda alla Porsche o all’Audi R8 come sua prossima vettura: anche se le automobili sportive rappresentano soltanto l’1% del mercato mondiale, la F-Type per la sua grande potenza e dinamicità sicuramente si farà apprezzare da tanti automobilisti attratti anche dal fascino e dalla storia della Casa inglese e dalla grinta e dalla grande personalità di questa nuova Jaguar, la più importante - secondo i responsabili - degli ultimi 50 anni del marchio del Giaguaro.

  • condividi l'articolo
Martedì 30 Aprile 2013 - Ultimo aggiornamento: 09-05-2013 07:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA